Concetti Chiave
- Ignazio Edoardo Calvo, un medico piemontese e attivista giacobino, è l'autore del canto patriottico "Passapórt d’ij aristocrat".
- La poesia critiche gli aristocratici, visti come strumenti del dominio tirannico, invitando i patrioti a combattere per i diritti dell'uomo e della natura.
- La canzone, scritta in dialetto, non ebbe successo a causa del suo stile estremo e della percepita inferiorità linguistica.
- La mentalità militaresca e le strutture burocratiche rigide del Piemonte favorivano il radicalismo, con Calvo che esprimeva il suo dissenso attraverso poesie e favole satiriche.
- Calvo sperimentò la delusione dei tempi post-giacobini, trovando espressione nelle sue opere, che lo portarono a essere perseguito dalla polizia napoleonica.
Patriót republican,
cósa feve d’ tanti nóbil?
veule ancor guarneve i móbil
pi pressios dl vóst tiran?
Veule ancora conservé
j’assassin ch’a v’an trucidave,
coi ch’av’an perseguitave
pr podeive sterminé?
Coi istess ch’ l’an massacrà
tante póvre creature,
cun le rove dl viture,
galopand pr le contrà?
Coi ch’a piavo vóstre m’asson,
vóst sudur, i frut dla tera;
ch’av fasío andé a la guera
pr caprissi e pr’ ambission?
Coi ch’a guardo i boi paisan
com d’ birbe e com d’ canaja;
coi ch’an trato da blebaja,
com s’i fusso tanti can?
Patriót, a l’è rivà
cul gran dí, l’ora sicura,
ch’ i dritt dl’Om e dla Natura
a devo esse vendicà!
Arcordeve ch’ i moment
son pressios per libereve,
per esse óm, pr assicureve
una sórt indipendent!
Fin ch’j avrí col sang impur
ant ‘l regn dl’egualianssa,
chité püra la speranssa,
podré mai vive sicur.
Pendie tuit attacà un trav,
o tajeje almanc la testa;
basta un sul, un sul ch’a resta:
tard o tóst av farà sciavv.
Indice
Patrioti e Nobiltà
Patrioti repubblicani,
che cosa ne fate di così tanti nobili?
Volete ancora conservare i mobili
più preziosi del vostro tiranno?
I nobili sono considerati lo strumento più adatto e quindi più prezioso per esercitare il dominio sui sudditi da parte del sovrano che si identifica con il re di Sardegna.
Oppressione e Sfruttamento
Volete ancora conservarvi
gli assassini che vi hanno trucidato,
quelli che vi hanno perseguitato
per potervi sterminare?
Quelli stessi che hanno massacrato
tante povere creature,
con le ruote delle carrozze,
percorrendo le contrade?
Questa quartina testimonia l’efficacia e la diffusione che ebbero a quel tempo i componimenti del Parini, poiché la stessa immagine della carrozza che passa sopra il corpo dei poveri viandanti è presente anche nella parte finale del Mattino.
Quelli che si impadronivano delle vostri messi
dei vostri sudori, dei frutti della vostra terra,
che vi obbligavano ad andare in guerra
per capriccio e per ambizione?
Quelli che consideravano i buoni contadini
come birbanti e come canaglie
quelli che ci trattavano come fossimo plebaglia
come se fossimo tanti cani?
Rivendicazione dei Diritti
Patrioti, è arrivato
quel gran giorno, l’ora sicura,
in cui i diritti dell’Uomo e della Natura
devono essere vendicati!
Dopo la proposizione iniziale identica nelle quartine che precedono, dopo cinque punti interrogativi, la risposta di questa quartina acquista un valore trionfante di grande ampiezza
Ricordatevi che i momenti
sono preziosi per liberarvi, ù
per essere uomini, per assicurarvi
un futuro indipendente!
Infatti le speranze giacobine ebbero una breve durata ed in questo senso quando il poeta scrive che i momenti sono preziosi, esprime in un certo qual modo una profezia.
Finché voi avrete quel sangue impuro
nel regno dell’uguaglianza, lasciate pure la speranza
di poter mai vincere sicuri.
Il riferimento al ricordo della Marsigliese è molto evidente
Che siano impiccati tutti ad una trave
o almeno tagliate loro la testa; basta che resti uno, uno solo,
per farvi di nuovo, presto o tardi schiavi
Ignazio Edoardo Calvo e la Poesia Giacobina
L’autore di questa canzone patriottica è Ignazio Edoardo Calvo un medico piemontese, divulgatore molto accanito del vaccino, ma anche molto impegnato politicamente nelle file giacobine. La poesia di ispirazione giacobina ha avuto una durata breve in Italia poiché la classe dirigente volse la sua attenzione quasi subito verso il cesarismo napoleonico; inoltre, nei versi scritti in lingua italiana per esprimere le nuove idee rivoluzionarie, utilizzando le vecchie strutture formali dell’italiano letterario dette nascita a prodotti poetici piuttosto sgradevoli. D’altra parte, i giacobini italiani non avevano tempo di dedicarsi alla poesia; avevano bisogno di ricorrere alla prosa piuttosto frettolosa delle pubblicazioni periodiche che fiorirono molto numerose nel periodo compreso fra il 1796 e il 1799 e a cui mise fine nel 1800 la campagna di Marengo. Tuttavia fra i giacobini ci furono dei poeti che nella poesia trovarono un mezzo espressivo più idoneo capace di raccogliere le voci rivoluzionarie, ricorrendo anche al dialetto.
L’argomento del canto è questo: occorre spedire subito gli aristocratici all’inferno perché se anche uno rimane in vita, questo sarà sufficiente per rendere il popolo nuovamente schiavo. La canzone non ebbe molto successo per diversi motivi: essa era scritta in dialetto e quindi per questo considerata di rango inferiore e la materia trattata era considerata troppo estremista, il luogo di origine. Tuttavia, la forte mentalità militaresca da parte della monarchia sabauda e le strutture burocratiche molto rigide e cieche del Piemonte creavano condizioni favorevoli alle proteste e al radicalismo accesso degli oppositori.
Delusione e Involuzione
È da ricordare che Calvo avvertì con amarezza la delusione provocata dai nuovi tempi, ormai caratterizzata da una forte involuzione autoritaria, delusione posta alla base del “mal du siècle”. Espresse questo suo stato d’animo con dodici favole di tono satirico che gli valsero la persecuzione della polizia napoleonica
Domande da interrogazione
- Qual è il tema principale della poesia di Ignazio Edoardo Calvo?
- Come viene rappresentata l'oppressione nella poesia?
- Qual è il messaggio finale della poesia riguardo ai nobili?
- Perché la poesia di Calvo non ebbe successo?
- Quale fu la reazione di Calvo ai cambiamenti politici del suo tempo?
La poesia di Calvo si concentra sulla rivendicazione dei diritti dell'uomo e della natura, esortando i patrioti a liberarsi dall'oppressione dei nobili e a garantire un futuro indipendente.
L'oppressione è rappresentata attraverso immagini di nobili che sfruttano e massacrano i poveri, obbligandoli a guerre per capriccio e trattandoli come plebaglia.
Il messaggio finale è che i nobili devono essere eliminati, poiché anche uno solo rimasto in vita potrebbe riportare il popolo alla schiavitù.
La poesia non ebbe successo perché era scritta in dialetto, considerata estremista, e perché la società si stava orientando verso il cesarismo napoleonico.
Calvo espresse la sua delusione per l'involuzione autoritaria attraverso favole satiriche, che gli valsero la persecuzione della polizia napoleonica.