
Tutti conosciamo la storia della Guerra tra gli Achei e i Troiani, le battaglie, "la furia del Pelide Achille", e finanche la loro morte; tutti conosciamo la storia proprio dal punto di vista di Achille, che ne è il protagonista, ma spostando il focus su Patroclo, il romanzo riesce a cambiare pelle.
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'La canzone di Achille': quando si cambia punto di vista
Una prospettiva del tutto diversa da quella a cui siamo abituati ci presenta un inedito protagonista: Patroclo, bambino gracile e per nulla atletico o affascinante. Seppur unico figlio maschio del Re Menezio, il padre non lo tollera a causa della sua scarsa avvenenza, e tende a sminuirlo e a evitarlo.Il primo incontro tra Patroclo e Achille avviene durante dei giochi di atletica organizzati da Menezio ai quali però Patroclo non prova neanche a prendere parte. I capelli biondi del bambino rimangono però impressi negli occhi del giovane principe, che non riuscirà più a dimenticarli.
Ma il legame forte e indissolubile tra i due nascerà soltanto quando Patroclo verrà esiliato proprio a Ftia, terra governata da Peleo e da suo figlio Achille. Lì, non senza difficoltà, incomprensioni e paure che solitamente accompagnano i primi amori, Patroclo e il principe consacrano un legame che durerà tutta la loro vita e anche oltre, resistendo a tradimenti, stratagemmi, infedeltà e infinite battaglie.
'La canzone di Achille': vale la pena leggerlo?
Sebbene la storia della Guerra di Troia è molto nota, studiata e conosciuta fin dalle scuole, il romanzo è in realtà un inno all'amore che può vincere qualsiasi difficoltà. Infatti Patroclo e Achille, innamorati l'uno dell'altro da quando avevano 16 anni, e nonostante i periodi che li hanno visti costretti a separarsi, hanno sempre trovato il modo di correre l'uno dall'altro per ritrovarsi. Sono andati contro la diffidenza di Teti, ninfa nonché madre di Achille, hanno dovuto più volte superare avversità presentate dai nemici, dagli dei e del fato, ma non si sono mai persi d'animo e hanno affrontato ogni ostacolo con la consapevolezza del loro amore.In questi termini può sembrare quasi un romanzo rosa, ma in realtà è un concentrato di più generi che convivono magistralmente in un unico scritto, fluido e ben costruito, che non incontra molti momenti morti, ma proprio per la natura densa degli avvenimenti che si susseguono e il contenuto numero di pagine, può mantenere un ritmo serrato e incalzante. Adatto a qualsiasi tipo di lettore, da chi approccia per la prima volta la letteratura classica a chi è invece più navigato in materia, 'La canzone di Achille' risulta un libro in grado di intrattenere tutti e di dare nuova linfa a una storia eccezionale troppo spesso sottovalutata come la Guerra di Troia e le sue implicazioni.