Lorena Loiacono
di Lorena Loiacono
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 esami di maturità 2014, prima prova

Ultimo scritto, poi si va diritti verso gli orali. Ma lo scoglio della terza prova, il cosiddetto quizzone, può essere arduo. In che cosa consiste la difficoltà? Nel fatto che i candidati non sanno quali materie verranno trattate e su quali argomenti verteranno le domande.

O almeno così dovrebbe essere.

TROPPE SOFFIATE - Skuola.net ha infatti scoperto che la metà dei maturandi conosce già parte della struttura dell’esame. Come è possibile? Semplice, i prof hanno parlato. Anticipando particolari su cui, in teoria, dovrebbe restare invece il massimo riserbo. Quindi, nel 50% di coloro che già hanno saputo in cosa consisterà l’esame, c’è un 19% che parla di anticipazioni arrivate durante tutto l’anno, un 13% che assicura di saper le materie e il restante 18% che ammette di sapere già anche qualche domanda. Fortunati coloro che conoscono le domande ma, di fatto, in questo modo vengono penalizzati ai fini del voto i ragazzi delle commissioni da cui non è trapelato niente. Insomma fortunato chi ha ricevuto la soffiata, un po' frustrato chi non sa nemmeno le materie.

COPIARE? CI PROVO - Non si potrebbe ma a mali estremi la maggior parte dei maturandi si prepara a scopiazzare come può. Secondo gli intervistati, infatti, 3 studenti su 4 proveranno a chiedere aiuto: la risposta si basa sull’esperienza in classe durante le prime due prove scritte. Il 65% dei candidati, infatti, assicura che la commissione controlla ma non troppo e che quindi si può tentare la copiata. C’è anche un 10% che invece assicura che i professori in commissione non controllano proprio niente. Quindi copiata libera per tutti.

CHE COSA CAMBIEREI – Skuola.net ha chiesto agli intervistati di dire che cosa vorrebbero che venisse cambiato della terza prova. La maggior parte, circa il 38%, ha risposto che vorrebbe sapere per tempo almeno le materie su cui vertono i quesiti. Il 22% ha invece detto che preferirebbe che venisse ridotto il numero delle materie oggetto di esame mentre il 18% vorrebbe più tempo per studiare prima della terza prova. Belle proposte, magari un suggerimento per il Ministro Giannini.

Lorena Loiacono