
Se hai hai un voto basso di laurea potrebbero non assumerti, ma allo stesso tempo se ti sei laureato in tempo hai una carta in più da giocare; allo stesso tempo, se hai raggiunto il massimo dei voti ti presenterai con un ottimo curriculum, ma se hai conseguito il titolo troppo tardi potresti avere difficoltà di inserimento.
Insomma, è meglio laurearsi presto anche se con voti bassi o cercare di prendere il massimo con calma, dedizione e serenità? Ci sono pro e contro in entrambi i casi, e forse la soluzione sta nel mezzo.
Sono queste alcune delle tante situazioni contraddittorie che tanti studenti universitari vivono dopo la laurea. Ecco cosa davvero conta tra pro e contro in merito a questa discussione.
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Università: laurearsi velocemente o fare attenzione al voto?
Era il 26 novembre 2015 quando l’allora ministro del lavoro Giuliano Poletti affermò che laurearsi a 28 anni con 110 e lode non servisse "a un fico”. E non disse solo questo. “Meglio prendere 97 a 21 anni”. Queste dichiarazioni, fatte nondimeno che durante l’evento Job&Orienta di Verona, fecero scalpore allora ma fanno riflettere ancora oggi. Ci sono davvero dei pro e dei contro? Ecco cosa si dice in rete!
-24,6 anni, età media per i laureati di primo livello;
-27,1 anni, età media per i laureati magistrali a ciclo unico;
-27,3 anni, età media per i laureati magistrali biennali.