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addetto pubblica amministrazione

Chi è e come si è comportato in aula durante gli studi universitari? E dove lavora esattamente? I dati AlmaLaurea scattano la fotografia di chi lavora come specialista della gestione nella Pubblica Amministrazione, dalle sue caratteristiche formative fino all’appeal riscosso sul mercato del lavoro.

SPECIALISTA GESTIONE PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: QUALE PERCORSO DI STUDI? - Sono 274 laureati di secondo livello del 2009 che a cinque anni dalla conquista del titolo lavorano come specialisti della gestione nella Pubblica Amministrazione.

Giovani che hanno nella maggioranza dei casi una laurea magistrale biennale (87,5%) o magistrale a ciclo unico (12,5%) iscrivendosi a un percorso di studi del gruppo disciplinare Politico sociale (36%), Economico Statistico (25%) o Giuridico (17,5%). A seguire questa strada sono soprattutto le femmine (rappresentano il 59% contro il 41% dei maschi), che lavorano in particolare al Nord (42%; è il 48% per la media) e al Sud (29% contro il 21%). E all’università come se la cavano? Ci impiegano parecchio tempo a conquistare il titolo, 34,5 anni (l’età media è di 27,2 anni per il complesso dei laureati di secondo livello occupati), nell’82,5% dei casi al più chiudono i libri entro un anno fuori corso (è l’83% per il complesso). A pesare sulla elevata età alla laurea è dunque il ritardo all’immatricolazione, nettamente più consistente della media: il 55% si immatricola infatti con 2 o più anni di ritardo (contro il 28% del complesso). Il voto medio di laurea è leggermente più alto di quello dei colleghi (108,2 contro 107,6). Nel loro curriculum ci sono un buon numero di stage e tirocini compiuti durante gli studi, anche se inferiore alla media (47% contro 53% della media), e un buon numero anche di esperienze internazionali (18% contro il 20%.)
E se chiedi cosa pensano del percorso universitario concluso, lo promuovono: potendo tornare ai tempi dell’iscrizione, infatti, l’83% dei laureati sceglierebbe lo stesso corso e lo stesso ateneo.

SPECIALISTA GESTIONE PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: OCCASIONI DI LAVORO - Per gli specialisti della gestione nella Pubblica Amministrazione l’ingresso nel mercato del lavoro arriva in tempi abbastanza lunghi, il che non stupisce visti i tempi lunghi di inserimento professionale che caratterizzano il settore pubblico nel nostro Paese. La prima occupazione, nonostante oltre la metà abbiano portato avanti il lavoro iniziato prima della laurea (51%), arriva infatti a 12,6 mesi (è 7,1 per i colleghi). Resta vero che prima di svolgere la professione molti di loro sono impegnati in un’attività di formazione post laurea (62%): in particolare, tirocini e praticantati (23%), stage in azienda (15%), master universitario di II livello (13,5%), collaborazione volontaria (11%), scuole di specializzazione (10%). Ma quando arrivano sul mercato del lavoro, c’è poco da fare, se la cavano benone: sono stabili nell’83% dei casi contro il 70% della media, e praticamente quasi tutti possono contare su un tempo indeterminato (82,5% contro il 46%).
Naturalmente, sono quasi tutti impiegati nel pubblico (97,5% contro il 23% della media), in particolare li troviamo impegnati nel ramo dalla pubblica amministrazione, forze armate (86% contro il 5,5%). Il guadagno a cinque anni dal titolo non è male per gli standard raggiunti dai loro colleghi (1.668 euro netti mensili contro i 1.336 euro del complesso). Non stupisce pertanto che per il 92% degli specialisti della gestione nella Pubblica Amministrazione il titolo sia efficace per svolgere la professione.

SPECIALISTA GESTIONE PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: COSA FA ESATTAMENTE? - Che tipo di lavoro svolge lo specialista nella gestione della pubblica amministrazione? Secondo dati Isfol, ci sono delle mansioni che deve svolgere quotidianamente. In particolare deve (in ordine d’importanza):
- curare la fase istruttoria di procedimenti o atti amministrativi
- istruire pratiche amministrative (piani occupazionali, progressione di carriere, procedure concorsuali, ecc.)
- gestire i processi legati alle dotazioni di organico (assunzioni, cessazioni, valutare le prestazioni del personale, ecc.)
- gestire le risorse economiche dell'ente
- gestire o elaborare atti amministrativi
- gestire contenziosi o controversie
- gestire l'attuazione di progetti
- offrire supporto alla dirigenza nei processi decisionali, gestionali, ecc.
- controllare e verificare le procedure di espletamento delle gare pubbliche
- valutare lo stato dei procedimenti amministrativi
- predisporre politiche di intervento o linee di indirizzo
- formulare o rispondere a interpellanze
- coordinare le attività e gestire l'organizzazione della struttura (settore amministrativo, contabile, finanziario, tecnico, ecc.)
- curare i rapporti con enti o soggetti esterni

CHE CONOSCENZE DEVE ACQUISIRE LO SPECIALISTA NELLA GESTIONE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE? - Ci sono informazioni, principi, pratiche e teorie necessari al corretto svolgimento della professione. Ecco quali servono al lavoro nella pubblica amministrazione secondo i dati Isfol:
Legislazione e istituzioni: conoscenza delle leggi, delle procedure legali, dei regolamenti, delle sentenze esecutive, del ruolo delle istituzioni e delle procedure politiche di una democrazia
Lingua italiana: conoscenza della struttura e dei contenuti della lingua italiana oppure del significato e della pronuncia delle parole, delle regole di composizione e della grammatica
Lavoro d'ufficio: conoscenza delle procedure amministrative e d'ufficio, dei programmi di elaborazione di testi, delle tecniche di gestione di archivi e di basi di dati oppure della stenografia e delle regole di trascrizione o di altre procedure e linguaggi previsti dal lavoro di ufficio.

LE SKILLS - Le skills sono le capacità e le qualità personali che permettono di eseguire bene i compiti connessi con la professione. Chi lavora nell'ambito della pubblica amministrazione con mansioni di responsabilità deve avere capacità di comunicazione e comprensione, di adattabilità e doti di problem solving, oltre che saper gestire le risorse umane con cui collabora. La personalità di chi fa questo mestiere dovrebbe essere organizzata e metodica. Ma allo stesso tempo è d'aiuto essere concreti e diretti, ma anche avere una certa propensione all'analisi e allo studio.