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La scelta di una facoltà universitaria è un momento cruciale della vita di uno studente, che segna il futuro lavorativo e la propria crescita personale. Gli studenti dell'ultimo anno delle scuole superiori, però, decidono all'ultimo momento, alcuni addirittura dopo il conseguimento del diploma quale corso di studi intraprendere per il proprio futuro.

Lo rivela una ricerca del Cisia, consorzio interuniversitario, resa nota da Il Sole 24 Ore.

Il momento della scelta avviene sempre più tardi

Su una platea di 100mila partecipanti, il 73% del campione rivela di aver deciso il corso di studi solo in quinta superiore. Il 27%, invece, di averlo fatto solo "last minute". Chi sono quelli che hanno deciso così? Si tratta di studenti che hanno raggiunto risultati medio-alti e, per la maggior parte, sono donne. Ad aiutare i ragazzi nella scelta corrono in aiuto gli atenei attraverso l’organizzazione di eventi dedicati esclusivamente all’orientamento. Gli Open Day si svolgono in tutte le principali università italiane e servono a creare un primo approccio costruttivo con la nuova realtà. Solo, però, il 49% del campione ha partecipato ad attività di orientamento, mentre ben il 22% non era a conoscenza. Gli studenti rivelano, inoltre, di essere veuti a conocenza dell'attività di orientamento solo grazie ai docenti (il 66% dei casi) o tramite ricerca personale (il 50%).

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Una scelta presa all'ultimo momento potrebbe non risultare quella più ponderata. PeL'orientamento universitario è sempre più importante. Il governo Draghi punta ad intervenire in questo senso anche grazie ai fondi del PNRR. Si tratta di ben 250 milioni di euro da qui al 2026, 50 milioni l'anno che serviranno a finanziare l'orientamento nella transizione scuola-università. 50mila saranno i corsi stipulati già al terzo anno delle scuole superiori, 6mila, invece, quelli tra scuola e ateneo.