Fabrizio Del Dongo
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Concetti Chiave

  • Il capitolo si svolge nel palazzo di Marianna Sganci, durante una processione in onore del santo patrono, con la nobiltà locale presente.
  • Mastro Don Gesualdo, nonostante la sua fortuna, è mal visto dall'aristocrazia a causa delle sue umili origini e della mancanza di un titolo nobiliare.
  • La presenza di Gesualdo suscita pettegolezzi sull'ipotetico matrimonio con Bianca Trao, evidenziando la differenza di classe sociale.
  • Il capitolo esplora la combinazione di matrimoni come quello tra Ninì Rubiera e Fifì Margarone, dettati da interessi familiari anziché sentimentali.
  • L'alleanza matrimoniale tra Gesualdo e Bianca rappresenta un'unione strategica tra la nobiltà decadente e la borghesia emergente, senza spazio per l'amore.

Bianca e Ferdinando Trao

Ninì Rubiera

donna Marianna Sganci

Mastro Don Gesualdo

la famiglia Margarone

il marchese Limoli

il canonico Lupi

l’arciprete bugno

• il maggiordomo, don Barabba

Il palazzo di donna Sganci

Indice

  1. Il Ricevimento di Donna Sganci
  2. Congetture e Pettegolezzi
  3. Matrimonio e Alleanze Sociali

Il Ricevimento di Donna Sganci

Il capitolo III si svolge interamente nel palazzo della signora Marianna Sganci, dove la padrona di casa, zia di Bianca Trao, ha invitato tutti i parenti e gli amici per vedere dai terrazzi la processione in onore del santo patrono: lo scrittore ci presenta il marchese Limoli, il canonico Lupi, i Margarone al completo, donna Giuseppina Alòsi, l’arciprete Bugno.

È presente il fior fiore della nobiltà locale; fra questa trova posto anche Mastro Don Gesualdo, il che suscita stupore e disapprovazione fra tutti gli altri.

Pur avendo fatto fortuna con il lavoro delle proprie braccia, la sua presenza è mal vista dalla classe aristocratica che al proprio interno ha anch’essa delle forti distinzioni.

Infatti, agli invitati meno prestigiosi perché meno blasonati o meno ricchi, come mastro Don Gesualdo e ai parenti più poveri, come don Ferdinando e Bianca Trao, la signora Sganci ha riservato il terrazzo del vicolo che guarda in sbieco sulla piazza. Attraverso le chiacchiere degli invitati si capisce la posizione dei ricchi nei confronti di coloro che non lo sono mai stati e senza titolo nobiliare, come nel caso di Don Gesualdo. Si tratta della tecnica verista, legata al canone dell’impersonalità dell’opera d’arte, che permette all’autore di porsi al di fuori dei fatti e di far descrivere la realtà attraverso la descrizione soggettiva dei vari personaggi.

Congetture e Pettegolezzi

Non si fanno altro che congetture e pettegolezzi; all’ordine del giorno è, ovviamente, il presunto matrimonio di Bianca Trao con Mastro Don Gesualdo. Gli invitati provano sdegno per non essere stati informati ufficialmente del progetto e criticano la differenza di condizione sociale fra i due sposi. Si parla anche dell’accordo esistente fra la baronessa Rubiera e Mastro Don Gesualdo per la partecipazione all’asta delle terre del barone Zacco. La prima mette il nominativo prestigioso della casata Rubiera ed il secondo porta il capitale necessario per l’acquisto.

Al ricevimento, è presente anche tutta la famiglia dei Margarone con donna Fifì, la figlia maggiore che, a seguito dei maneggi della Baronessa Rubiera, è destinata a sposare Ninì Rubiera, evitando così il matrimonio riparatore con Bianca Trao, nobile troppo povera perché decaduta. Questo matrimonio combinato diventa anch’esso di dominio pubblico.

Ad un certo punto, arriva anche il baronetto Ninì Rubiera e i due giovani riescono ad avere un colloquio sul balcone, lontani dall’indiscrezione degli invitati. A Bianca preme soprattutto capire che cosa succederà del suo rapporto con Ninì, ma quest’ultimo, alla fine dichiara di essere succube della madre alla cui volontà, per mancanza di coraggio, non osa opporsi perché teme che la donna potrebbe negargli ogni somma di denaro e, pertanto, si adatta a sposare una donna che non ama e mancante di avvenenza come Fifì Margarone. Questo è il tema dell’amore che si deve piegare alle esigenze del casato e dove tutto è architettato.

Matrimonio e Alleanze Sociali

Alla fine del capitolo, quando i festeggiamenti hanno avuto termine, la signora Sganci propone a Gesualdo di accompagnare a casa i Trao, in modo da avere l’opportunità per la prima volta di conoscere Bianca. Da parte sua, il marchese. Limoli, zio di Bianca, illustra alla ragazza i benefici di un matrimonio simile: Mastro Don Gesualdo è molto ricco e questo potrebbe risollevare la situazione economica dei Trao. Il canonico Lupi, parlando con Mastro Gesualdo, gli dimostra come il matrimonio risulti vantaggioso anche per lui perché in questo modo egli avrà accesso, con tutte le carte in regola. al mondo aristocratico perché egli acquisirà un titolo nobiliare. In pratica si tratta di un’alleanza fra due classi sociali: una in decadenza e l’altra in ascesa. Dal matrimonio entrambi gli sposi otterranno dei vantaggi: in una simile visione dell’unione fra Bianca e Gesualdo non c’è posto per il sentimento.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'ambientazione principale del capitolo III?
  2. Il capitolo III si svolge interamente nel palazzo di donna Marianna Sganci, dove si tiene un ricevimento per vedere la processione in onore del santo patrono.

  3. Come viene percepita la presenza di Mastro Don Gesualdo al ricevimento?
  4. La presenza di Mastro Don Gesualdo suscita stupore e disapprovazione tra gli altri invitati, poiché, pur avendo fatto fortuna, non appartiene alla classe aristocratica.

  5. Quali sono i temi principali discussi durante il ricevimento?
  6. Durante il ricevimento si discute del presunto matrimonio tra Bianca Trao e Mastro Don Gesualdo e dell'accordo tra la baronessa Rubiera e Gesualdo per l'acquisto delle terre del barone Zacco.

  7. Qual è il destino di Ninì Rubiera secondo i piani della baronessa Rubiera?
  8. Ninì Rubiera è destinato a sposare Fifì Margarone, a causa dei maneggi della baronessa Rubiera, nonostante non ami Fifì e preferisca Bianca Trao.

  9. Quali sono i vantaggi del matrimonio tra Bianca Trao e Mastro Don Gesualdo?
  10. Il matrimonio tra Bianca Trao e Mastro Don Gesualdo è visto come vantaggioso perché risolleverebbe la situazione economica dei Trao e permetterebbe a Gesualdo di accedere al mondo aristocratico, creando un'alleanza tra due classi sociali.

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