Fabrizio Del Dongo
Genius
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Concetti Chiave

  • Achille Torelli, drammaturgo italiano, ha scritto "I mariti", una commedia che ha rinnovato la scena teatrale italiana nel 1867, ottenendo grande successo e riconoscimenti ufficiali.
  • La commedia è ambientata nella nobiltà napoletana e contrappone coppie aristocratiche problematiche a una virtuosa coppia borghese, evidenziando come il comportamento del marito influenzi quello della moglie.
  • Il protagonista, l'avvocato Fabio, rappresenta le qualità morali borghesi che contrastano con la degenerazione aristocratica, sottolineando il messaggio di lode alla nuova classe borghese.
  • Torelli utilizza una tecnica narrativa innovativa per l'epoca, con una serie di quadri equilibrati che mettono in risalto questioni sociali come etichetta e scandali, senza grande profondità psicologica.
  • L'opera ha ricevuto apprezzamenti dalla critica contemporanea, incluso Alessandro Manzoni, e ha ispirato un film nel 1941, mentre le commedie successive di Torelli non hanno raggiunto lo stesso livello di successo.

Indice

  1. Achille Torelli e il suo impatto
  2. La trama e i personaggi principali
  3. Tecnica e messaggio della commedia
  4. Critica e adattamenti successivi

Achille Torelli e il suo impatto

Achille Torelli nasce nel 1844 e muore nel 1922; pertanto, esso vive in periodo in cui la scena teatrale italiana era in crisi. Nel 1867, a soli 23 anni egli dà alle scene una commedia in cinque atti che lascia sperare in un rinnovamento del dramma italiano: I mariti. Essa fu rappresentata per la prima volta al teatro Niccolini di Firenze nel 1867.

Il successo fu enorme e le recensioni del tempo scrivono che la commissione dell'accademia della Crusca, andò a complimentarsi personalmente sul palcoscenico con lo scrittore, ed il ministro della Pubblica Istruzione gli conferì la croce di cavaliere. Il pubblico in platea non si stancava di acclamare il poeta.

La trama e i personaggi principali

In un ambiente di nobiltà napoletana, nella quale spicca una coppia di vecchi coniugi all’antica, leali e cavallereschi, convivono anche altre coppie di sposi, sempre di origine aristocratica, ma divise a causa di gelosia, di indifferenza, volgarità e dissolutezza. Ad esse si oppone un’altra coppia, formata da una giovane aristocratica e da un onesto avvocato. Quest’ultimo è un borghese dalle solide virtù morali e alla fine la ragazza riconosce di essere la più fortunata di tutti in quanto si è innamorata di un giovane di siffatte qualità. Il concetto di fondo della commedia è reso più esplicito dalla versione in dialetto napoletano, Lo buono marito fa la bona mogliera, cioè che è il marito a determinare il comportamento della moglie e, di conseguenza, il buono o cattivo andamento di un matrimonio. D’altra parte è proprio questa teoria che ci spiega il titolo dell’opera. Il ménage del duchino Alfredo, uno dei tre figli dell’anziana coppia dei duchi d’Herrera, è messo a dura prova dalla sua cattiva condotta matrimoniale, visto che egli trascura la giovane moglie per dedicarsi a una vita di divertimenti e mette anche repentaglio la reputazione della consorte, nel frequentare ambienti equivochi. Nello stesso modo, l’infelicità della figlia maggiore dei duchi è causata dal comportamento del marchese Teodoro, un marito talmente geloso da esasperare fino alla nausea la propria moglie fino ad essere la causa della fine del loro matrimonio. La cattiva condotta dei due aristocratici sposi fa risaltare le virtù borghesi dell’altro genero dei duchi, Fabio, che, per quanto non sia aristocratico, dimostra una grande correttezza morale che lo rende degno dell’amore di Emma. La donna per quanto abbia accettato il matrimonio contro voglia, nel corso della commedia, viene conquistata dal comportamento del marito, rimanendo invece disgustata da quello di un antico spasimante che si rivela in tutta la sua frivola inconsistenza.

Tecnica e messaggio della commedia

La tecnica adoperata dallo scrittore è del tutto nuova: non si tratta né di una commedia di carattere, né di una commedia d’intrigo, bensì di un insieme di quadri, senza grande profondità psicologica, ma con toni equilibrati. L’ideale rappresentato, quello delle buone qualità borghesi, è del tutto nuovo per il periodo. Nell’insieme si tratta di una commedia tipicamente napoletana, ancora di stampo ottocentesco perché in essa prevalgono questioni di etichetta, convenienze, scandali e duelli. A prima vista la commedia sembra impostata sull’opposizione dei sessi, ma, in realtà, l’importante è il messaggio che l’autore ci trasmette: fra tanti nobiluomini in cui le forme non corrispondono ad alcun contenuto, il vero gentiluomo è un borghese, cioè l’avvocato Fabio. Quindi, si tratta di una lode alla nuova classe borghese, paragonata alla vecchia aristocrazia di cui viene condannata l’amoralità e la degenerazione.

Critica e adattamenti successivi

I critici del momento apprezzarono molto l’opera e fra questi perfino Alessandro Manzoni. Nel 1941, il regista Mastrocinque dalla commedia di Torelli trasse un film con Amedeo Nazzari e Clara Calamai, dal titolo I mariti (Tempeste d’animi). Purtroppo, le commedie seguenti non si pongono sullo stesso livello perché in esse mancano delle figure disegnate in modo netto. Fra di esse possiamo ricordare Triste realtà, Scrollina, L’istraelita, Donne moderne, Filia suavissima. In tutte manca il tema della forza dell’amore, caratteristico di tutti i drammi ottocenteschi.

Domande da interrogazione

  1. Qual è stato l'impatto di Achille Torelli sulla scena teatrale italiana?
  2. Achille Torelli ha avuto un impatto significativo sulla scena teatrale italiana, specialmente con la sua commedia "I mariti" del 1867, che ha portato speranza di rinnovamento nel dramma italiano e ha ricevuto ampi consensi, inclusi riconoscimenti ufficiali.

  3. Qual è il tema centrale della commedia "I mariti"?
  4. Il tema centrale della commedia "I mariti" è l'influenza del comportamento del marito sul matrimonio, evidenziando le virtù borghesi rispetto alla decadenza aristocratica.

  5. Come è strutturata la trama di "I mariti"?
  6. La trama di "I mariti" si sviluppa attorno a diverse coppie aristocratiche, mettendo in risalto le virtù di un avvocato borghese, Fabio, in contrasto con la condotta immorale di altri personaggi nobili.

  7. Quali sono le caratteristiche tecniche della commedia di Torelli?
  8. La commedia di Torelli si distingue per una tecnica innovativa, caratterizzata da una serie di quadri equilibrati senza grande profondità psicologica, e per la rappresentazione delle qualità borghesi.

  9. Come è stata accolta la commedia "I mariti" dalla critica e quali adattamenti ha avuto?
  10. La commedia "I mariti" è stata molto apprezzata dalla critica, inclusi personaggi come Alessandro Manzoni, e nel 1941 è stata adattata in un film da Mastrocinque, intitolato "I mariti (Tempeste d’animi)".

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