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Tipi bizzarri che avrai l'occasione di incontrare agli esami articolo

Agli esami diventiamo tutti amici. Siamo lì, in attesa, annoiati e spaventati, con le difese personali a terra. Tipi bizzarri di colleghi si palesano a te. Soprattutto quattro!

Le sessioni di esami, teoricamente, sono quei periodi dell'anno accademico in cui lo studente si presenta davanti al professore per testare le sue capacità e il suo studio, al fine di ricevere un voto consono alla sua preparazioni. Le sessioni di esami, praticamente, sono un delirium tremens di genti disperate che all'urlo di “Non so un ca....volo!” si stipano in un aula, il più delle volte minuscola, aspettando il loro turno di morte.
Agli esami, poi, si verifica uno strano comportamento psicologico diffuso: diventiamo tutti amici. Siamo li, in attesa, annoiati e spaventati, con le difese personali a terra, si chiacchiera, si incontra gente e, provando una sorta di pathos condiviso, si diventa anche amici.
Ma attenzione, oltre alle persone ansiate e gentili, quale tu sicuramente sei, ci saranno dei loschi e bizzarri individui che balzeranno agli occhi. Un esempio? Te ne elenco ben quattro!

La Miss

La Miss è colei che ha scambiato l'appello di esame per una serata da Armani durante la Milano fashion week. E' bellissima, perfetta, ha i tacchi e una longuette nera per sembrare più professionale, un filo di trucco e molto profumo. Ha lunghissimi capelli setosi che li sbattacchia da una parte all'altra. Con se solo una pochette a tracolla con portafoglio e cellulare, il libretto. A lei non serve ripassare in modo ossessivo compulsivo come a tutti voi esseri umani. Non capisci però se il suo atteggiamento è dettato dal fatto che effettivamente lei sia un drago nello studio, e sa veramente tutto, o se stia semplicemente puntando sull'aspetto fisico e la perfezione per dissuadere il giovane assistente a cacciarla a calci.
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Ansiaansiaansia

Uomini o donne che siano i tipi “Ansiaansiaansia” li vedi seduti all'ultimo banco, soli, in un religioso silenzio contemplativo con il libro davanti. Occupano sette banchi con i loro appunti/libri/dispense/schemi, e se ti avvicini a meno di 3 metri da loro sobbalzano sulla sedia, ti guardano con occhio pieno di panico ed esclamano “Eh, tocca a me?”. Se poi questo bizzarro essere decide di chiudere il libro e fare una pausa nell'attesa, fumerà 230 sigarette, e se di solito non fuma, comincerà quel giorno. Mentre tu e altri N studenti state chiacchierando amabilmente su temi tra i più stupidi, per stemperare la tensione, arriverà Ansiaansiaansia tremando, e guardandovi vi chiederà “Ragazzi ma voi se vi chiedesse l'argomento X, sapreste rispondere?”. Va da se, l'argomento X è una di quelle cose che nemmeno il prof saprebbe, che probabilmente il nostro amico ha trovato in nota o con un asterisco nell'ultima pagina del libro.
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Ah ma c'è un esame?

Il tipo in questione, seduto solitamente nelle file di mezzo, lo noti perché con se non ha nulla. Forse nemmeno il libretto. Ma, a differenza della Miss al punto 1, lui non ha nulla perchè non sapeva bene quando ci fosse l'esame. E' capitato in università, ha visto un paio di compagni di corso che gli hanno segnalato l'esame in corso, e lui “prova a darlo”. Non si sa se abbia studiato, se sia preparato...non si sa neanche se sappia o meno l'argomento dell'esame, o peggio di che esame si tratta. Lui vagheggia, è uno di quelli che a lezione vedi o no, che tenta gli esami 'a braccio', con una tranquillità invidiabile. E' uno di quelli che quando è seduto davanti al prof, non si sa bene come faccia, ma tira fuori qualche argomento, probabilmente l'unico che conosce, e se la cava. Mediamente, ma se la cava. Lui si laureerà prima di te.

“Io non ho studiato niente”

Questo è il motto di uno dei fenomeni che incontrerai nell'aula di esame. E' un po' ansiato, un filo, niente di esagerato, ha con se qualche libro (che noti essere stato effettivamente aperto), ma lui non sa niente. Ti dice che ha preparato tutto in una settimana (“Una settimana? Ma io ci ho messo quattro mesi e mezzo!”), che in effetti non sa molto, ma prova a vedere come va. Parlandoci ti accorgi che in effetti non è molto preparato, e nella tua testa formulerai l'ipotesi che si tratti del tipo al punto sopra, uno di quelli che si viene a fare un giro senza aver studiato nulla, e un 18 se lo porta a casa.
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Solitamente questo tipo viene interrogato appena prima di te, si siede, e comincia la tragedia. Non solo ha studiato molto molto bene, ma integra le nozioni apprese a lezione o sui libri da un suo sterminato bagaglio personale, fa collegamenti tra gli argomenti dei vari corsi, si permette addirittura di sorridere, o peggio, di far sorridere il prof. Instaura quel tipo di rapporto tranquillo che gli permette di finire l'esame 20 minuti prima di tutti voi, con un 30 e lode, e, a seconda dei casi, anche una proposta di tesi. Perché lui ha studiato come un pazzo, e probabilmente il suo libretto sotto al 30 non scende.

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