
Il simbolo del coraggio, sempre e comunque. Bebe Vio non si smentisce mai. Una leonessa in pedana quando si tratta di gareggiare, una combattente nella vita. Per questo, lei che di sofferenze ne ha incontrate tante, non si scoraggia di fronte alla nuova battaglia che è stata (suo malgrado) chiamata ad affrontare: quella contro gli haters.
Una pagina Facebook creata per insultare Bebe Vio
Minacce e invito alla violenza contro la campionessa paralimpica di scherma: questo il contenuto di una pagina Facebook, creata appositamente per insultare una ragazza che in più di un’occasione ha dimostrato di vivere con il sorriso la disabilità. Un atteggiamento che, evidentemente, non andava giù al popolo degli ‘odiatori da tastiera’. Ecco allora il tentativo di fermarla, puntando sulla violenza verbale, l’unico linguaggio che gli haters conoscono; coraggiosi solo dietro un monitor e una tastiera.
Teenagers troppo spesso teen-haters. La ricerca di Skuola.net
Dopo l’immediata denuncia della Vio la pagina è stata rimossa e le procure di Roma e Venezia sono al lavoro per rintracciare i responsabili. Nel frattempo il Codacons ha denunciato Facebook per non aver vigilato a sufficienza. Resta il fatto che il web si conferma un luogo pericoloso, molte volte si sottovalutano le conseguenze che possono avere delle frasi cariche d’odio. Una recente ricerca di Skuola.net – diffusa in occasione dell’ultimo Safer Internet Day – ha mostrato come, soprattutto i più giovani, si lascino spesso trasportare dal fenomeno hater. Il 13% degli intervistati in quell’occasione, infatti, ha dichiarato di aver insultato un VIP sui social network; 1 su 10 di aver addirittura creato un profilo falso per farlo. Comportamenti che però, nella vita reale, in pochi terrebbero. Segno che ancora non si dà il giusto peso alle parole affidate alla Rete.
L’amarezza di Bebe: “Mi fa tristezza chi usa Internet per insultare”
Ma, come detto, la cosa ha turbato fino a un certo punto Bebe. Certo, dalle sue parole - "Sono amareggiata perché sono anni che do tutta me stessa e lotto per gli altri. Sono delusa perché mi fanno tristezza le persone che usano Internet per insultare" – emerge un pizzico di rabbia; normale che sia così. Ma lei è riuscita lo stesso a usare questa triste vicenda per ribaltare la prospettiva. E non ha perso tempo per farlo.
Dona un neurone a un hater: il siparietto con Alessandro Cattelan
“Molte persone sono più sfortunate delle altre, non sono come noi. Persone che nascono con qualcosa in meno e che fanno fatica e che fanno fatica in ogni momento della loro vita: sono gli haters”. Inizia così il simpatico siparietto andato in onda durante la trasmissione televisiva “E poi c’è Cattelan” a poche ore dall’accaduto, in cui la stessa Bebe Vio - assieme al conduttore Alessandro Cattelan – fa il verso alle pubblicità solidali per richiamare l’attenzione sul fenomeno, in perfetto ‘stile Vio’, col sorriso sulle labbra, proponendo una raccolta di neuroni per ‘aiutare’ chi dimostra di non averne. Il modo migliore per ridicolizzare il nemico.Marcello Gelardini