
La laurea in Scienze Politiche offre molteplici opportunità professionali anche molto diverse tra loro, ma che solitamente hanno in comune l’interesse e la capacità di influenzare i meccanismi socioeconomici della nostra società. Si tratta di sbocchi lavorativi molto eterogenei tra loro: si va dall’ambito più strettamente umanistico, a quello di stampo più scientifico e vicino all’economia.
Proprio per questo, quando si studia Scienze Politiche la scelta della specializzazione è cruciale per orientare la propria carriera professionale e indicare la strada giusta da intraprendere. Vediamo nel dettaglio i possibili sbocchi lavorativi a cui si ha accesso dopo una laurea in Scienze Politiche.
Indice
- Lavori per laureati in Scienze Politiche: i principali settori
- Politico
- Assistente parlamentare
- Diplomatico
- Giornalista
- Opportunità di carriera internazionale con la laurea in Scienze Politiche
- Lavoro nel settore pubblico dopo la laurea in Scienze Politiche
- Scienze Politiche vs Economia: sbocchi lavorativi a confronto
- Quanto guadagna un laureato in Scienze Politiche?
- Consigli per trovare lavoro dopo la laurea in Scienze Politiche
Lavori per laureati in Scienze Politiche: i principali settori
Una laurea in Scienze Politiche apre le porte a una vasta gamma di settori, pubblici e privati. I principali ambiti lavorativi includono:
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Settore politico e istituzionale
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Comunicazione e giornalismo
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Organizzazioni internazionali e ONG
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Pubblica amministrazione e enti locali
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Ambito economico-finanziario e consulenza
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Risorse umane e gestione del personale
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Ricerca, analisi dati e think tank
Questa versatilità dipende anche dal tipo di specializzazione scelta durante il percorso universitario, elemento fondamentale per orientarsi nel mondo del lavoro. Vediamo ognuno di questi ambiti professionali più nel dettaglio.
Politico
Un mestiere per il quale non serve fare presentazioni. Quello che bisogna sapere su di esso è che richiede grande passione ed una altrettanto grande quantità di studio, il tutto accompagnato con la partecipazione ad attività extracurricolari affini: potresti ad esempio candidarti per la posizione di rappresentante degli studenti o per ruoli simili, anche esterni all’università.
Assistente parlamentare
Chiaramente, quella del politico non è l’unica figura professionale ad agire nel panorama socioeconomico globale. Il ruolo dell’assistente parlamentare è quello di seguire e supportare il politico nel suo percorso di attività lavorative. Esiste in particolare anche la posizione di assistente parlamentare europeo, che permette di operare specialmente nella zona e negli affari del “vecchio continente” e che viene stipendiata direttamente dal Parlamento Europeo.
Diplomatico
Per molti dei laureandi in Scienze Politiche la massima aspirazione lavorativa è proprio quella del diplomatico, una figura che si occupa della mediazione politica a livello internazionale.
Per arrivare alla meta è però necessario possedere determinati requisiti e seguire un iter ben preciso: c’è infatti da partecipare ad un concorso ed avere una conoscenza di livello madrelingua in almeno tre lingue straniere. Per questo motivo, è bene avere anche un piano B qualora le cose non andassero a buon fine.
Giornalista
Al contrario di quanto si possa pensare, Scienze della Comunicazione non è l’unico corso di laurea che fornisce l’accesso a questa posizione lavorativa. Infatti, anche un laureato in Scienze Politiche può dire la sua nel contesto giornalistico se ha fatto scelte di percorso formativo coerenti a tal proposito. All’interno delle stesse istituzioni è possibile essere impiegato come addetto stampa, una mansione fondamentale soprattutto nell’impostazione e nella realizzazione delle campagne elettorali e, in generale, nella promozione dell’agenda di un partito o un movimento politico. Ricordiamo che per diventare giornalisti pubblicisti è necessario fare un percorso formativo e ottenere delle pubblicazioni, secondo le direttive dell'Ordine dei Giornalisti della propria Regione, per arrivare all'ottenimento del tesserino; mentre per diventare giornalisti professionisti bisogna superare un esame di Stato.
Opportunità di carriera internazionale con la laurea in Scienze Politiche
Una delle prospettive più interessanti è la possibilità di lavorare all’estero o in contesti internazionali. Le carriere diplomatiche, le organizzazioni non governative (ONG), le agenzie ONU (come UNICEF, UNESCO o UNHCR) e le istituzioni europee (come il Parlamento Europeo o la Commissione Europea) sono mete ambite per chi ha solide competenze linguistiche e un orientamento interculturale.
In questi casi, la conoscenza avanzata di almeno due lingue straniere è spesso un requisito fondamentale, così come l’esperienza all’estero o la partecipazione a progetti internazionali.
Lavoro nel settore pubblico dopo la laurea in Scienze Politiche
Molti laureati in Scienze Politiche scelgono di lavorare nella pubblica amministrazione, in ruoli che vanno dalla gestione amministrativa alla pianificazione delle politiche pubbliche. È possibile partecipare a concorsi pubblici, per i quali spesso è richiesto almeno il titolo triennale, anche se la magistrale rappresenta un plus.
Requisiti per lavorare nella pubblica amministrazione
Per accedere ai concorsi pubblici sono generalmente necessari:
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Il possesso di una laurea in Scienze Politiche o titoli affini (LM-62, L-36, ecc.);
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La cittadinanza italiana o europea;
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La conoscenza di normative amministrative e/o diritto pubblico;
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L’idoneità fisica e l’assenza di precedenti penali.
Alcuni enti richiedono anche competenze specifiche in ambito economico, giuridico o linguistico, a seconda del ruolo.
Scienze Politiche vs Economia: sbocchi lavorativi a confronto
Una delle domande più frequenti tra gli studenti universitari è se convenga scegliere Scienze Politiche oppure Economia, soprattutto in relazione alle prospettive lavorative. Entrambi i corsi di laurea offrono buone opportunità di inserimento nel mondo del lavoro, ma con orientamenti e approcci diversi. Scienze Politiche è un percorso più interdisciplinare, con una forte impronta umanistica e sociale. È quindi più adatto a chi è interessato ai fenomeni politici, alle relazioni internazionali e alla gestione delle politiche pubbliche.
Economia, invece, è un corso più tecnico e quantitativo, che fornisce competenze mirate per entrare nel mondo della finanza, della consulenza aziendale, della gestione economica e del controllo di gestione. Chi desidera lavorare in banca, in una società di consulenza o nel settore privato in generale, troverà in Economia una base più solida e specializzata.
Quanto guadagna un laureato in Scienze Politiche?
Gli stipendi per i laureati in Scienze Politiche possono variare notevolmente in base al settore e al livello di esperienza:
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Pubblica amministrazione (impiegato): 1.300 - 1.800 € netti/mese
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Organizzazioni internazionali: 2.000 - 3.500 € netti/mese (spesso tax-free)
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Giornalismo e comunicazione: 1.200 - 2.500 €, variabile con seniority
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Settore HR e consulenza: 1.400 - 2.800 € netti/mese
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Diplomazia e carriera estera: oltre 3.500 €, a seconda del grado
La media nazionale a 5 anni dalla laurea magistrale è di circa 1.500 € netti al mese, ma può crescere sensibilmente con esperienze all’estero, master o ruoli manageriali.
Consigli per trovare lavoro dopo la laurea in Scienze Politiche
Trovare lavoro dopo Scienze Politiche richiede strategie mirate. Ecco alcuni consigli utili:
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Scegli una specializzazione coerente con gli obiettivi professionali
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Partecipa a tirocini e stage già durante gli studi
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Studia le lingue straniere, almeno due, in modo avanzato
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Costruisci un network tramite eventi, università, ex alunni, LinkedIn
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Valuta percorsi formativi aggiuntivi (master, certificazioni, corsi brevi)
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Prepara un curriculum mirato per ogni candidatura, evidenziando le soft skill
Infine, non sottovalutare le opportunità offerte dai concorsi pubblici, dai bandi europei e dai programmi per giovani talenti promossi da enti e organizzazioni internazionali.