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Daniele (La Rua): “Il mio rapporto con la scuola? Direi di amore e odio”

Sono stati tra i protagonisti della scorsa edizione di 'Amici' di Maria de Filippi, e grazie al loro impegno sono una delle band musicali più promettenti del momento nonchè apprezzate da molti giovani e giovanisismi. Parliamo ovviamente dei La Rua, gruppo pop/nu-folk nato ad Ascoli Piceno, capitanato da Daniele Incicco. Sul suo percorso all’interno della scuola più famosa d'Italia è tutto noto, poco invece è trapelato sul suo passato da studente. Noi di Skuola.net abbiamo parlato proprio con Daniele dei suoi trascorsi scolastici, senza però tralasciare l'esclusione da Sanremo Giovani, con annessa rivincita, e i progetti futuri della band

Il primo aneddoto che ti viene in mente pensando alla scuola?

“Quando andavo a scuola ero anche ballerino e mi allenavo fino a tardi, quindi la mattina durante le prime tre ore dormivo”.

Che rapporto avevi con la scuola?

“Amore e odio. Per alcune materie ero ossessionato, mi piaceva molto elettronica e italiano. Per altre invece avevo serie problematiche proprio di gestione, come ad esempio i compiti a casa”.

Quale era la materia che proprio non ti piaceva?

“Non digerivo la matematica, non che andassi male però non mi piacevano”.

Eri un tipo da primo banco o preferivi stare in fondo alla classe?

“Preferivo l’ultimo banco, ma per le materie che mi piacevano mi trasformavo e andavo in prima fila”.

Hai mai copiato? O eri un tipo che faceva copiare?

“Assolutamente ho copiato come un cane, l’ho fatto più volte. Non so se è una cosa giusta o sbagliata ma l’ho fatto”.

Sei ancora in contatto con il tuo compagno di banco?

“Si ci esco spesso. È stato al mio fianco per 5 anni, è rimasta una grande amicizia”.

C’ è un prof che ti è rimasto impresso in modo particolare? Perché?

“La professoressa di inglese perché ha avuto sempre un occhio di riguardo per la mia situazione esterna alla scuola. Lei comprendeva la mia visione più ampia e diversa rispetto al classico mondo del lavoro”.

Esame di maturità, com’è andato?

“Andò molto bene. Studia due mesi prima dell’esame e nonostante il record, che è meglio non dire, di assenze mi presentai preparatissimo. Presi 81 se non erro”.

“Mamma sto male rimango a casa” oppure ti preparavi per poi marinare la scuola?

“Mamma sto male, sto a casa. Ma altre volte uscivo e poi facevo l’autostop per tornare a casa”.

Se potessi tornare dietro i banchi, c’è qualcosa che faresti o che non rifaresti?

“Mi concentrerei di più sull’inglese e farei esattamente quello che ho fatto”.

È stato più duro il liceo o la scuola di ‘Amici’?

“Amici è stato una palestra assurda. A differenza della scuola c’è anche un coinvolgimento ancora più conscio, sei consapevole del fatto che se lavori bene puoi cambiare il tuo futuro, se lavori male lo puoi distruggere. La scuola è uguale però non hai la stessa coscienza”.

Sanremo Giovani non è andato a buon fine ma la vostra canzone è stata la sigla del Dopo Festival quindi alla fine non è andata così male…

“No assolutamente, è stata una grande fortuna. Sono contento di quanto Carlo Conti abbia fatto per noi ma soprattutto di quanto il pubblico ha fatto per noi perché sia sui social che lì in studio ha bloccato più volte la trasmissione, urlava il nostro nome quindi è stato un piacere”.

Progetti futuri?

“Stiamo lavorando al nuovo album, mi auguro di scrivere delle canzoni che siano sempre migliori”.

Manlio Grossi

Data pubblicazione 15 Febbraio 2017, Ore 10:52 Data aggiornamento 15 Febbraio 2017, Ore 10:53
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