
Il resoconto tragicomico del regista è diventato virale in poche ore, scatenando non poche polemiche. Sorrentino infatti punta il dito contro i genitori: definendo ”immotivato” il desiderio delle famiglie di prendere parte alla vita scolastica.
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”Puoi trovare nella scuola il sentimento più orrendo dell'essere umano: l'entusiasmo immotivato”: l'aspra critica di Paolo Sorrentino ai genitori
Paolo Sorrentino non usa giri di parole e anzi descrive con acuta ironia gli incontri scolastici tra genitori e professori, paragonandoli a “la cosa più prossima alla morte”. Perché – spiega il regista - ”puoi trovare, nella scuola, il sentimento più orrendo dell’essere umano. L’entusiasmo immotivato”. Un sentimento che stando al regista caratterizza molti genitori della nostra epoca, convinti forse di saperne più dei docenti: ”Ha cominciato un genitore che suonava la batteria, dicendo di poter fare un corso pomeridiano di batteria, scatenando l’entusiasmo. La moglie, che insegna macarena, si è proposta di insegnare la macarena di pomeriggio, la macarena è importante, sprigiona la creatività, un altro si è proposto di fare corsi di ciclismo. Applausi, giubilo dei genitori, come in preda a una droga” dice il regista.Sorrentino però non è stato in disparte e anzi è intervenuto a modo suo: ”La maestra mi ha poi guardato, dicendomi che potevo, da regista, riprendere tutti i corsi. Lì il consenso è stato più moderato. Io ho detto che i miei figli sono grandi, ma quando erano piccoli andavano a scuola e giocavano di pomeriggio per i fatti loro. E tutto sommato mi sembrano felici. I genitori hanno fatto calare un silenzio che si riserva solo agli ergastolani, insultandomi. A quel punto ho scritto una lettera a Dio. Ho scritto: ‘Dio, occupati tu dell’istruzione’. Non dei figli, ma dei genitori” conclude il regista di “E' stata la mano di Dio”.