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talk to meFinalmente arriva anche in Italia il film horror scritto e diretto dai gemelli australiani Michael e Danny Philippou, noti su YouTube con il nome di RackaRacka. Il loro esordio cinematografico ha già conquistato pubblico e critica, riscuotendo anche un notevole successo commerciale.

Fonte foto: Wired Italia

Talk to me, infatti, è diventato il film distribuito dalla casa di produzione cinematografica A4 con il più alto incasso di sempre.

Il successo della pellicola è stato tale da convincere i due fratelli a lavorare ad un prequel che approfondirà la storia di uno dei personaggi. Oggi, 28 settembre, l’horror debutterà in tutti i cinema italiani.

La trama

La protagonista del film è Mia, una ragazza solitaria che ha difficoltà a superare il trauma legato alla morte della madre e che si trova coinvolta in una vicenda lugubre e spaventosa. Spinta dal desiderio di risultare piacevole agli occhi del suo gruppo di amici, si offre come cavia per svolgere una terrificante prova di coraggio, ispirata ad una serie di video virali in cui ragazzi compiono dei riti spirituali spaventosi. Stringendo una misteriosa mano mummificata, che rappresenta un portale con il mondo dei morti, e seguendo le istruzioni dei suoi amici, Mia riesce ad entrare in contatto con l'aldilà e il suo corpo viene posseduto da uno spirito. La sfida tra amici, però, sfugge presto al controllo dei ragazzi, che si ritrovano in un vero e proprio inferno che metterà in pericolo le vite delle persone che li circondano e le loro.

Il cast

Il film, che da oggi 28 settembre verrà proiettato nei cinema italiani, rappresenta il debutto dell’attrice australiana Sophie Wilde, che per la prima volta si ritrova a ricoprire un ruolo da protagonista in un lungometraggio. Talk to me sarà anche la pellicola d'esordio per il giovane attore Joe Bird. Accanto a loro nel cast ci sono gli attori: Alexandra Jensen, Otis Dhanji, Chris Alosio e Zoe Terakes. Tra i protagonisti dell’horror troviamo anche l’attrice australiana Miranda Otto, star internazionale nota per il suo ruolo nella trilogia de Il Signore Degli Anelli.

Danny e Michael Philippou

I due gemelli sono cresciuti ad Adelaide, in Australia, e sin da piccoli hanno iniziato a cimentarsi con la videocamera, riprendendo incontri di wrestling eseguiti dai loro amici. Nel 2013 hanno iniziato a condividere i loro contenuti su Facebook e YouTube, utilizzando il nome di RackaRacka. I video creativi e divertenti realizzati dal duo hanno attirato moltissime visualizzazioni, e gli hanno permesso di vincere ben due Australian Online Video Awards. Da sempre appassionati di cinema e di regia, i gemelli hanno iniziato a lavorare gratuitamente per diverse produzioni cinematografiche, accumulando lentamente le esperienze e le competenze che hanno poi permesso loro di cimentarsi nella realizzazione di un film tutto loro.

I giovani e i social nel film

Tutta la pellicola si sviluppa a partire dal desiderio della protagonista di farsi accettare dai suoi coetanei, anche a costo di vivere un’esperienza terrificante. Questa non è l’unica motivazione che spinge la ragazza ad offrirsi per l’esecuzione della seduta spiritica: dopo la morte della madre, che non è mai riuscita a superare, Mia vive una perenne condizione di disagio e, data la giovane età, non riesce a gestire le emozioni che prova, che sembrano sempre amplificate. Per sfuggire a se stessa, Mia sceglie di abbandonare il suo corpo e la sua mente, cedendoli a qualcun altro, ossia ad uno spirito. “Uscendo dalla sua testa” - rivelano i gemelli Philippou in una nota di regia - “Mia può fuggire dalla triste realtà della sua esistenza quotidiana. Ma come spesso accade quando si sperimentano delle cose divertenti, queste possono facilmente trasformarsi in una dipendenza tossica. Il desiderio di liberarsi dalle sue ansie fa sì che le sue emozioni represse si manifestino sotto forma di spiriti predatori che la perseguitano, impossessandosi di lei”. I due YouTuber sono forse i più indicati per rappresentare il rapporto tra gli adolescenti e i social, che vengono usati come via di fuga, come distrazione in grado di allontanare dalle difficoltà della vita quotidiana. Piattaforme che creano una realtà parallela, un “io virtuale” perfetto e ideale a cui è consentito fare qualsiasi cosa, anche lanciarsi in sfide folli che possono facilmente portare a conseguenze più gravi del previsto.

Chiara Galgano