
La motivazione è chiara, ed è stato lo stesso Zerocalcare a precisarla, spiegando il motivo del suo improvviso forfait. Tuttavia, va precisato che il patrocinio da parte dell'ambasciata risale a molto tempo prima dello scoppio delle ostilità in Medio Oriente e, soprattutto, era legato alla realizzazione del manifesto ufficiale dell'evento da parte di due artisti israeliani di fama mondiale, Asaf e Tomer Hanuka. Eppure la questione non è andata giù a molti artisti.
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Il no degli artisti: per Zerocalcare si tratta di un 'cortocircuito morale'
”Senza troppi giri di parole: purtroppo il patrocinio dell’ambasciata israeliana su Lucca Comics per me rappresenta un problema”, ha scritto nei giorni scorsi l’artista Zerocalcare su Facebook. E ha aggiunto: “A Gaza sono incastrate due milioni di persone che non sanno nemmeno se saranno vive il giorno dopo e mentre anche le Nazioni Unite chiedono un cessate il fuoco che viene sprezzantemente rifiutato, per me venire a festeggiare lì dentro rappresenta un corto circuito che non riesco a gestire”.L'artista poi specifica: “Da parte mia non c’è nessuna lezione o giudizio morale verso chi andrà a Lucca e lo farà nel modo che ritiene più opportuno, soprattutto non è una contestazione alla presenza dei due autori, Asaf e Tomer Hanuka, che spero riusciranno ad esserci e che si sentiranno a casa, perché non ho mai pensato che i popoli e gli individui coincidessero coi loro governi. Spero che un giorno ci possano essere anche i fumettisti palestinesi che al momento non possono lasciare il loro paese”, ha concluso Zerocalcare.
Dopo Michele Rech, è stato il turno di Josephine Jole Signorelli, in arte 'Fumettibrutti'. Come il collega, anche lei ha annunciato la sua decisione tramite social: Mi spiace scrivervi che non sarò presente durante i giorni di fiera a Lucca, e il motivo è proprio il patrocinio dell’ambasciata di Israele. Non dovrei dare alcuna spiegazione al riguardo, ma voglio comunque scrivere una parola di cui parlava sempre anche Murgia, che è intersezionalità. Significa preoccuparsi per tutte le lotte contro l’oppressione, dei corpi e dei popoli, non solo di quelle che ci fanno comodo. Il femminismo è la chiave di lettura del mondo che mi rende libera ogni giorno, e non si tratta di un dovere per me, è l’essenza stessa della vita” ha scritto la disegnatrice in una storia Instagram.
A loro si aggiungono altri illustri nomi della scena, anche musicale. Sono infatti arrivate disdette anche dalla band de Gli Ultimi e dal cantautore romano Giancane. E poi il forfait di Megi Bulla, aka La biblioteca di Dafne, tiktoker molto influente tra i giovani appassionati di lettura, e del fumettista Alessio Spataro, autore di Biliardino e Pangolino. Tra i 'no' di spessore, infine, quello di Amnesty International Italia che su X spiega che il patrocinio dell'ambasciata israeliana rasenta un problema perché ”non è possibile ignorare che le forze israeliane stanno incessantemente assediando e bombardando la Striscia di Gaza, con immani perdite di vite civili”.