
Quante volte ti sarà capitato di sentire il termine stage o tirocinio e di chiederti cosa fossero? All'università, infatti, è molto probabile che ti sia capitato di ritrovarti inserito nel tuo percorso accademico un "tirocinio formativo" senza il quale non ci si può laureare. Oppure, se stai cercando lavoro, ti può essere stato proposto questo tipo di inserimento in azienda. Ma di cosa si tratta? Che differenza c'è tra stage e tirocinio? E soprattutto, è prevista una retribuzione?
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Che differenza c'è tra stage e tirocinio
Prima di tutto, è bene capire che differenza c'è tra stage e tirocinio. Spesso, questi due termini vengono usati come sinonimi ed in effetti non è proprio sbagliato visto che sono praticamente la stessa cosa. Entrambi indicano, infatti, un periodo di formazione per imparare un lavoro. Ad ogni modo, ci sono delle differenze. Lo stage è facoltativo, puoi scegliere se farlo oppure no. Il tirocinio, invece, è obbligatorio e rappresenta uno step necessario in un percorso formativo o professionale. Va detto che ci sono più tipi di tirocinio e di stage e, quindi, è bene vedere quali sono e di cosa si tratta:-"Tirocini Curriculari": sono quelli inseriti, ad esempio, all'interno di molti piani di studio universitari e sono indispensabili per proseguire la propria carriera accademica.
-"Tirocini Extracurriculari": quelli cioè non previsti dal percorso accademico e che quindi, tecnicamente, possono essere considerati stage proprio perchè svolti su base volontaria.
-"Tirocini Professionali": conosciuti comunemente come "praticantato". Questi sono indispensabili per svolgere alcune professioni come, per esempio, l'avvocato e il commercialista, ma anche il giornalista, il notaio , il medico ecc. L'elenco completo raccoglie 150 professioni (quelle regolamentate) ed è allegato alla direttiva 2005/36/CE recepita con il decreto legislativo 206/2007.
-"Tirocini formativi attivi": conosciuti anche con l'acronimo di "TFA". Si tratta di percorsi annuali che abilitano all'insegnamento, previo svolgimento di un esame finale. L'accesso ai "TFA" è a numero chiuso e vi si accede tramite superamento di un concorso ministeriale.
-"Stage formativi e di orientamento": sono svolti da studenti (liceali o universitari) che abbiano conseguito un titolo entro e non oltre i 12 mesi.
-"Stage di inserimento/reinserimento lavorativo": sono finalizzati, come suggerisce il nome stesso, a tutti coloro che risultato inoccupati o disoccupati, indipendentemente dall'età.
Quando si può fare lo stage
Proprio perchè su base volontaria, la domanda "quando si può fare lo stage?" viene praticamente spontanea. Lo stage si può fare a qualsiasi età ma ci sono delle condizioni da rispettare ed è riservato ha chi ha già assolto gli obblighi scolastici. Chi, infatti, ha concluso gli studi (liceali o universitari) può fare, nei primi 12 mesi dal conseguimento del titolo di studio, stage "extracurriculari di formazione e orientamento" (esattamente come i "tirocini curricululari" che sono sempre di "formazione e orientamento"). Dopodichè, passati i 12 mesi da conseguimento del titolo di studio, si può accedere a "stage di inserimento/reinserimento lavorativo" che sono accessibili a tutti coloro che sono inoccupati o disoccupati, indipendentemente dall'età.
I tirocini e gli stage sono retribuiti?
E dopo aver fatto queste doverose premesse, passiamo alla domanda principale "stage e tirocinio sono retribuiti?". Tra i vari tipi di tirocinio qui elencati, gli unici che possono prevedere un piccolo compenso sono i "Tirocini professionali". Non a caso, può capitare che per tali tirocini ci sia l'obbligo di erogare un compenso minimo che, tuttavia, è molto basso. Per quanto riguarda gli "stage di inserimento lavorativo", sono retribuiti come previsto dalla legge n. 92/2012 che regolamenta, appunto, lo stage e ne stabilisce quindi anche i compensi. Questi, non possono più essere gratuiti e tutti gli stagisti devono percepire un compenso minimo che non può essere inferiore ai 300 euro lordi mensili.
Daniel Strippoli