
Se le lingue straniere e la mediazione linguistica ti hanno da sempre affascinato ma non hai le idee ben chiare su quale carriera intraprendere, tranquillo perché le opportunità lavorative sono davvero tante e soprattutto molto stimolanti.
Il mediatore linguistico è infatti una figura professionale nuova, dinamica ma soprattutto sempre più richiesta dal mercato del lavoro. Due le aree di interesse del mediatore linguistico: la mediazione scritta, ovvero la traduzione di documenti e testi di diversa natura, e la mediazione orale attuata attraverso l’utilizzo di diverse tecniche: consecutiva, simultanea e chuchotage. Diventando un mediatore linguistico avrai quindi la possibilità di lavorare in diversi ambiti, scopri quali!
Il mondo della traduzione…
Cosa fa un traduttore? Il suo lavoro è curare l’adattamento linguistico di un testo di partenza, in una lingua che definiamo A, per ricostruirlo in una lingua d’arrivo, che definiamo B. Oltre ad avere una conoscenza approfondita della propria lingua, il traduttore deve saper interpretare i gusti, le preferenze e le specificità espresse dalle singole culture. Diversi poi, i settori in cui ci si può specializzare, da quello legale a quello scientifico, senza dimenticare quello economico. Per gli appassionati di film e serie tv, è interessante sapere che i colossi dello streaming molto spesso cercano traduttori di dialoghi, sottotitoli e adattatori di linguaggi. Tra i tanti vantaggi che questa professione offre, la possibilità di lavorare da remoto in qualità di freelance.
…e quello dell’interpretariato
Quella dell’interprete è una professione affascinante che permette di entrare in contatto con culture diverse. Per questo professionista, è importante non solo tradurre correttamente, ma anche interpretarne i concetti mediando tra gli interlocutori. Le tecniche più richieste agli interpreti sono la simultanea, ossia la traduzione orale dal vivo e con l’ausilio di una cabina e un’adeguata strumentazione, la consecutiva, dove l'oratore espone il proprio discorso e l’interprete prende nota riproponendo i contenuti nella lingua di arrivo, e infine lo chuchotage, in cui l’interprete parla direttamente all’orecchio di chi ascolta.
Il settore turistico
Conoscere le lingue offre la possibilità di girare il mondo e di lavorare all’estero. Viaggiare può diventare un’occasione di lavoro vera e propria, approfittando delle offerte di impiego presso compagnie aeree o navali. I datori di lavoro del settore dell’ospitalità ad esempio, sono alla continua ricerca di dipendenti che conoscano due o più lingue. Se sei uno spirito libero questo potrebbe essere il lavoro giusto per te!
In azienda
Molto richiesti sono i profili in possesso di almeno due lingue straniere, da inserire negli uffici commerciali esteri di multinazionali, soprattutto nei reparti marketing e comunicazione. A queste è richiesto di viaggiare molto per partecipare a manifestazioni fieristiche e altre occasioni di incontro.
Nella Pubblica Amministrazione
Sempre più richiesta la presenza del mediatore linguistico da inserire a supporto di enti pubblici, uffici di servizi al cittadino e ogni altra realtà a contatto con il pubblico. Il suo compito è infatti di facilitare la compilazione della documentazione burocratica, in particolare quella necessaria all’inserimento dei migranti, e agevolare il confronto tra culture diverse. Se scegliere tra queste, e molte altre opzioni, dovesse essere difficile, di certo non lo sarà acquisire competenze sufficienti: l'istituto Carlo Bo, attivo dal 1951, propone oggi il corso di laurea in Scienze della Mediazione linguistica, che offre una formazione completa per figure altamente qualificate in campo linguistico, dando la possibilità di entrare con successo nel mondo del lavoro. Per ottenere più informazioni e conoscere direttamente gli insegnanti del corso, partecipa all’Open Day del 24 febbraio. Non mancare!