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artisti disertano lucca games 2023 i motiviC'è chi dice no. Il patrocinio dell'ambasciata israeliana al Lucca Comics rappresenta per molti artisti un vero problema. Così, dopo Michele Rech, alias Zerocalcare, sono molti gli artisti che hanno ritirato la loro partecipazione al festival del fumetto di Lucca.

fonte foto: via Wired.it

La motivazione è chiara, ed è stato lo stesso Zerocalcare a precisarla, spiegando il motivo del suo improvviso forfait. Tuttavia, va precisato che il patrocinio da parte dell'ambasciata risale a molto tempo prima dello scoppio delle ostilità in Medio Oriente e, soprattutto, era legato alla realizzazione del manifesto ufficiale dell'evento da parte di due artisti israeliani di fama mondiale, Asaf e Tomer Hanuka. Eppure la questione non è andata giù a molti artisti.

Il no degli artisti: per Zerocalcare si tratta di un 'cortocircuito morale'

”Senza troppi giri di parole: purtroppo il patrocinio dell’ambasciata israeliana su Lucca Comics per me rappresenta un problema”ha scritto nei giorni scorsi l’artista Zerocalcare su Facebook. E ha aggiunto“A Gaza sono incastrate due milioni di persone che non sanno nemmeno se saranno vive il giorno dopo e mentre anche le Nazioni Unite chiedono un cessate il fuoco che viene sprezzantemente rifiutato, per me venire a festeggiare lì dentro rappresenta un corto circuito che non riesco a gestire”.

L'artista poi specifica: “Da parte mia non c’è nessuna lezione o giudizio morale verso chi andrà a Lucca e lo farà nel modo che ritiene più opportuno, soprattutto non è una contestazione alla presenza dei due autori, Asaf e Tomer Hanuka, che spero riusciranno ad esserci e che si sentiranno a casa, perché non ho mai pensato che i popoli e gli individui coincidessero coi loro governi. Spero che un giorno ci possano essere anche i fumettisti palestinesi che al momento non possono lasciare il loro paese”, ha concluso Zerocalcare.

Dopo Michele Rech, è stato il turno di Josephine Jole Signorelli, in arte 'Fumettibrutti'. Come il collega, anche lei ha annunciato la sua decisione tramite social: Mi spiace scrivervi che non sarò presente durante i giorni di fiera a Lucca, e il motivo è proprio il patrocinio dell’ambasciata di Israele. Non dovrei dare alcuna spiegazione al riguardo, ma voglio comunque scrivere una parola di cui parlava sempre anche Murgia, che è intersezionalità. Significa preoccuparsi per tutte le lotte contro l’oppressione, dei corpi e dei popoli, non solo di quelle che ci fanno comodo. Il femminismo è la chiave di lettura del mondo che mi rende libera ogni giorno, e non si tratta di un dovere per me, è l’essenza stessa della vita” ha scritto la disegnatrice in una storia Instagram.

A loro si aggiungono altri illustri nomi della scena, anche musicale. Sono infatti arrivate disdette anche dalla band de Gli Ultimi e dal cantautore romano Giancane. E poi il forfait di Megi Bulla, aka La biblioteca di Dafne, tiktoker molto influente tra i giovani appassionati di lettura, e del fumettista Alessio Spataro, autore di Biliardino e Pangolino. Tra i 'no' di spessore, infine, quello di Amnesty International Italia che su X spiega che il patrocinio dell'ambasciata israeliana rasenta un problema perché ”non è possibile ignorare che le forze israeliane stanno incessantemente assediando e bombardando la Striscia di Gaza, con immani perdite di vite civili”.

Ma c'è chi non si tira indietro

Al contrario, diversi artisti – pur sintonizzati sulla stessa frequenza d'onda – hanno deciso di andare. Si tratta di Maicol e Mirco, degli Scarabocchi di Maicol e Mirco, e Leo Ortolani, autore di Rat Man. Artisti che hanno deciso di partecipare e vendere materiale dedicato a Gaza, così da raccogliere fondi per i palestinesi in difficoltà.