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Criminologia

La Criminologia è una vera e propria disciplina scientifica, che analizza il crimine, le tipologie di condotta socialmente deviante, gli autori dei reati e anche le vittime stesse. Una laurea in Criminologia apre a vari sbocchi lavorativi, che possono riguardare ambiti diversi a partire dal mondo dell'investigazione, fino ad arrivare a quello della giustizia e della sicurezza. Analizziamo nel dettaglio quali sono le opportunità professionali che possono essere intraprese dopo una laurea in Criminologia

Indice

  1. Cosa studiare per diventare Criminologi
  2. Competenze e requisiti per lavorare in ambito criminologico
  3. Criminologia: che sbocchi lavorativi ha?
  4. Criminologia e Scienze investigative: differenze e sbocchi lavorativi
  5. Criminologia e Psicologia: confronto tra gli sbocchi lavorativi
  6. Sbocchi Criminologia nei Tribunali e nelle pubbliche Amministrazioni
  7. Dove lavorano i criminologi in Italia? Le regioni con più opportunità
  8. Quanto guadagna un criminologo in Italia?
  9. Come trovare lavoro dopo la laurea in Criminologia

Cosa studiare per diventare Criminologi

Secondo le leggi attuali del nostro Paese è previsto che gli avvocati possano servirsi di specialisti di criminologia per strutturare la difesa del loro cliente in sede processuale. Dunque il compito del criminologo, nella realtà odierna e concreta italiana, è quella della figura che sia in grado di compiere perizie psichiatriche e criminologiche usando sia sondaggi, statistiche, casi clinici già affrontati, documenti, ricerche di vario tipo per portare avanti la loro tesi agli occhi dei giudici.
In Italia, al giorno d’oggi, ancora non esiste un percorso di studi dalla a alla z per diventare Criminologo, non esiste una formazione ‘obbligatoria’ in quanto quella del criminologo è una specializzazione e non una professione vera e propria, infatti sono presenti alcuni diversi di specializzazione post-laurea.
Quindi la domanda rimane: cosa studiare per diventare dei Criminologi?
I percorsi di studi che possono essere utili a questo tipo di lavoro sono molteplici, i più validi sono:

  • Giurisprudenza,

  • Medicina,

  • Psicologia,

  • Sociologia.

Competenze e requisiti per lavorare in ambito criminologico

Oltre al titolo di studio, chi aspira a lavorare nel campo della criminologia deve possedere una serie di competenze trasversali. La capacità di analizzare il comportamento umano, comprendere le dinamiche psicosociali della devianza e interpretare dati statistici sono fondamentali, così come una solida preparazione in ambito giuridico e psicologico. Saper comunicare è un'altra caratteristica essenziale, così come la padronanza di strumenti informatici, utili sia per l’analisi che per la documentazione dei casi.

In alcuni contesti specifici, come ad esempio il lavoro all’interno degli istituti penitenziari, sono richiesti anche requisiti particolari. Un criminologo che opera in carcere deve avere conoscenze approfondite di psicologia criminale, capacità di valutazione del rischio e delle dinamiche sociali, e deve sapersi relazionare con una pluralità di figure professionali. In questi ambienti, il criminologo può collaborare alla stesura del trattamento rieducativo dei detenuti o fornire consulenze comportamentali ai fini della sorveglianza.

Criminologia: che sbocchi lavorativi ha?

Una volta laureati in Criminologia però, cosa effettivamente si può fare da quel punto in poi? Ecco tutti i possibili sbocchi di questa interessante carriera universitaria, iniziamo con i lavori da fare quando si vuole lavorare nel campo degli Investigatori e periti:

  • Attività Peritale in ambito civile, penale (criminal profiling) e canonico

  • Agenzie investigative e investigatori privati

  • Giornalisti e pubblicisti di cronaca nera

  • Esperto in Intelligence e per la Sicurezza Informatica

  • Consulente tecnico degli Avvocati o del Pubblico Ministero o perito del Giudice.

Oppure è possibile intraprendere una carriera negli Istituti di prevenzione e di pena come esperto in Criminologia Clinica presso gli istituti di prevenzione e di pena per adulti, in qualità di professionista, con onorari proporzionati alle singole prestazioni effettuate.

Criminologia e Scienze investigative: differenze e sbocchi lavorativi

Una distinzione spesso poco chiara riguarda i percorsi di Criminologia e Scienze investigative. Sebbene vi siano punti di contatto, i due ambiti presentano orientamenti diversi:

  • Criminologia si concentra sull’analisi dei comportamenti criminali, lo studio delle cause del crimine, il profilo del reo e le strategie di prevenzione. È una disciplina teorico-pratica con un forte legame con la psicologia e la sociologia.

  • Scienze investigative, invece, sono più operative e tecniche: prevedono lo studio di metodologie investigative, scene del crimine, balistica, genetica forense e tecniche di repertazione.

In termini di sbocchi:

  • Il criminologo trova impiego come consulente, perito, analista di intelligence, esperto di sicurezza o operatore nei servizi penitenziari.

  • Chi si forma in Scienze investigative può accedere più facilmente a carriere operative in forze dell’ordine, polizia giudiziaria o agenzie investigative.

Criminologia e Psicologia: confronto tra gli sbocchi lavorativi

Scegliere tra una laurea in Psicologia e una in Criminologia può influenzare in modo significativo la carriera futura. La Psicologia permette l’accesso all’albo professionale e consente di lavorare in molti contesti, anche al di fuori dell’ambito criminale, come scuole, aziende, ospedali e strutture socio-sanitarie. Il criminologo, invece, ha un raggio d’azione più limitato ma altamente specializzato, concentrandosi su devianza, reati, profilazione criminale e sicurezza.

Chi possiede una laurea in Psicologia con specializzazione in Criminologia ha sicuramente un profilo molto richiesto in ambiti multidisciplinari come i tribunali, carceri e centri di trattamento.

Sbocchi Criminologia nei Tribunali e nelle pubbliche Amministrazioni

Mentre se si è interessati a lavorare nei tribunali, ci sono parecchie carriere che fanno al caso vostro:

  • Nel Tribunale di sorveglianza come esperto presso il tribunale di Sorveglianza

  • Nel Tribunale dei Minorenni come Giudice Onorario presso il Tribunale dei Minorenni

  • Perito presso il tribunale per i minorenni, in analogia con la normativa sulle perizie

  • Collaboratore nei centri per la giustizia minorile.

E’ possibile anche lavorare all’interno delle Amministrazioni pubbliche o private locali, in particolare come:

  • Esperto nella gestione della Sicurezza sia delle Aree Urbane (Urban Manager for Security, Safety and Crisis Management) che presso Amministrazioni Pubbliche quali Comuni, Province e Regioni,

  • Esperto nella gestione del rischio aziendale e industriale (Chief Security Officer) presso Aziende ed Enti pubblici e privati,

  • Staff relativo a progetti sulla “Sicurezza” della Comunità Europea, di Pubbliche Amministrazioni e di Enti Pubblici e Privati.

Inoltre è possibile iniziare a collaborare con l’Intelligence Italiano in qualità di:

  • Collaboratore presso Agenzie di Sicurezza Sussidiaria,

  • Intelligence per la Sicurezza Ambientale ( Monitoraggio danni ambientali e aree geografiche a rischio interne e costiere legate anche alla immigrazione) ad opera di organizzazioni criminali,

  • Intelligence attività di contrasto alla criminalità organizzata,

  • Intelligence attività antiterrorismo alla luce delle nuove strategie operative,

  • Attività clinica e di prevenzione in ambito privato,

  • Esperto in delitti a carattere seriale.

Criminologia

Dove lavorano i criminologi in Italia? Le regioni con più opportunità

Le opportunità di lavoro per i criminologi non sono uniformemente distribuite sul territorio nazionale. Le regioni del Centro-Nord, come Lombardia, Lazio, Piemonte ed Emilia-Romagna, offrono le maggiori possibilità di inserimento, soprattutto grazie alla presenza di sedi giudiziarie, istituti penitenziari, università e agenzie di consulenza privata. Anche il Veneto registra una buona domanda di figure specializzate nella gestione della sicurezza pubblica e privata.

Al Sud, la Campania e la Puglia si distinguono per la presenza di numerosi progetti pubblici legati alla prevenzione della criminalità organizzata e alla giustizia minorile. In generale, il mercato del lavoro in criminologia è in espansione, ma molto legato alle politiche regionali, ai bandi pubblici e alle collaborazioni istituzionali.

Quanto guadagna un criminologo in Italia?

Lo stipendio di un criminologo in Italia varia sensibilmente a seconda del settore e dell’esperienza maturata. Chi è agli inizi della carriera può guadagnare cifre molto basse, specie se impiegato in stage o tirocini non retribuiti. I consulenti tecnici, soprattutto quelli che operano nei tribunali o in ambito privato, possono ricevere compensi che vanno dai 20 ai 50 euro l’ora, a seconda della complessità del caso.

I professionisti con incarichi pubblici o in strutture penitenziarie possono percepire stipendi mensili netti che si aggirano tra i 1.200 e i 2.000 euro, mentre i criminologi con una carriera consolidata, magari in ambito universitario o nel settore della sicurezza strategica, possono superare i 3.000 euro al mese. Naturalmente, chi esercita la libera professione può raggiungere guadagni più elevati, ma deve affrontare anche una maggiore instabilità economica.

Come trovare lavoro dopo la laurea in Criminologia

Per entrare nel mondo del lavoro dopo la laurea, è fondamentale costruire un profilo professionale competitivo. Un primo passo efficace consiste nel proseguire con una specializzazione post-laurea, come un master in criminologia clinica, scienze forensi o criminalistica. Allo stesso tempo, è importante svolgere tirocini formativi presso tribunali, studi legali, strutture carcerarie o agenzie investigative, per acquisire esperienza e costruire una rete di contatti.

Chi cerca opportunità nel settore pubblico dovrebbe monitorare con attenzione i bandi di concorso emanati da Ministeri, Regioni, ASL o enti locali. Le collaborazioni a progetto con enti pubblici e privati sono un’ulteriore strada percorribile, così come l’avvio della libera professione come consulente tecnico di parte o analista per studi legali e forze dell’ordine.

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