Fabrizio Del Dongo
Genius
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Concetti Chiave

  • Il sonetto utilizza la metafora della "scala" per rappresentare il processo complesso e corrotto di ottenere favori attraverso tangenti.
  • Belli esplora la corruzione diffusa nella società, evidenziando come il denaro passi di mano in mano fino ai livelli più alti del potere.
  • La poesia riflette una satira amara sulla necessità percepita di pagare bustarelle per ottenere ciò di cui si ha bisogno.
  • Il sistema di corruzione è descritto come ben radicato e strutturato, con il capo che si nasconde per evitare responsabilità dirette.
  • L'opera di Belli rimane attuale, trattando temi di clero, corruzione e potere attraverso un linguaggio vivace e critico.

Indice

  1. Intrighi e Corruzione
  2. La Scala della Corruzione

Intrighi e Corruzione

Caro lei, va a ttentà li capoccioni,

e ffiotta poi si jj’arïessce male?!

cqua ppe sti ggiri sce sò le su’ scale

come da le suffitte a li portoni.

Offerenno zecchini e ddobboloni

addrittura ar zoggetto prencipale

che ttiè in mano la penna ar cardinale,

c’è dd’abbuscasse un carcio a li cojjoni.

Er zegretàr-de-stato ha er zu’ mezzano:

questo ha er zuo: l’antro un antro; e la strozzata

s’ha da spiggne a l’inzú dde mano in mano.

Er piú ggrosso, se sa, nnaturarmente

se vò ssempre tené a la riparata

de poté ddí cche nnun ha avuto ggnente

26 aprile 1834

Caro lei, lei cerca di corrompere le personalità più potenti,

e poi si lamenta se [l’affare] le va male?!

qua, per questi intrighi ci sono le scale opportune

come ci sono [per scendere] dalle soffitte verso i portoni.

Offrendo zecchini e dobloni

addirittura al funzionario più importante

che gestisce la penna del Cardinale,

c’è il rischio di prendersi un violento rifiuto

Il segretario di Stato ha il suo mediatore:

questo ha il suo mediatore; l’altro ne ha un altro; e la bustarella

deve essere spinta verso l’alto di mano in mano.

E quello più importante, si sa, per natura

si vuole sempre tenere al coperto

In modo da poter dire che non ha ricevuto denaro.

La Scala della Corruzione

Il sonetto è tutto incentrato su di una metafora, già annunciata dal titolo: La scala de li strozzi, cioè la scala, che nei palazzi romani sale con giri interminabili dal piano terra ai piani più alti, rappresenta la lunga trafila per ottenere, pagando, ciò di cui abbiamo bisogno e li strozzi sono le bustarelle necessarie per la corruzione.

E’ una satira rassegnata della corruzione dilagante e consolidata, quasi una necessità, ben sedimentata nel tempo e per questo molto attuale. Il Belli segnala come ci sia una lunga trafila da fare e a colui che viene definito come soggetto principale è assolutamente proibito trattare l’importo della bustarella. Questa corruzione parte dal basso per arrivare, da intermediario in intermediario, fino al capo. Quest’ultimo, però, si tiene ben in guardia, facendo in modo di non comparire mai per poter dire sempre che non era al corrente di nulla. Le parole chiave presenti nel sonetto possono essere le seguenti: clero, corruzione, potere, società, tangenti.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il tema principale del sonetto "La Scala della Corruzione"?
  2. Il sonetto si concentra sulla metafora della scala nei palazzi romani, rappresentando la lunga trafila della corruzione, dove le bustarelle sono necessarie per ottenere favori, evidenziando una satira della corruzione dilagante e consolidata.

  3. Come viene descritta la dinamica della corruzione nel sonetto?
  4. La corruzione è descritta come un processo che parte dal basso e si muove attraverso vari intermediari fino al capo, che si tiene al riparo per poter negare qualsiasi coinvolgimento diretto.

  5. Quali sono le parole chiave che emergono dal sonetto?
  6. Le parole chiave del sonetto includono clero, corruzione, potere, società e tangenti, riflettendo i temi centrali della critica sociale espressa nel testo.

Domande e risposte

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