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Concetti Chiave

  • Giambattista Casti, nato ad Acquapendente nel 1724, iniziò la sua carriera letteraria con poesie giocose.
  • Espulso da Roma, divenne poeta di corte a Firenze sotto il Granduca Leopoldo e scrisse le "Poesie liriche".
  • Trasferitosi a Vienna, fu nominato poeta cesareo e scrisse opere come le "Novelle galanti".
  • I suoi viaggi influenzarono opere come il "Poema tartaro" e la "Relazione di un viaggio a Costantinopoli".
  • In "Gli animali parlanti", rifletté sui cambiamenti politici europei, combinando allegoria e favolistica.

Indice

  1. Origini e primi anni
  2. Carriera a Firenze e Vienna
  3. Viaggi e opere maggiori
  4. Ultimi anni e riflessioni

Origini e primi anni

Scrittore (Acquapendente, Viterbo, 1724-Parigi 1803). Di origini modeste, compi gli studi nel seminario di Montefiascone, dove prese gli ordini. Fece le prime prove di poesia in chiave prevalentemente giocosa.

Carriera a Firenze e Vienna

Nel 1764, estromesso da Roma per la spregiudicatezza dei costumi, fu a Firenze d accolto granduca Leopoldo, che lo nominò poeta di corte; sono per gran parte di questo periodo le Poesie liriche (1769).

Nel 1770 si trasferi a Vienna, su invito di Giuseppe II, e vi rimase sino al divenendovi poeta cesareo (come Metastasio).

Viaggi e opere maggiori

Appartengono a questo periodo le Novelle galanti, racconti in versi di argomento: i melodrammi giocosi (Gublai, Gran Can de' Tartari, Re Teodoro in Venezia, ecc.). La permanenza a Vienna fu interrotta da viaggi e soggiorni, comenel 1778 a Pietroburgo presso Caterina II e nel 1788 a Costantinopoli; e da tali esperienze derivano alcune fra le opere maggiori di C., il Poema tartaro (satirico, sui limiti del despo-illuminato), di dodici canti in ottave, apparso nel 1787, e la Relazione di un viaggio a Costantinopoli.

Ultimi anni e riflessioni

Nel 1796 C. lasciò Vienna. Trascorse l'ultimo periodo della sua vita a Parigi, in posizione di dignitoso dissenso rispetto al potere napoleonico. Nel 1802 usciDc Gli animali parlanti, un poemain26 cantiin sesta rima, penetrante riflessione, in chiave allegorico-favolistica, sui decisivi rivolgimenti che erano intervenuti nell'Europa del trascorso decennio. Nell'opera di C. si possono riconoscere essenzialmente due mo- menti: nel primo, che culmina nelle Poesieliricheeha un'ultima eco nelle Novelle galanti, l'adesione all'edonismo arcadico-rococò perviene alla franca e illuministicamente consapevole celebrazione dei valori liberatori dell'eros;

nel secondo, che al precedente si connette, emerge un'attenzione alla realtà politica-sociale contemporanea, considerata nei suoi nodi problematici. Intorno l'ottocento assumerà l'opera grande notorietà.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le origini e i primi anni dello scrittore descritto nel testo?
  2. Lo scrittore nacque ad Acquapendente, Viterbo, nel 1724 e morì a Parigi nel 1803. Proveniva da origini modeste e studiò nel seminario di Montefiascone, dove prese gli ordini e iniziò a scrivere poesie in chiave giocosa.

  3. Quali furono i momenti salienti della carriera dello scrittore a Firenze e Vienna?
  4. Nel 1764, dopo essere stato estromesso da Roma, si trasferì a Firenze dove fu nominato poeta di corte dal granduca Leopoldo. Nel 1770 si trasferì a Vienna su invito di Giuseppe II, diventando poeta cesareo.

  5. Quali sono le opere maggiori e le riflessioni dello scrittore negli ultimi anni?
  6. Tra le opere maggiori ci sono il "Poema tartaro" e "Gli animali parlanti". Negli ultimi anni, trascorsi a Parigi, rifletté sui cambiamenti politici e sociali dell'Europa, esprimendo un dignitoso dissenso verso il potere napoleonico.

Domande e risposte

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