Concetti Chiave
- Il decadentismo, nato in Francia intorno al 1880, è caratterizzato da una ribellione antiborghese e una critica alle regole sociali e al valore economico.
- Charles Baudelaire con "I fiori del male" ha influenzato il decadentismo introducendo tematiche come l'irrazionalità e il cambiamento del ruolo sociale dell'artista.
- Il simbolismo, parte del decadentismo, utilizza immagini simboliche per suggerire significati nascosti e indagare il mistero al di là dei sensi e della ragione.
- I poeti decadenti come Verlaine, Mallarmé e Rimbaud esplorano l'irrazionale e le patologie psichiche, distaccandosi dalla logica razionale.
- Il linguaggio decadentista è caratterizzato da figure retoriche come la metafora, la sinestesia e l'analogia, creando un'oscurità complessa e allusiva.
Contesto storico del secondo Ottocento: decadentismo e simbolismo
Il decadentismo è un movimento letterario nato in Francia intorno al 1880. I decadenti sono poeti e artisti inclini alla ribellione antiborghese e anticonformista, rifiutano i modelli del proprio tempo, le regole sociali e criticano il valore del profitto economico. Paul Verlaine in una poesia, Languori, confessa di sentirsi annoiato, privo di sintomi e in sintonia con i romani nel periodo della decadenza dell’impero; è uno stato di passività, spento che accomuna gli uomini di questo periodo, i quali non sono capaci di reagire alla crisi di valori. Verlaine viene criticato e risponde creando una rivista di poeti: le dècadent, criticano la società del tempo. Nella serie dei propri poeti maledetti Verlaine inseriva Stephane Mallarmé, Arthur Rimbaud e Tristan Corbière. Charles Baudelaire (1821-1867) fu un modello perché nella propria poetica aveva offerto un repertorio delle novità e delle tematiche che avrebbero caratterizzato gli inizi del Decadentismo. Tra queste spicca il cambiamento del ruolo dell’artista nella società: mentre nel Romanticismo egli era chiamato a dare un messaggio politico-morale, di libertà come una guida politica, un poeta-vate che celebra le gesta e le idealità di un popolo o dell’umanità intera; ora lo scrittore non è più il portavoce di una comunità, ma è un bohémien ai margini della società e assume un atteggiamento di rifiuto della mentalità comune e dell’ordine costituito, perdendo il ruolo didattico. La nuova figura dell’artista In questo quadro l'artista sceglie una contestazione che non si esprime nelle ideologie politiche ma nell'isolamento, nella provocazione e nell'evasione. Lontano dal positivismo e dalla fiducia nelle potenzialità della scienza (che non può essere l'unico strumento per leggere la realtà) e della tecnica, il suo interesse si sposta verso altri percorsi di conoscenza, si interessa a tutto ciò che la scienza non può spiegare in particolare va verso la sfera dell’irrazionalità: l'attenzione si sposta sulle patologie (specialmente psichiche: isteria, delirio, allucinazione e nevrosi) e agli incubi e al sogno, nonché alle sostanze dall'alcol alle droghe in grado di alterare la percezione della realtà. Il distacco dalla logica razionale porta all'utilizzo di un linguaggio oscuro, complesso e allusivo. Vi sono tre figure retoriche molto frequenti: la metafora (senza il come), la sinestesia (accostamento di termini che si riferiscono a sensi diversi) e l'analogia (è una metafora più complessa in cui si accostano situazioni apparentemente prive di legame logico, diverse).
I protagonisti
Charles Baudelaire Con l'opera i fiori del male del 1857 suscitò molte critiche da parte di molari sti che lo portarono a togliere delle poesie perché ritenute immorali. Il titolo contiene un'allegoria e un ossimoro: il fiore è immagine tradizionale della bellezza in cui anche male e ogni tipo di perversione viene trasfigurato per opera della poesia. Il testo presenta una struttura complessa, dividendosi in sei sezioni: spleen (senso di angoscia e malinconia) e ideale in cui alla noia si contrappone l’ansia di elevazione del poeta; Quadri parigini, in cui si palesa lo squallore della metropoli moderna; Il vino, che tratta dei tentativi di evasione attraverso alcol e droghe; I fiori del male, sull’esperienza del sesso e dei sensi; La rivolta, ove si prospettano il rifiuto della morale e il satanismo; infine La morte, presentata come la via per oltrepassare il limite ed esplorare l’ignoto. IL SIMBOLISMO È un movimento che si sviluppa in campo artistico e letterario nel secondo 800, a partire dalla Francia, nasce in opposizione alla filosofia del Positivismo ed è un aspetto del decadentismo. Si usano le immagini in modo simbolico per suggerire significati nascosti. Il mondo non è riducibile a ciò che i sensi e la ragione sono in grado di rilevare ma presenta dimensioni nascoste, che possono essere avvertite e conosciute per altre vie, di conseguenza l'artista e il poeta sono chiamati a coglierne i lati oscuri e a indagare il mistero: Baudelaire in Corrispondenze, afferma che si deve osservare la natura come una foresta di simboli da interpretare e decifrare con la capacità visionaria del veggente. Del poeta veggente ne parla Rimbaud, egli può decifrare i simboli della natura in quanto è dotato di una particolare sensibilità. Il simbolo è qualsiasi segno o oggetto che abbia un significato proprio, comprensibile a tutti, ma allo stesso tempo corrisponde a un altro significato. I simbolisti non usano su simboli conti ma ne cercano di nuovi, spesso nella natura. Il simbolista in Italia più importante è Pascoli.Domande da interrogazione
- Qual è l'origine del movimento letterario del decadentismo e quali sono le sue principali caratteristiche?
- Chi sono i principali esponenti del decadentismo e quali tematiche affrontano nelle loro opere?
- In che modo Charles Baudelaire ha influenzato il decadentismo e quali novità ha introdotto?
- Quali sono le principali figure retoriche utilizzate nel decadentismo e come contribuiscono allo stile del movimento?
- Che relazione c'è tra decadentismo e simbolismo e come si manifesta nel contesto letterario del secondo Ottocento?
Il decadentismo è un movimento letterario nato in Francia intorno al 1880, caratterizzato da una ribellione antiborghese e anticonformista. I decadenti criticano i modelli del proprio tempo, le regole sociali e il valore del profitto economico, esprimendo un senso di passività e di crisi di valori.
Tra i principali esponenti del decadentismo figurano Paul Verlaine, Stephane Mallarmé, Arthur Rimbaud e Tristan Corbière. Le loro opere affrontano tematiche come la crisi di valori, l'alienazione, l'interesse per l'irrazionale e per le patologie psichiche, nonché l'uso di sostanze per alterare la percezione della realtà.
Charles Baudelaire, con la sua opera "I fiori del male" del 1857, ha offerto un repertorio di novità e tematiche che hanno caratterizzato gli inizi del decadentismo, come il cambiamento del ruolo dell'artista nella società e l'interesse per l'irrazionale e per le dimensioni oscure dell'esistenza.
Nel decadentismo sono molto frequenti tre figure retoriche: la metafora, la sinestesia e l'analogia. Queste contribuiscono a creare un linguaggio oscuro, complesso e allusivo, che si distacca dalla logica razionale e si avvicina all'irrazionale e al simbolico.
Il simbolismo è un movimento che si sviluppa nel secondo Ottocento in opposizione al positivismo e come aspetto del decadentismo. Entrambi i movimenti condividono l'interesse per l'irrazionale e per le dimensioni nascoste dell'esistenza, utilizzando le immagini in modo simbolico per suggerire significati nascosti e indagare il mistero.