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Questo romanzo ha quindi di fatto riportato in auge la saga a cui appartiene, composta da sei romanzi scritti nel 1983. In questo articolo esamineremo da vicino il primo libro della serie e daremo un'occhiata approfondita alla trama, ai personaggi, alle tematiche, allo stile narrativo e alle atmosfere che lo rendono così unico e affascinante.
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Blackwater: di cosa parla il primo romanzo della saga?
Il libro si apre nel 1919 a Perdido, una cittadina in Alabama dove scorre l'omonimo fiume, dopo una terribile inondazione che ha costretto la popolazione a cercare rifugio sulle colline circostanti. Tra di loro ci sono i membri della famiglia Caskey, proprietari di una segheria importante per l'economia della città. Quando scoprono una donna misteriosa di nome Elinor, i Caskey si trovano coinvolti in una serie di eventi che porteranno disordine e sconvolgimento nella comunità di Perdido.Infatti la cittadina situata nel sud del Paese non è solita a cambiamenti, né all'arrivo di stranieri, soprattutto quando questi arrivano in città in modo del tutto singolare come succede proprio alla signorina Elinor. Il suo ingresso nel romanzo avviene quando Oscar Caskey e il suo aiutante Bray, in un tentativo di valutare i danni causati dall'inondazione, si trovano a spingere una barca attraverso le strade allagate. Tuttavia, ciò che trovano nel mezzo della desolazione è al di là delle loro aspettative: una donna solitaria, Elinor appunto, che ha trascorso, a suo dire, giorni interi mentre la città era allagata al terzo piano di un albergo evacuato.
Da quel momento in poi nulla è più come prima, e la straniera pian piano si fa sempre più strada all'interno della comunità della cittadina di provincia, conquistando i suoi nuovi concittadini, fino a sposarne addirittura uno. Ma molti sono i misteri che la donna porta con sé, e la sua natura misteriosa e macabra sembra chiara sin da subito, anche se ben celata agli occhi dei suoi vicini e nuovi amici.
Blackwater - La piena: cosa ne pensiamo?
In questo primo romanzo lo stile narrativo di McDowell è fluido e curato, senza essere eccessivamente prolisso. La sua capacità di creare atmosfere cupe e inquietanti è senza dubbio sorprendente, anche se questo primo capitolo risulta essere sensibilmente più introduttivo e quindi sembrare meno denso dal lato della trama.Il fulcro è invero la presentazione dei personaggi e delle loro vicende, attraverso le quali McDowell offre una riflessione profonda sui legami familiari, sulle relazioni interpersonali e sul significato della verità, esplorando quindi una serie di tematiche universali, tra cui il potere della famiglia, il peso del passato e il conflitto tra tradizione e modernità.
Le atmosfere di Blackwater sono oscure, misteriose e cariche di tensione, come sembra preannunciare il nome stesso della saga, con una narrazione che si snoda tra colpi di scena e rivelazioni sorprendenti. La città di Perdido è descritta con abbastanza dettagli da renderla un personaggio a sé stante, e le sue strade che costeggiano il fiume sono il perfetto sfondo per i segreti e gli intrighi che si svelano lungo il corso della storia.
In conclusione, il primo libro della saga Blackwater, nonostante possa sembrare scarno di avvenimenti, è un'introduzione ben congegnata all'intera saga e risulta quindi una lettura piacevole e intrigante in grado di catturare l'attenzione del lettore con la promessa di una storia avvincente che si svilupperà pian piano nei libri a seguire.