
Hai scelto di studiare biotecnologie, ormai sei sicuro: ma sai come funziona all’università, cosa ti aspetta dopo la triennale e la magistrale? E una volta entrato nel mercato del lavoro? Ecco 6 cose che dovresti sapere se scegli Biotecnologie secondo questo articolo a cura di Almalaurea.
#1 Cosa fai alla triennale?
Studi prevalentemente Scienze Biologiche, Chimica e Scienze Mediche. Chi si è laureato prima di te “nove su dieci” ha conquistato il titolo a 24 anni, mettendoci in media 4,4 anni e con voto medio pari a 100,8. E durante gli studi ha fatto qualche esperienza di studio all’estero, il 6%, e un bel po’ di stage formativi, l’80%.
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#2 Dopo il primo livello…
… in Biotecnologie si tende a proseguire gli studi con la magistrale (84%), puntando o su Biotecnologie mediche, veterinarie e farmaceutiche (scelto dal 59%) o Biotecnologie industriali (20%), ma anche Biologia (10%)
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#3 Concludi la magistrale e poi?
Dopo 5 anni dalla laurea, per chi ha scelto la magistrale Biotecnologie industriali il lavoro c’è eccome (85%), ma non va male neppure a chi ha fatto Biotecnologie mediche, veterinarie e farmaceutiche (81%). Un po’ meno bene, ma non malissimo a chi ha puntato su Biologia (76%).
#4 Lavoro ben retribuito e stabile? Così così
I laureati in Biotecnologie industriali, a 5 anni dal titolo, guadagnano in media 1.450 euro netti al mese. Poco meno va ai professionisti laureati in Biotecnologie mediche, veterinarie e farmaceutiche, che si assestano su 1.419 euro mensili. Segue Biologia che si scende a 1.161 euro mensili netti. La stabilità lavorativa coinvolge 53 laureati su cento per Biologia, e circa il 52% dei laureati in Biotecnologie Industriali. Meno bene va ai laureati in Biotecnologie mediche, veterinarie e farmaceutiche, solo il 41% è stabile. Ma attenzione dentro a questi “stabili” c’è anche chi sceglie di mettersi in proprio. E i contratti a tempo indeterminato, quanti sono? Il 41% per i Biotecnologi industriali, solo il 33% per i Biologi e il 29% per le Biotecnologie mediche, veterinarie e farmaceutiche, tra i quali sono più diffuse le attività autonome.
#6 Dove vai? Sanità, Istruzione e Industria chimica
Il settore dei servizi la fa da padrone tra i Biotecnologi. La maggioranza dei laureati in Biotecnologie mediche, veterinarie e farmaceutiche si inserisce nel settore della sanità (28%) e dell’istruzione e ricerca (25%), così come i laureati in Biologia (26% lavora nella sanità, il 23% nell’istruzione e ricerca). C’è poi un bel gruppetto, il 31%, dei laureati in Biotecnologie industriali che opera sempre nel campo dell’istruzione e ricerca; a seguire l’industria chimica ed energetica, dove trova lavoro circa 1 laureato su 5.

A cura di AlmaLaurea
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