
La giovane cantante Billie Eilish , nata a Los Angeles il 18 dicembre del 2001, proviene da una famiglia di artisti: la madre Maggie Baird ed il padre Patrick O’Connell sono infatti due attori, sceneggiatori e musicisti.
A soli 11 anni Billie inizia a scrivere le sue prime canzoni ispirandosi al fratello maggiore Finneas O’Connell, membro di una band.
Vediamo quindi le 10 curiosità che la riguardano e che forse non tutti conoscono.
Gli studi
Fino all’età di 8 anni la cantante ha studiato unicamente a casa e successivamente ha iniziato a far parte del Los Angeles Children’s Chorus.
L’arrivo del successo
Il primo incredibile successo della cantante è arrivato nel 2016 con la canzone "Ocean Eyes", scritta proprio dal fratello.La canzone ha avuto un successo immediato poiché ha ricevuto più di 80 milioni di views su Youtube ed oltre 200 milioni di stream su Spotify.
Il fratello
Nel 2017 la ragazza lancia il suo nuovo singolo "Bellyache", sempre in collaborazione con il fratello. Inoltre Billie ha raccontato alla stampa che i due hanno passato gran parte del 2018 a scrivere canzoni in viaggio e, una volta raggiunta Los Angeles, a registrarlo.
Quanto è alta Billie Eilish?
La giovane cantautrice, mentre ha raggiunto alti livelli di successo, non si può certo dire lo stesso della statura: è alta 1,61 cm.
Premiata come una delle icone giovanili
La cantante è stata eletta dal New Musical Express “Portavoce della generazione Z”, ovvero quella compresa tra i nati nel 1995 ed i nati nel 2010.
No al music business
Billie ha dichiarato di detestare alcuni meccanismi del music business, sebbene abbia sempre desiderato lavorare nel mondo della musica.
La sua figura di riferimento
La giovane si è ispirata alla famosa cantautrice statunitense Lana Del Rey.
Le origini
Il vero nome della ragazza è Billie Eilish Pirate Baird O’Connell, ed ha origini scozzesi ed irlandesi.
Le passioni
Billie è una grande amante della danza, poiché per lei una canzone non può essere considerata tale se non è possibile ballarci sopra. Questa convinzione è alla base ad esempio della canzone “Ocean Eyes”, creata proprio per essere ballata.