Concetti Chiave
- Il Verismo italiano, rappresentato da autori come Giovanni Verga e Luigi Capuana, si distingue per l'oggettività narrativa e l'attenzione alla realtà senza idealismi, differenziandosi dal Naturalismo francese per una maggiore enfasi sulle condizioni sociali meridionali.
- Il Naturalismo francese, con autori come Emile Zola e Gustave Flaubert, enfatizza l'impersonalità dell'opera e l'uso di metodi scientifici nella letteratura, trattando i comportamenti umani come fenomeni studiati in un laboratorio.
- Emile Zola è noto per il ciclo di romanzi "I Rougon-Macquart", che esplorano temi di ereditarietà e determinismo sociale attraverso una famiglia sotto il Secondo Impero francese.
- La narrativa di consumo, popolare nel periodo, si concentra sulle vicende quotidiane della borghesia, con autori come Emilio de Marchi e Matilde Serao che raccontano storie di vita semplice e sentimentale senza innovazioni stilistiche.
- Matilde Serao scrive opere come "Il paese di Cuccagna", che esplorano le speranze e le delusioni legate al gioco del lotto, catturando l'interesse di un pubblico femminile con storie che spesso evitano il lieto fine.
Indice
Il Verismo e il Naturalismo
Nel 1879 venne pubblicata “Milano sconosciuta” di Paolo Valera accompagnata da una lettera di Francesco Giarelli, nella quale le venne affidato il primato di “campione di Verismo”, termine utilizzato per sottolineare l’impegno dell’autore nel rimanere il quanto più fedele possibile alla realtà. In verità, in Francia si stava sviluppando un movimento analogo chiamato Naturalismo, i cui esponenti furono:
- Gustave Flaubert, a partire da “Madame Bovary” espose un carattere fondamentale di questo genere, ossia l’impersonalità dell’opera, come a dimostrare che fosse stata scritta da sola senza l’ausilio del poeta.
Quest’ultimo deve infatti entrare nei panni di uno scienziato, non facendo dunque trasparire i suoi sentimenti, eclissandosi dietro le quinte.
- Hippolyte Taine, fu il primo a trattare di poetica naturalista in un saggio dedicato a Balzac, a lui viene affidato inoltre il merito di una visione deterministica, scientifica e materialista integrata nella letteratura.
- Fratelli de Goncourt, Edmond e Jules furono i precursori nel romanzo “Germinir Lacerteux” basato sulla storia di una donna di servizio che precipita nell’oblio dell’alcolismo, prostituzione e furto per colpa di un uomo. L’influenza scientifica si nota nel trattare i suoi comportamenti come parte di un caso clinico.
- Emile Zola, ricordato per il ciclo di romanzi “I Rougon-Macquart (race), storia naturale e sociale di (mileu) una famiglia sotto il Secondo Impero (moment)” (Il ventre di Parigi, l’ammazzatoio, Nanà). Per rafforzare la teoria scientifica dell’ereditarietà, immagina che tutti i familiari discendano da uno stesso capostipite: una donna isterica che ha avuto figli dal marito Rougon (prole destinata all’ascesa sociale), un contadino, e dall’amante Macquart, contrabbandiere violento (prole destinata a vizi, malattia e bruttezza). In “Romanzo sperimentale” arrivò a credere che i poeti dovessero operare i personaggi come chimici su corpi inanimati, in quanto entrambi i campi sono contraddistinti da un determinismo assoluto: ricerca, studio e sperimentazione appartengono infatti ad entrambe le materie, il romanzo diventa quindi un laboratorio (romanzo sperimentale). Egli non prese in considerazione il privilegio del poeta, i cui sperimenti non possono mai fallire in quanto fittizi.
Influenza del Naturalismo in Italia
Questi autori, in particolare Zola, influirono su Federico de Roberto, Giovanni Verga e Luigi Capuana, quest’ultimo attraverso il “Corriere della sera” fece conoscere agli italiani il merito dei naturalisti francesi. Di cui lo attirò la tecnica narrativa e a rappresentazione oggettiva della realtà con l’impersonalità del poeta, non condivideva però la subordinazione della letteratura a finalità scientifiche: in Romanzo sperimentale, Zola prova ad utilizzare il mezzo della finzione artistica per dimostrare un principio scientifico. Mentre Capuana si può considerare il teorico del verismo, Verga invece non si interessò alla stesura teorica della sua pratica di poeta. Nei Malavoglia il concetto di eclissi poetica viene perfettamente rappresentato, egli infatti racconta la storia con la voce dei personaggi descritti solo dall’esterno, e non attraverso il narratore onnisciente. Altro carattere che distanziava i veristi dai naturalisti era la visione moderata in politica e pessimista in filosofia, non condividevano dunque l’ideale progressista, si focalizzarono inoltre sul Sud arretrato e non sulle metropoli urbane con narrativa regionale. I tre veristi erano particolarmente legati alla loro terra d’origine siciliana, a cui si avvicinano metaforicamente descrivendone la vita della classe sociale più umile.
De Roberto e Capuana, si interessano di più al caso anomalo o patologico, il primo con “Vicerè” trattando dei membri di un’intera casata affetti da personalità maniacali o esagitati ma in generale i suoi soggetti variano dalla campagna siciliana all’aristocrazia. Il secondo invece, tratta di personaggi dalla psiche malata e morbosa caratterizzati da crisi isteriche estremizzate da fenomeni paranormali.
Narrativa di Consumo e Autori Italiani
La narrativa di consumo si basa su episodi di vita quotidiana borghese, spesso inserita nelle appendici di quotidiani e non inserisce particolari innovazioni in quanto segue modelli già consolidata. In questo genere emersero le figure di:
- Emilio de Marchi, cattolico e manzoniano, la sua indignazione verso l’ingiustizia è spesso moderata da un’etica della rinuncia. Nelle sue opere, capolavoro Demetrio Pianelli, i personaggi di anima umile vengono gettati in un mondo crudele che li porta ad abbandonare i loro sogni.
- Matilde Serao, conosciuta soprattutto per “Il paese di Cuccagna”, che si focalizza sulla fortuna dal gioco del lotto alla superstizione dei numeri. Il suo pubblico si estende a fedeli lettrici di province, rapite dalle storie sentimentali spesso però non coronate dal lieto fine, come in “La virtù di Checchina”, in cui non avviene un effettivo tradimento della protagonista ma lei si è già concessa con il suo cuore.
Domande da interrogazione
- Qual è la differenza principale tra Verismo e Naturalismo?
- Quali autori francesi hanno influenzato il Verismo italiano?
- Come si differenzia la narrativa di consumo dalla narrativa verista?
- Qual è il ruolo di Luigi Capuana nel contesto del Verismo?
- Quali temi trattano Emilio de Marchi e Matilde Serao nelle loro opere?
Il Verismo, rappresentato da autori come Giovanni Verga, si concentra su una rappresentazione oggettiva e impersonalità, ma con una visione moderata e pessimista, focalizzandosi sul Sud arretrato. Il Naturalismo, invece, come quello di Emile Zola, integra una visione deterministica e scientifica nella letteratura, spesso con un approccio sperimentale.
Autori come Gustave Flaubert, Hippolyte Taine, i fratelli de Goncourt ed Emile Zola hanno influenzato il Verismo italiano, in particolare attraverso la loro tecnica narrativa e l'impersonalità del poeta.
La narrativa di consumo si basa su episodi di vita quotidiana borghese e segue modelli già consolidati, spesso senza particolari innovazioni, mentre la narrativa verista si concentra su una rappresentazione oggettiva e impersonalità, con un focus sulla vita delle classi sociali più umili.
Luigi Capuana è considerato il teorico del Verismo, avendo contribuito a far conoscere il merito dei naturalisti francesi in Italia e sostenendo una rappresentazione oggettiva della realtà, pur non condividendo la subordinazione della letteratura a finalità scientifiche.
Emilio de Marchi si concentra su personaggi di anima umile gettati in un mondo crudele, mentre Matilde Serao si focalizza su storie sentimentali e la fortuna legata al gioco del lotto, spesso senza un lieto fine.