Gerson Maceri
Ominide
9 min. di lettura
Vota 3 / 5

Concetti Chiave

  • La critica astratta di Hegel valorizza il concetto, giudicando l'opera sulla base della bontà o verità dell'idea.
  • Secondo Hegel, l'unità dell'idea e della forma è fondamentale, rappresentando l'eccellenza dell'arte nell'unità personale del poeta.
  • Il poeta non vede le immagini come manifestazioni d'idee, ma come forme autonome, belle o brutte.
  • In poesia, l'individuo deve esprimere il particolare, con l'idea che traspare piuttosto che apparire direttamente.
  • L'essenza dell'arte risiede nella forma, con l'individuo che emerge come espressione finale, mentre l'idea diventa secondaria.

Indice

  1. Critica e concetto nell'estetica di Hegel
  2. Il ruolo del poeta secondo Hegel
  3. L'unità organica di idea e forma
  4. La visione del poeta e dell'estetica
  5. Il bello e l'ideale nella poesia
  6. Distinzioni e valore nella poesia
  7. Critica della poesia monumentale
  8. Essenza dell'arte e della forma
  9. Il mistero della vita poetica
  10. L'individuo e l'idea nella poesia

Critica e concetto nell'estetica di Hegel

L’idea e l’estetica di Hegel: ad una critica rimbambita, che ponea ogni valore nelle parole, è succeduta una critica astratta, che guarda principalmente al concetto e ne fa un criterio, di modo che secondo che quello è buono o cattivo, verso o falso, approva o biasima.

Il ruolo del poeta secondo Hegel

Che cosa è il pensiero per un gran poeta? Il pensiero è l’immagine: egli non dee, non può saper pensare se non con l’immaginazione. La poesia non è né veste, né velo, né condimento, né spezie, né aromi; il poeta non è un cortigiano, nato ad accarezzare il pensiero, a dargli grazia. Anzi il poeta nasce ad uccidere il pensiero.

L'unità organica di idea e forma

Hegel cerca nella forma l’idea; ma il sistema non lo sospinse sino a disconoscere l’unità organica dell’idea e della forma, anzi la sua maggior gloria è di avere altamente proclamata la contemporaneità dei due termini nello spirito del poeta, è di aver posta l’eccellenza dell’arte nell’unità personale.

Questo suo individuo libero e poetico è nel fatto un individuo-manifestazione, o un velo trasparente dell’idea: sicchè il principale, l’importante è sempre la cosa manifestata.

La visione del poeta e dell'estetica

Ma questo momento, è puramente filosofico, è fuori dell’estetica; perché nell’estetica l’idea ha già oltrepassata sé stessa, non esiste più; ciò che esiste, è la forma. Il poeta nel caldo dell’ispirazione vede immagini, fenomeni, forme, e le vede non come velo o manifestazione d’idee, ma come forme, cioè come belle o brutte. Vede il mondo già formato e in azione, e non sa in virtù di quali leggi generali, di qual metafisica abbia preso quella forma ed operi a quel modo. Domandate ad Omero e Virgilio, a Shakespeare ed all’Ariosto, qual è l’idea del loro mondo: non la sanno. Ciò che sanno, è quello che veggono, la vita in atto.

Il bello e l'ideale nella poesia

Il poeta rappresenta oggetti particolari in certi stati o momenti della loro esistenza, quello che sono o paiono o fanno.

Il bello per lui è l’esistenza dell’idea nella forma, ciò che chiama l’ideale. Ora l’esistenza dell’idea nella forma ti mette innanzi due termini distinti, l’uno come contenente e l’altro come contenuto. Così il particolare di Hegel è un velo del generale, la sua forma è l’apparenza dell’idea.

In poesia il generale sta come anima, che move e fa tutto; il generale non dee comparire, ma trasparire; che solo il particolare dev’essere espresso.

In teoria ti parla di unità organica; ma nel fatto sente una tentazione irresistibile a staccare dalla forma il contenuto e dal contenuto l’idea.

Distinzioni e valore nella poesia

Così sono nate le distinzioni di poesie pagane, cristiane, cavalleresche, ecc., nelle quali la differenza ed il valore dell’idea, e perciò della materia o contenuto, costituisce la differenza ed il valore della poesia.

Il critico vede nell’Ifigenia il trionfo della civiltà sulla barbarie, e celebra la grandezza e l’importanza di questa idea. Il poeta ci ha veduto solo quello che ha rappresentato. Ha veduto una donna, sacerdotessa insieme e sorella. Certo, ciascun fatto particolare ha un valore generale e si può dalla vista di una cipolla salire fino all’idea cosmica, si può da Ifigenia correre sino al trionfo della civiltà.

Questo è un prendere l’oggetto nel punto che si presenta al poeta, ed invece di accompagnare il poeta nella formazione di quello, mettersi a camminar tutto solo indietro, sino all’idea.

Critica della poesia monumentale

Il poeta, secondo questa critica, in luogo di abbandonarsi alla contemplazione della natura, l’eterno libro della vita, guarda l’oggetto con occhio filosofico, e comincia col dimandarsi: qual è l’idea di cui questo oggetto dee essere manifestazione?

E come l’idea non si trova mai tutta intera in nessun individuo, ed il poeta vuol pure porvela tutta, insieme con la mutilazione hai l’esagerazione. L’individuo è falsificato in grazia dell’idea; eppur questo chiamano gli estetici con superbo titolo “poesia monumentale”.

Questo procedere secondo il quale, data l’idea, il poeta s’ingegna di accomodarvi l’oggetto, è ciò che dicesi l’individuale o l’individuazione. Ora l’individuazione è per rispetto all’individuo quello che la personificazione è per rispetto alla persona, una finzione retorica.

Il poetico di un individuo è più nell’azione de’ sentimenti e della natura che nella potenza dell’idea. L’idea dee nell’individuo, come la logica nella lingua, esser vita interna in concorrenza con altre forza, e perciò determinata e condizionata. Il critico al contrario ha innanzi l’idea, come assoluta, nella sua generalità, fa si questa lo scopo del lavoro poetico, e dell’individuo un esempio, un mezzo per giungere là.

Essenza dell'arte e della forma

Per me, l’essenza dell’arte è la forma, non la forma veste, velo, specchio, manifestazione di una generalità distinta da lei; ma la forma, in cui l’idea è già passata, ed a cui l’individuo si è già innalzato: qui è la vera unità organica dell’arte. Ora la forma non è una idea, ma una cosa; e perciò il poeta ha innanzi delle cose e non delle idee. Ciò che in poesia vive di una vita immortale, è la forma.

Il mistero della vita poetica

Il mistero della vita è che il tutto non comparisce mai come tutto, ma come parte la quale non esclude, ma si assimila il rimanente.

In poesia l’individuo conserva lo stesso valore; l’ultimo risultamento di un lavoro poetico non è l’idea, ma l’individuo, quell’individuo, quell’individuo, quella figura.

L'individuo e l'idea nella poesia

Mi si dirà: che cosa dunque diventa l’idea? L’idea è stata; non è più. L’idea ha partorito una bella fanciulla; il poeta contempla la figlia e non conosce la madre; corre appresso alla figura ed abbandona l’idea alla provvidenza.

Sento spesso dire: il poeta ha rappresentato il tale individuo per mostrare il tale tipo o il tale carattere, e ha rappresentato il tale tipo o carattere per mostrare la tale idea. E’ una conseguenza di questa critica, falsificatrice dell’arte. Il poeta mostra l’individuo come individuo, per sé stesso.

Quando si presentano al poeta, l’idea è diventata la forma, e il contenuto è diventato la figura.

Il contenuto è figura, quando non è più il semplice materiale, ma la materia organizzata. L’idea è forma, quando non è più il semplice pensiero, ma l’unità dell’organismo.

Per me, l’eccellenza della poesia è nell’unità personale.

Nella poetica la figura è un velo, l’individuo un’allegoria, e l’essenziale è nell’idea.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il ruolo del poeta secondo Hegel?
  2. Secondo Hegel, il poeta non deve pensare con la logica ma con l'immaginazione. La poesia non è un ornamento del pensiero, ma un mezzo per superarlo e rappresentare la vita in atto.

  3. Come Hegel vede l'unità tra idea e forma nell'arte?
  4. Hegel sostiene che l'unità organica tra idea e forma è essenziale nell'arte. L'eccellenza dell'arte risiede nella contemporaneità di questi due elementi nello spirito del poeta.

  5. Qual è la visione del bello e dell'ideale nella poesia secondo il testo?
  6. Il bello è l'esistenza dell'idea nella forma, chiamato l'ideale. In poesia, il generale deve trasparire attraverso il particolare, che è l'unico elemento da esprimere.

  7. Quali sono le critiche mosse alla poesia monumentale?
  8. La critica alla poesia monumentale è che essa cerca di adattare l'oggetto all'idea, falsificando l'individuo per esagerare l'idea, trasformando l'individuale in una finzione retorica.

  9. Qual è l'essenza dell'arte secondo il testo?
  10. L'essenza dell'arte è la forma, non come manifestazione di un'idea generale, ma come unità organica in cui l'idea è già passata e l'individuo si è innalzato, rendendo la forma una cosa viva e immortale.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community