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La possibilità di studiare con grande libertà di orario, accedendo ai contenuti da qualsiasi luogo, è vista con nuovo interesse in un mondo in cui lo smart working è diventato quasi il pane quotidiano.
Si è scoperto, finalmente, quali sono le opportunità che può dare la rete per la formazione, tanto che probabilmente anche in futuro - quando, ci si augura il prima possibile, l’emergenza sanitaria sarà ormai solo un ricordo - si utilizzeranno le modalità online per raggiungere quante più persone in tutto il pianeta.Ma le università telematiche non sono tutte uguali: Università Telematica Internazionale UNINETTUNO è infatti la migliore in Italia secondo le valutazioni Anvur e supera anche diversi atenei tradizionali in termini assoluti. I suoi punti di forza? Accessibilità del sapere, qualità dei contenuti, ricerca e innovazione, internazionalizzazione. A raccontarli a Skuola.net la Presidente e Rettore Maria Amata Garito, professore emerito in psicotecnologie.
UNINETTUNO: il primo ateneo a scommettere sulla formazione a distanza per scelta
Puntare sull’innovazione vuol dire non solo saper stare al passo coi tempi, ma anche riuscire a precorrerli. Questo significa essere “Nel futuro, da sempre”, concetto che sintetizza la mission dell’ateneo. Come spiega il Rettore Garito, “abbiamo democratizzato realmente l’accesso al sapere”. Questo perché forse non tutti sanno che, prima di approdare online, l’ateneo raggiungeva gli studenti attraverso un altro apparecchio che tutti noi (o quasi) abbiamo a casa, la televisione. “Usando le reti televisive, chiunque poteva vedere le videolezioni, che diventavano una democratizzazione alla conoscenza da parte di tutti i cittadini, non solo italiani ma anche stranieri.”Il naturale passo verso internet è arrivato prestissimo, agli albori della rete, già alla fine degli anni ‘90. Ora che la formazione online è stata finalmente “sdoganata” a causa del momento che stiamo vivendo, si può capire il grande lavoro che c’è dietro a un ateneo che già da anni lavora sull’accesso all’istruzione garantito a tutti. “Siamo stati i primi nel mondo a digitalizzare le nostre videolezioni e già nel 1996 abbiamo creato il primo sito internet. E poi nel 1997 e nel 1998 abbiamo iniziato a digitalizzare i corsi, con il corso di matematica che è stato il primo ad essere digitalizzato, e così di seguito tutti gli altri. Ancora oggi il nostro modello di digitalizzazione è unico al mondo” dice il Rettore. “Lo studente ha a disposizione un mare di conoscenze dentro una rete, ma organizzata, in modo che non si perda”.
UNINETTUNO: formazione di alto livello riconosciuta da Anvur. E’ la migliore telematica in Italia
Avendo UNINETTUNO scelto sin dall'origine di puntare sull'online, in tempi in cui il digitale sembrava un orizzonte lontanissimo, oggi la sua offerta formativa permette di avere a disposizione il meglio del meglio da ogni ateneo. Perché insegnare e imparare a distanza ha bisogno di innovazione e metodologie precise: “Il consorzio è composto da 41 università pubbliche italiane e 31 straniere - spiega il Rettore - Questo ha permesso di avere i migliori cervelli delle Università italiane, che hanno, da una parte, lavorato per insegnare le loro discipline, ma dall’altra hanno lavorato per trovare metodologie adeguate all’utilizzo delle tecnologie per insegnare ed apprendere”. Questo ha permesso all’ateneo di risultare il migliore in Italia tra le università telematiche secondo i parametri stabiliti da Anvur, l’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario. “Siamo stati veramente l’unica Università a distanza valutata non solo positivamente ma anche ad un livello altissimo; tra le migliori università italiane, anche statali. Abbiamo lavorato sempre puntando tutto sulla qualità” - commenta Garito - “Abbiamo potuto dimostrare come noi lavoriamo “nel futuro da sempre”.
I punti di forza di UNINETTUNO: percorsi innovativi e studenti provenienti da tutto il mondo
Per raggiungere tali obiettivi, il Rettore non lo nega, ci sono voluti anni di lavoro e di ricerca.Oggi UNINETTUNO si distingue come un ateneo che offre una formazione all’avanguardia, anche all’estero. I punti di forza? “Sicuramente la qualità dei contenuti, ma anche l’internazionalizzazione; perché la nostra Università ha studenti che provengono da 167 diversi Paesi del mondo.” afferma il Rettore. “Gli studenti, quando interagiscono tra di loro nei forum, nelle chat, o anche nelle classi interattive, hanno la possibilità per la prima volta di confrontarsi con mondi e studenti di Paesi e culture diverse. Loro riescono praticamente a vivere una conoscenza globale proprio perché è l’Università che lo permette.”
Oltre a questo, come abbiamo, visto, la democratizzazione del sapere, perché l’università telematica permette agli studenti che non hanno la possibilità di frequentare l’università di potervi accedere. “Pensiamo per esempio al grande lavoro che abbiamo fatto per i rifugiati; per gli studenti rifugiati di tutto il mondo abbiamo creato la possibilità di iscriversi gratis all’università. Questa iniziativa deve far capire ai giovani che il mondo è ricco di differenze, e che la differenza è una ricchezza. L’università deve anche abituare a saper interagire con le differenze per costruire insieme ricchezza.”
Scegliere un’università telematica è una buona decisione, oggi?
Abbiamo visto che le università telematiche non sono tutte uguali: UNINETTUNO, ad esempio, riesce a coniugare qualità dei contenuti, accessibilità del sapere a tutti, innovazione e internazionalizzazione. Ciononostante esistono ancora oggi pregiudizi duri a morire sulle università telematiche. Su questo, il Rettore ha le idee chiare: certi falsi miti esistono anche perché non tutte le realtà telematiche raggiungono livelli elevati. “La serietà di un’università telematica si deve valutare soprattutto su quelle che sono alcune caratteristiche: prima di tutto la qualità dei contenuti, e tutto quello che è il sistema metodologico, perché non è come un’università tradizionale. L’università a distanza ha delle metodologie totalmente diverse, che si devono conoscere e si devono applicare collegandole alla tecnologia”.In sostanza, sono gli stessi atenei telematici che, per uscire dal pregiudizio, devono avere a cuore la formazione degli studenti. “Ci vuole una grande ricerca e anche avere la capacità di capire che non può esistere che, perché telematica, l’università sia più semplice, più facile, no. L’università telematica deve essere l’università che sviluppa conoscenze, e nello stesso tempo dà gli strumenti per vivere il futuro.”
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