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dazn stop alla doppia utenza
fonte foto: via Facebook

Dazn ha deciso, presto saranno vietati gli abbonamenti in condivisione; non sarà quindi più possibile assistere in contemporanea su due dispositivi ai match di Serie A. La decisione della piattaforma ha creato un vero e proprio caso mediatico, sollevando le proteste di moltissimi utenti abbonati. Stante ai primi rumors, la discussa scelta di Dazn sarebbe stata presa per contrastare la pirateria; infatti, secondo dati interni alla piattaforma, si sarebbe riscontrato un 20% di media di utilizzi fraudolenti della “doppia utenza contemporanea.

E la Lega Serie A, insieme ai presidenti dei vari club, avrebbe accolto con grande favore la decisione: il che spiegherebbe l'improvviso cambio di direzione da parte della piattaforma. Ma per chi vuole assistere ad eventi live in condivisione c'è ancora una possibilità.

La co-visualizzazione degli eventi: cos'è Watch Party?

Si tratta di “Watch Party”; infatti, come spiega Dazn dal proprio sito “con Watch Party, puoi guardare eventi live insieme ai tuoi amici o familiari, in co-visualizzazione, ognuno dal proprio salotto di casa. Durante la visione, la fotocamera e l'audio ti permetteranno di vedere i tuoi amici e commentare il film. Qualsiasi evento live su Dazn. Lo streaming dell'evento sarà sincronizzato per essere mostrato contemporaneamente a tutti, in modo da evitare lo spoiler”. Watch Party permette di visualizzare lo stesso evento ad un massimo di quattro persone ed è fruibile portatile o pc fisso. Un'amara consolazione per milioni di abbonati che sui social urlano alla “truffa”.

L'esposto del Codacons sulla vicenda

Non a caso, sulla questione è intervenuto il Codacons che ha presentato un esposto all'Antitrust e all' Agcom per accertare l'effettiva correttezza dell'operato della società. Nel comunicato, on line da ore, si legge: “Se sarà confermata la decisione di Dazn di modificare unilateralmente le condizioni contrattuali e bloccare l’accesso ai contenuti in contemporanea da due device, si potrebbe profilare un danno per quegli utenti che hanno attivato abbonamenti sulla base di condizioni su cui ora Dazn fa marcia indietro. Se da un lato è comprensibile l’esigenza di combattere la pirateria, – sottolinea il Codaconsdall’altro è innegabile che modificare le regole del gioco dopo che gli utenti hanno accettato le condizioni proposte dalla società e siglato gli abbonamenti potrebbe configurare una violazione delle norme civilistiche e del Codice del Consumo, con una conseguente lesione dei diritti dei consumatori”.