
Una scelta che scaturisce dalla delicata situazione in cui si trova oggi il colosso dello streaming: ricavi al di sotto delle aspettative, con un utile calato del 18%. Un quadro che ha convinto i piani alti di Netflix a mandare in pensione lo storico servizio di Dvd a noleggio.
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Netflix, ricavi in chiaroscuro: condivisione a pagamento rimandata
”Questo significa che una parte della crescita attesa nel numero di abbonati e dei benefici per i ricavi finiranno nel terzo trimestre, invece che nel secondo, ma crediamo che il risultato sarà migliore per gli abbonati e per i nostri affari” ha commentato il co-ceo della piattaforma Greg Peters, come si leggiamo nelle pagine de 'Il Giornale'. I primi tre mesi del 2023 sono stati in chiaroscuro per Netflix, come spiega 'Italia Oggi'. I numeri del primo trimestre dicono che i ricavi sono cresciuti del 3,17%, per un totale di 8,16 miliardi di dollari: un risultato – che seppur migliore dello stesso periodo del 2022 – si attesta al di sotto delle attese degli esperti. Ma è un altro l’indicatore che non soddisfa in pieno: quello dei nuovi abbonati. Il numero si ferma infatti a quota 1,75 milioni - per un totale di 232,5 milioni di iscritti - contro una stima attesa di 2,3 milioni.Alla luce di questi numeri, è facile capire come il servizio di condivisione a pagamento minacci la piattaforma. Non a caso, in una recente lettera inviata agli azionisti, Netflix ha dichiarato che il servizio di condivisione a pagamento - che consente ai clienti di condividere il proprio account con persone al di fuori della propria famiglia a pagamento - ha provocato cancellazioni in seguito al lancio in alcuni mercati, tra cui Canada e Spagna. Non resta dunque che attendere il lancio dell'iniziativa: solo allora capiremo il destino della piattaforma pioniera dello streaming.