
Ultimo scritto, poi si va diritti verso gli orali. Ma lo scoglio della terza prova, il cosiddetto quizzone, può essere arduo. In che cosa consiste la difficoltà? Nel fatto che i candidati non sanno quali materie verranno trattate e su quali argomenti verteranno le domande.
O almeno così dovrebbe essere.TROPPE SOFFIATE - Skuola.net ha infatti scoperto che la metà dei maturandi conosce già parte della struttura dell’esame. Come è possibile? Semplice, i prof hanno parlato. Anticipando particolari su cui, in teoria, dovrebbe restare invece il massimo riserbo. Quindi, nel 50% di coloro che già hanno saputo in cosa consisterà l’esame, c’è un 19% che parla di anticipazioni arrivate durante tutto l’anno, un 13% che assicura di saper le materie e il restante 18% che ammette di sapere già anche qualche domanda. Fortunati coloro che conoscono le domande ma, di fatto, in questo modo vengono penalizzati ai fini del voto i ragazzi delle commissioni da cui non è trapelato niente. Insomma fortunato chi ha ricevuto la soffiata, un po' frustrato chi non sa nemmeno le materie.
COPIARE? CI PROVO - Non si potrebbe ma a mali estremi la maggior parte dei maturandi si prepara a scopiazzare come può. Secondo gli intervistati, infatti, 3 studenti su 4 proveranno a chiedere aiuto: la risposta si basa sull’esperienza in classe durante le prime due prove scritte. Il 65% dei candidati, infatti, assicura che la commissione controlla ma non troppo e che quindi si può tentare la copiata. C’è anche un 10% che invece assicura che i professori in commissione non controllano proprio niente. Quindi copiata libera per tutti.
CHE COSA CAMBIEREI – Skuola.net ha chiesto agli intervistati di dire che cosa vorrebbero che venisse cambiato della terza prova. La maggior parte, circa il 38%, ha risposto che vorrebbe sapere per tempo almeno le materie su cui vertono i quesiti. Il 22% ha invece detto che preferirebbe che venisse ridotto il numero delle materie oggetto di esame mentre il 18% vorrebbe più tempo per studiare prima della terza prova. Belle proposte, magari un suggerimento per il Ministro Giannini.
Lorena Loiacono