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Concetti Chiave

  • Paolo Mantegazza, noto per il suo lavoro in medicina e antropologia, studiò gli effetti della cocaina nel Sud America e promosse la fisiologia del corpo malato.
  • Istituì esercitazioni ospedaliere e un gabinetto di sperimentazione per studiare i pazienti, sottolineando l'importanza dell'osservazione clinica.
  • Mantegazza pubblicò un "dizionario di igiene per le famiglie" per educare gli italiani sull'importanza dell'igiene, sottolineando la carenza informativa post-unificazione.
  • Condusse studi fotografici sulle emozioni umane, immortalando le espressioni del dolore, e pubblicò i risultati con grande impatto sul pubblico.
  • Descrisse l'800 come "il secolo della nevrosi", criticando la definizione medica inadeguata e confusa della malattia allora prevalente.

Indice

  1. La carriera di Paolo Mantegazza
  2. Contributi all'igiene e alla fotografia
  3. L'800 e la nevrosi secondo Mantegazza
  4. Definizioni storiche di nevrosi

La carriera di Paolo Mantegazza

Paolo Mantegazza è un personaggio molto noto nell’800. Egli studia medicina e si occupa di antropologia: trascorre un periodo della sua vita in sud America dove si occupa di studi sull’uomo e sugli effetti della cocaina. Diventa successivamente professore universitario e durante la sua carriera scrive una serie di lavori che riguardano principalmente l’idea di “fisiologia”, che concerne il corpo e in particolare il corpo malato. Pensa che sia assolutamente indispensabile l’attenta osservazione dei sintomi di un paziente: l’osservazione di un malato può portare quindi ad una diagnosi, che può curare (se giusta) il malato. Mantegazza prepara delle esercitazioni ospedaliere per studiare il malato; il lavoro che compie sui malati non è però una certezza, ma solo una serie di ipotesi che proprio per il loro carattere incerto suscitano un certo interesse nei suoi confronti. Per portare avanti questi studi, Mantegazza istituisce un gabinetto di sperimentazione, dove si discute e si studiano i pazienti e le loro malattie.

Contributi all'igiene e alla fotografia

In questo periodo viene inoltre ricordato per aver scritto una serie di interessanti articoli per educare all’igiene la popolazione italiana. Mantegazza, anche dopo l’Unità d’Italia, non ritiene la popolazione italiana sufficientemente informata sull’igiene. Pubblica quindi a questo proposito un “dizionario di igiene per le famiglie”. Allo stesso tempo dimostra un fortissimo interesse sia per l’uomo in senso filantropo, sia per la fotografia, come tutti gli uomini dell’800. Anche Verga per esempio è un amante della fotografia, in quanto l’immagine scattata in modo istantaneo riesce a rappresentare facilmente ciò che lui cerca di rappresentare con la sua letteratura “verista”. Mantegazza fa un altro tipo di studio sulla fotografia: fotografa infatti “le espressioni del dolore”. Prepara la macchina fotografica e lascia che una persona schiacci le dita con un martello al soggetto della foto. Fotografando il momento di dolore, svolge quindi uno studio sull’uomo e sulle sue emozioni. Pubblica poi quest’opera che ha un forte impatto sul pubblico.

L'800 e la nevrosi secondo Mantegazza

Mantegazza definisce l’800 “il secolo della nevrosi”. Il termine “nevrosi” compare per la prima volta nel 1769, all’interno di un lavoro dello scienziato scozzese William Cullen. Nell’800 questo termine indica “un’agitazione nervosa”, che colpisce in particolare le donne. Mantegazza scrive nel 1887, a proposito di questo termine: “nel dizionario della Crusca, né nel Fanfani, né nel Rigutini, né in altro vocabolario qualunque della nostra lingua non lo trovereste, tutt’al più la potreste leggere (la parola nevrosi) nei dizionari di medicina, ma anche questi avrebbero ad essere molto recenti”. Capiamo quindi che Mantegazza è particolarmente interessato allo studio di questa malattia, ma il mondo del suo tempo non è ancora abbastanza aggiornato per fornire una definizione chiara di questa parola.

Definizioni storiche di nevrosi

Se consultiamo il Dizionario compendiato delle scienze mediche del 1829, la definizione che troviamo non solo è approssimativa, ma è anche scontata e quasi priva di senso, anche perché neppure i medici del tempo hanno un’idea chiara di cosa sia la nevrosi. Il dizionario delle scienze dice infatti che “Le uniche malattie nevrotiche sono quelle che colpiscono il sistema nervoso e si attribuiscono ai nervi”. Continuando ad indagare tra i dizionari scientifici, troviamo nel Dizionario classico di medicina e di chirurgia del 1844 una definizione che si avvicina di più a ciò che era la malattia del secolo: “Le malattie nevrotiche sono lunghe, non vincibili, provoca violentissime sofferenze, e non provocano alterazione degli organi”. Questa definizione viene scritta 15 anni dopo la precedente. Nonostante gli incredibili progressi, la malattia viene confusa però con gli attacchi di panico. Si nota in particolare che questa definizione proviene dallo studio di un cadavere: lo studio del corpo a livello anatomico è, nell’800, l’unico modo di sperimentare e di studiare le malattie. Dato che queste malattie provocano molto dolore ma non lasciano traccia, risultano particolarmente difficili da studiare e da spiegare razionalmente.

Domande da interrogazione

  1. Chi era Paolo Mantegazza e quale fu il suo contributo principale nel campo della medicina?
  2. Paolo Mantegazza era un noto medico e antropologo dell'800, conosciuto per i suoi studi sulla fisiologia e l'osservazione dei sintomi dei pazienti, che riteneva essenziale per una diagnosi accurata.

  3. Quali furono i contributi di Mantegazza nel campo dell'igiene?
  4. Mantegazza scrisse articoli per educare la popolazione italiana sull'igiene e pubblicò un "dizionario di igiene per le famiglie" per migliorare la consapevolezza igienica dopo l'Unità d'Italia.

  5. In che modo Mantegazza utilizzò la fotografia nei suoi studi?
  6. Mantegazza utilizzò la fotografia per studiare le espressioni del dolore, fotografando momenti di sofferenza per analizzare le emozioni umane.

  7. Come definiva Mantegazza il termine "nevrosi" e quale era la sua opinione sulla conoscenza di questa malattia nel suo tempo?
  8. Mantegazza definiva l'800 come "il secolo della nevrosi" e riteneva che la conoscenza della nevrosi fosse limitata e non ben definita nei dizionari del suo tempo.

  9. Quali erano le difficoltà nello studio della nevrosi nell'800 secondo Mantegazza?
  10. La nevrosi era difficile da studiare perché non lasciava tracce fisiche sugli organi, rendendo complesso il suo studio e la sua spiegazione razionale, nonostante i progressi scientifici dell'epoca.

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