Accadde oggi: chi era Kurt Cobain e come è morto il 5 aprile 1994

Con i Nirvana ha lasciato un'impronta inconfondibile nel mondo della musica, sapendo rivoluzionare in pochi anni il rock. In questo stesso giorno di 30 anni fa moriva Kurt Cobain, leader e frontman di una delle band rock più acclamate degli anni '90.

 

Il 5 aprile 1994 il cantante si suicidò nella sua casa di Seattle a soli 27 anni, lasciando sgomento il mondo della musica.

La sua fu un'esistenza tormentata, costantemente in bilico tra il successo e la depressione: scopriamo allora chi era Kurt Cobain e perché, ancora oggi, viene ricordato come uno dei più grandi di sempre.

 

Chi era Kurt Cobain?

Nato nel 1967 a Aberdeen, Washington, Cobain ha mostrato un talento musicale fuori dal comune sin da giovanissimo. La sua musica vanta diverse influenze, dal punk al rock classico, ed è stata punto di riferimento del movimento grunge, che negli anni '90 era assoluto protagonista della scena musicale, almeno in quel di Seattle. Nel 1987 Cobain ha fondato i Nirvana, storica rock band che – seppur per un breve periodo - dominò la scena globale della musica.

 

Cosa è successo il 5 aprile 1994?

Cobain doveva però fare i conti con una personalità fragile, figlia di un'infanzia e adolescenza decisamente difficili per il cantante. Ben presto Cobain divenne proprio il simbolo di tutti quei giovani che si sentivano esclusi, e relegati ai margini della società; e la 'voce' di tutti coloro che lottavano contro la depressione. Kurt Cobain, purtroppo, perse la sua battaglia contro il male, suicidandosi il 5 aprile 1994 nella sua casa di Seattle con un colpo di pistola alla testa.

 

Cosa c'era scritto nella lettera di Kurt Cobain?

Prima dell'estremo gesto, Cobain scrisse una lettera: una sorta di testamento spirituale per la figlia Frances, dove spiegava le ragioni del suo folle gesto: “Non provo eccitazione – si legge nella lettera – nell’ascoltare e nel creare musica o nel leggere e scrivere da troppi anni. Mi sento in colpa oltre ogni dire per queste cose. Per esempio, quando siamo nel backstage le luci si spengono e inizia il ruggito eccitato della folla, non mi fa lo stesso effetto che faceva a Freddie Mercury che sembrava amare, crogiolarsi nell’amore e nell’adorazione della folla che è qualcosa che io ammiro e invidio […] Devo essere uno di quei narcisisti che apprezzano le cose solo quando non ci sono più. Sono troppo sensibile. Ho bisogno di essere leggermente insensibile per recuperare l’entusiasmo che avevo da bambino. Nei nostri ultimi tre tour, ho apprezzato molto di più tutte le persone che ho conosciuto personalmente, e come fan della nostra musica, ma non riesco a superare la frustrazione, il senso di colpa e l’empatia che ho per chiunque. C’è del buono in ognuno di noi e credo semplicemente di amare troppo le persone, così tanto che mi fa sentire fo****mente triste."

Poi la riflessione sulle nuove generazioni: “Non posso sopportare – si legge nella lettera alludendo alla figlia – il pensiero che Frances diventi il miserabile, autodistruttivo rocker che sono diventato io. Mi è andata bene, molto bene e ne sono grato, ma da quando ho sette anni, sono diventato pieno di odio verso l’umanità in generale. Solo perché sembra così facile per la gente andare d’accordo. Solo perché amo e mi dispiace troppo per le persone probabilmente. Grazie a tutti dal profondo del mio bruciante nauseato stomaco per le vostre lettere e la preoccupazione negli anni passati […] Pace, amore, empatia”.

 

Dove si trova la tomba di Kurt Cobain?

Una lettera di ben 30 anni fa che in qualche modo sembra attuale. Cobain parlava di una generazione destinata a “bruciare troppo presto”, sotto la crescente spinta della globalizzazione e schiacciata dalle pressioni imposte dalla società. L'ultimo barlume di lucidità di un artista che venne 'svuotato' dalle droghe, e alienato dalla depressione. Dopo il rito funebre, Kurt Cobain venne sepolto nel cimitero di Lake View, a Seattle.

 

Kurt Cobain, altri contenuti utili Skuola.net

Ancora oggi gli anni '90 vengono ricordati con grande nostalgia da chi li ha vissuti. Si è trattato di un decennio particolarmente rivoluzionario sotto diversi punti di vista. In particolare, il mondo dello spettacolo ha vissuto profondi cambiamenti, così come ovviamente la musica. Vorresti approfondire questo periodo? Ecco alcuni spunti utili:

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