
La decima edizione si svolgerà in Asia, più precisamente tra l'India e la Cambogia.
C'è grande attesa per l'inizio del programma e nel frattempo Sky ha rivelato i nomi dei partecipanti alla decima edizione. Tra questi c'è anche Giorgia Soleri, influencer e attivista, salita alla ribalta delle cronache per la sua battaglia contro le malattie invisibili. Proprio la partecipazione al programma della nota attivista è stata messa in discussione sui social: le sue malattie dovrebbero impedirle di partecipare secondo alcuni hater, ma la risposta dell'influencer non si è fatta attendere.
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Gli hater la accusano, Giorgia Soleri risponde su Instagram
Affetta da vulvodinia, endometriosi, neuropatia del pudendo e adenomiosi, Giorgia Soleri ha ricevuto recentemente anche la diagnosi di fibromialgia. La sua battaglia contro le malattie invisibili è ormai nota e più di qualcuno, sui social, si è lasciato andare a insulti accuse. ”Come farai? Fisicamente intendo... Non è una passeggiata questo programma” scrive qualcuno; ”Come si fa ad affrontare un'esperienza del genere con 5 malattie croniche invalidanti? Come si fa a tenere un livello igienico necessario per chi come noi soffre di queste patologie? Davvero non capisco. Penso anche che una persona che dice di soffrire in quel modo, non sarebbe in grado di fronteggiare situazioni simili. Ci perde di credibilità e basta…” commenta un altro utente. Ma c'è anche chi ha semplicemente tacciato l'influencer di essere “falsa” e “bugiarda”.La replica della Soleri però non si è fatta attendere. Tramite il proprio account Instagram, l'attivista ha lanciato una provocazione contro tutti quelli che la accusano di mentire sulla propria condizione. “Se non ti vedo, non esisti. O anche: invalidazione del dolore” questo il titolo del post in cui Giorgia Soleri rispedisce le accuse al mittente: ”Perché guardare in faccia il dolore di un’altra persona fa paura, obbliga a mettersi in una posizione di ascolto, profondamente lontana da quella del giudizio”. L'influencer si scaglia contro coloro che vorrebbero minimizzare il dolore degli altri ma anche dirgli come affrontarlo: ”Non esisto per soddisfare la tua idea di malata perfetta” scrive Giorgia, a difesa dell'intimità del dolore di ognuno.