
Chi non conosce Khaby Lame? Tutti lo abbiamo visto almeno una volta in uno dei suoi tanti video su TikTok che durante la pandemia sono diventati così popolari in tutto il mondo a tal punto che gli hanno fruttato ben 142,4 milioni di followers facendolo diventare il 1° tiktoker più seguito al mondo ma, quanto ne sappiamo su di lui? Andiamolo a scoprire insieme.
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L'infanzia e la scuola
Khaby ha ventidue anni, è nato a Dakar da genitori senegalesi ma cresciuto nelle case popolari di Chivasso, così come ha raccontato in un'intervista a Repubblica:"Nel quartiere dove vivevo, ogni volta che c’era una gomma bucata, una bici da sistemare venivano da me. Passavo i pomeriggi in cortile con gli amici. Giocavamo a fare i meccanici, a calcio, a “prendere”. In quegli anni non ero sui social, il mio primo cellulare l’ho avuto a 14 anni e il primo account su Instagram a 15".
Con il primo cellulare arrivano anche i primi video:"Con gli amici inventavamo sketch e li postavamo su YouTube. Non li guardava nessuno, ma noi ci divertivamo". Qualche piccolo problema arriva però a scuola:"Sono dislessico e ho la discalculia, che non aiutano. E facevo casino" dove però emerge la sua natura comica: "Una volta ho nascosto lo zaino di una mia compagna, bassina di statura, sopra l’armadio. Durante la ricreazione un altro ragazzo l’ha aiutata a recuperarlo e a vendicarsi: hanno messo il mio zaino sotto l’armadio perché io, invece, ero alto. Abbiamo riso tanto: era la prima volta che qualcuno rispondeva a un mio scherzo in quel modo".
Agli anni della scuola, tra l'altro, è dedicato anche il suo ultimo fumetto uscito in questi giorni, "il diario di Khaby, guida di sopravvivenza per il passaggio dalle elementari alla prima media", anche perché per lui quel passaggio è stato molto particolare:"È un’età particolare, non ti senti più un bambino, ma non sei ancora grande. Ci sono tante sfide da superare che, a quell’età, sembrano enormi. Avrei voluto che qualcuno mi aiutasse. Nel Diario di Khaby più che raccontare me da piccolo, descrivo il bambino che avrei voluto essere".
Gli anni della scuola in Senegal
Così come racconta nella stessa intervista concessa a Repubblica:"Per farmi rigare dritto, a 14 anni i miei mi hanno mandato a studiare in Senegal, in un villaggio nei dintorni di Dakar. Eravamo una quindicina di ragazzi. Andavo a scuola e lavoravo nei campi. È stata dura? Da avere la doccia calda in casa, sono passato a prendere l’acqua alla fonte. Ci andavo con l’asino, ma un giorno l’ho perso perché non lo avevo legato bene. L’ho ritrovato la sera dopo. È stata una bella esperienza". Quella che ha frequentato Khaby era una scuola islamica:"Studiavamo il Corano, ho imparato tutti i versetti a memoria. È stato interessante. Sono musulmano credente e praticante fin da piccolo".
Il successo su TikTok
Quella su TikTok invece, come ha più volte detto, per Khaby è stata un'avventura casuale:"Ho iniziato a postare video su TikTok durante la prima quarantena, nel marzo 2020" e, nonostante sia diventato il tiktoker con più follower al mondo ha sottolineato come:"Non ho mai fatto caso alle classifiche, continuerei a fare i miei video anche se a vederli fossero in pochi. Se lo fai perché cerchi il successo non funziona. Quello che mi interessa è far ridere. Credo di essere bravo perché mi viene naturale".
Inoltre, per lui molto importanti restano i suoi genitori:"Li rendo partecipi di tutto quello che faccio. Sono orgogliosi di me. Anche perché ho fatto il possibile per dare una mano a loro e ai miei fratelli. A 18 anni ho iniziato a lavorare proprio per aiutarli".
Le idee per il futuro
Tra i progetti futuri c'è sicuramente quello di fare l'attore:"Sto studiando recitazione e prendendo lezioni di inglese. Non basta avere tanti follower per passare al cinema" e tra i genere che gli piacciano maggiormente c'è "ovviamente la comicità. Checco Zalone è uno che mi fa ridere".
Il suo sogno invece è quello di:"Andare a vivere negli States. E visitare Atlanta, la città dove è nato Martin Luther King. Vorrei rappresentare l’Italia in America".
Paolo Di Falco