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Ma, se hai finito di leggere la saga e hai voglia di scoprire un nuovo fantasy che possa regalarti simili emozioni di meraviglia andando pian piano avanti nell'universo creato dall'autore, ecco alcuni consigli di lettura che troverai sicuramente interessanti.
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The Atlas Six
"The Atlas Six" di Olivie Blake è un romanzo che è senza dubbio in grado di affascinare chi ha letto e amato la saga dell'Attraversaspecchi per diverse ragioni. Nonostante le differenze nel genere e nell'ambientazione, entrambe le opere condividono alcune caratteristiche che potrebbero essere una bella scoperta per i nuovi lettori. Uno su tutti l'elemento magico: infatti, nonostante l'Attraversaspecchi si concentra sulla magia dei libri e dei mondi paralleli, "The Atlas Six" presenta un gruppo di personaggi con abilità magiche straordinarie. I sei ragazzi protagonisti sono dotati di poteri unici e complessi, centrali nella trama e che contribuiscono a creare un mondo intrigante e pieno di mistero.E anche il mistero stesso è un punto che accomuna le due saghe, poiché anche se nell'Attraversaspecchi vi è un suo particolare senso di mistero e avventura, "The Atlas Six" offre un tipo diverso di suspense. Il romanzo è centrato su una competizione segreta tra i sei studenti reclutati, nella quale solo cinque di loro saranno scelti per una posizione prestigiosa, nonché per conservare i segreti di un'organizzazione antica quanto le Piramidi. Quindi questa sensazione di mistero e di non aver mai davvero l'intero quadro della situazione sott'occhio, ma anzi il presentimento che ci sia ancora qualcosa che non torna, ti accompagnerà per gran parte della saga, proprio come nell'Attraversaspecchi.
La bussola d'oro
Anche "La Bussola d'Oro" di Philip Pullman, il primo libro della trilogia "Queste Oscure Materie," condivide alcune somiglianze con la saga dell'Attraversaspecchi, partendo dai mondi paralleli. Infatti, entrambe le opere ruotano attorno al concetto di mondi paralleli e dimensioni alternative: nel "La Bussola d'Oro," esistono diversi mondi, ognuno con le proprie peculiarità e culture. Questa esplorazione di mondi diversi richiama la tematica degli "Attraversaspecchi," che consentono ai personaggi di viaggiare tra realtà parallele.Inoltre spesso le due saghe trattano tematiche simili, come la crescita, la morale, la libertà e la conoscenza. Entrambe le opere sfidano i personaggi a esaminare le proprie convinzioni e ad affrontare sfide etiche e morali. Questo è anche frutto della scelta di avere come protagonisti personaggi giovani e per lo più acerbi, ma con abilità e destrezza fuori dal comune. Infine i moltissimi risvolti fantasy del mondo creato da Pullman assai richiamano quelli dell'Attraversaspecchi per varietà di invenzioni e per somiglianze nello stile grafico di raccontare i vari oggetti di vita quotidiana.
Il nome del vento
"Il Nome del Vento" di Patrick Rothfuss richiama molto lo stile dell'Attraversaspecchi a partire dalla sua narrativa coinvolgente e l'abilità dell'autore nel creare una storia avvincente, infatti la stessa Cornelia Funke è maestra nel tenere i lettori incollati alle pagine con la sua prosa evocativa e le trame intriganti. Anche in questa saga vi è tra gli elementi centrale l'esplorazione di nuovi mondi; il protagonista, Kvothe, attraversa vari luoghi e avventure mentre cerca di scoprire il segreto della magia e dei misteri del suo mondo. Questa esplorazione di mondi fantastici può ricordare ai lettori l'entusiasmo di scoprire nuove realtà, un tema centrale nell'Attraversaspecchi.Infine, sia "Il Nome del Vento" che la saga dell'Attraversaspecchi seguono una trama di formazione in cui il protagonista cresce, impara e affronta sfide lungo il percorso. Questa narrazione di crescita personale è un elemento fondamentale di entrambe le opere ed è resa ancora più palese quando in entrambi i titoli vengono affrontati temi universali come la ricerca di sé stessi, l'amore, l'amicizia e l'apprendimento. Sia Ofelia che Kvothe cercano di scoprire chi sono e quale sia il loro posto nel mondo.