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damiano maneskin giorgia soleri vulvodiniaSi è svolta ieri alla Camera la presentazione della proposta di legge sulla vulvodinia che consentirebbe il riconoscimento della malattia all'interno del Servizio sanitario nazionale. Una patologia di cui soffre almeno una donna su sette.
Tra queste anche Giorgia Soleri, modella, influencer, scrittrice e fidanzata del frontman dei Maneskin, Damiano David.
fonte foto: via Instagram @yumanmusic

Il rocker ieri si è presentato al fianco della ragazza, con cui ha vissuto i momenti più dolorosi e complicati della malattia invalidante. Un segno importante che il cantante ha voluto dare per imporre rilevanza al tema e per rispetto nei confronti delle donne che soffrono di vulvodinia e che per anni hanno subito stigmi e pregiudizi.

Vulvodinia, presto una legge: alla presentazione anche Damiano dei Maneskin

La prima in Italia a dare voce alle migliaia di donne che soffrono di vulvodinia è stata Giorgia Soleri, modella, influencer e attivista, nonché fidanzata da anni con Damiano David dei Maneskin. Il suo post su Instagram, pubblicato un anno fa, riuscì ad accendere la luce su una falla sanitaria che ha da sempre svalutato il dolore delle donne durante i giorni del ciclo mestruale. Giorgia per prima ha sofferto di questa complessa patologia, sin dall'età di 16 anni, ma la diagnosi è arrivata solo quando di anni ne aveva già 24. Da ieri, qualcosa di concreto si sta muovendo anche in politica e, per l'occasione, anche Damiano ha voluto stare affianco alla fidanzata, esprimendo totale solidarietà a coloro che da anni soffrono di vulvodinia e sono dovute rimanere nell'ombra. "Non sono qui solo per Giorgia" - ha affermato Damiano durante la conferenza stampa - "ma per tutte le donne che fanno parte del comitato e che soffrono. Adesso spero che l’attenzione sia sulle giuste cose". E infine, "Dove c'è amore c'è sostegno". 

Cosa prevede la legge sulla vulvodinia

Un anno fa era stata presentata la proposta di legge sulla vulvodinia, di cui Giorgia Soleri si è fatta portavoce social attraverso campagne di sensibilizzazione. Con la presentazione avvenuta ieri alla Camera, la proposta ha fatto un ulteriore passo in avanti. Ma cosa prevede la nuova legge?
  • Il riconoscimento di vulvodinia e neuropatia del pudendo nei livelli essenziali di assistenza (LEA) come malattie croniche e invalidanti;
  • L’individuazione di centri di riferimento pubblici regionali per il corretto trattamento del dolore pelvico;
  • L’esenzione dalla partecipazione alla spesa pubblica per le relative prestazioni sanitarie;
  • L'istituzione di una commissione nazionale finalizzata a emanare le linee guida per i percorsi diagnostici terapeutici assistenziali;
  • L'istituzione di un fondo nazionale specifico;
  • L'istituzione di un registro nazionale per la raccolta dati;
  • La promozione di una formazione medica specifica sul tema;
  • La previsione di finanziamenti per il sostegno alla ricerca.