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Ironico, divertente, ma pungente. Gigi Proietti ci ha lasciato questa notte dopo esser stato stato colpito da un grave scompenso cardiaco. L’artista, ricoverato in gravissime condizioni già da alcuni giorni in una nota clinica romana, avrebbe compiuto proprio oggi 80 anni. Durante la sua intensa carriera ha accompagnato il grande pubblico con attraverso film, fiction, doppiaggi, canzoni e programmi televisivi. Ecco il grande personaggio che oggi l’Italia ha perso.
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Gigi Proietti: ecco com’è morto
Attore, comico, doppiatore, cantante, conduttore televisivo, regista e insegnante. Oggi l’Italia ha perso uno dei talenti più brillanti e amati dal grande pubblico. Gigi Proietti è deceduto dopo problemi cardiaci intorno alle 05:33 di oggi, 2 novembre, proprio nel giorno del suo ottantesimo compleanno. La sua morte non è legata all’emergenza sanitaria da Covid-19 ma ai problemi cardiaci che lo hanno accompagnato negli ultimi anni di vita. Secondo alcune indiscrezioni pubblicate dal quotidiano “Il Tempo”, infatti, Gigi Proietti era ricoverato in terapia intensiva e in gravi condizioni da circa quindici giorni presso una clinica romana. I problemi cardiaci si erano presentati per la prima volta circa dieci anni. Anche lui, come tanti personaggi del mondo dello spettacolo, aveva fatto un appello televisivo invitando tutti i "nonni d'Italia" a restare a casa e scongiurare il contagio da Covid-19: "Parlo ai non più giovanissimi, perché il tempo passa per tutti. Ne abbiamo visti di momenti difficili, ma passerà anche questa. Restiamo in casa. Prima ci abitueremo a questa disposizione, prima finirà tutto e torneremo per le strade". Ecco cosa ha regalato agli italiani durante la sua carriera.
Gigi Proietti: la sua carriera tra film, teatro, musica e doppiaggi
Appassionato di musica e teatro sin da bambino, a quattordici anni fa la sua prima apparizione sugli schermi cinematografici nel film “Il nostro campione”, diretto nel 1955 da Vittorio Duse. Il suo primo e inaspettato successo arriva, però, nel 1970, quando viene improvvisamente chiamato a sostituire Domenico Modugno nella parte di Ademar nella commedia musicale “Alleluja brava gente”. Tra il 1965 e il 1970 porta in scena copioni peculiari come “Il mercante di Venezia”, “Le mammelle di Tiresia” e “Il misantropo di Molière”. Il grande sodalizio con il cinema arriva però nel 1976 con la rappresentazione dello sfortunato indossatore Bruno Fioretti, detto “Mandrake”, che inventa qualsiasi stratagemma per poter giocare ai cavalli in società con un gruppo di amici. La sua voce si inizia a sentire anche in radio grazie alla popolarissima trasmissione “Gran varietà” e ai doppiaggi fatti a partire dal 1964. Proietti presta la voce al Gatto Silvestro dei cartoon della Warner Bros., al Genio della lampada nel film “Aladdin” della Walt Disney Pictures e a celebri divi del grande schermo come Robert De Niro, Sylvester Stallone, Dustin Hoffman e Marlon Brando.
Gigi Proietti: il trionfo in televisione
Nel 1996 arriva il suo trionfo in tv con la serie televisiva “Il maresciallo Rocca”, in cui interpreta il ruolo di Giovanni Rocca, maresciallo vedovo con tre figli che si innamora, tra un caso e l'altro, di una graziosa farmacista. Nel 2004 è protagonista in “Le barzellette” e aumenta il suo successo cinematografico con “Un'estate al mare” e “Un'estate ai Caraibi”, usciti nelle sale rispettivamente nelle estati del 2008 e del 2009. Dopo apparizioni in programmi televisivi, altri doppiaggi sketch comici, nel 2018 diventa narratore di "Ulisse – Il piacere della scoperta" e nel 2019 conduce l'evento inaugurale "Matera capitale europea della cultura 2019". Negli ultimi anni è anche uno dei giudici di “Tale e quale show”, programma su Rai 1 di Carlo Conti.
Gigi Proietti: le frasi più celebri
Ecco una selezione delle frasi più celebri di Gigi Proietti.
- “Nella totale perdita di valori della gente, il teatro è un buon pozzo dove attingere.”
- “Dalla crisi non si esce con l’odio, la rabbia: quelle sono solo le conseguenze. La soluzione, invece, è l’amore, e il far tornare di moda le personeperbene.”
- “E' molto importante seguire i ragazzi per sapere cosa pensano e soprattutto se veramente pensano a qualcosa.”
- “Signor Conte io non scherzo. Non scherzo mai.. Io gioco. Sì, er gioco è una cosa serissima. Perché chi scherza lo fa pe divertisse, ma chi gioca punta, s'illude, s'inventa un lieto fine.. Che non arriva mai.”
- “Potrei esserti amico in un minuto, ma se nun sai ride mi allontano. Chi non sa ride, mi insospettisce.”
- “Che si dica a Rivombrosa?”
- “Ringraziamo Iddio, noi attori, che abbiamo il privilegio di poter continuare i nostri giochi d'infanzia fino alla morte, che nel teatro si replica tutte le sere.”
- “La comicità è una questione complessa, non basta mettere in scena una cosetta simpatica per guadagnarsi gli applausi.”
- “La televisione è un apparecchio che ha trasformato la cerchia familiare in un semicerchio.”
- “È un whisky maschio senza raschio!”
Paolo Ferrara