
La collaborazione di Skuola.net con Ansa Scienza&Tecnica Ragazzi continua. Al nostro quarto appuntamento tentiamo di dare una spiegazione soddisfacente e chiara del meccanismo per cui gli specchi sono in grado di riflettere la luce degli oggetti. Ogni giorno ciascuno di noi si ritrova, per esigenze differenti, ad utilizzare uno o più specchi. Chi riuscirebbe la mattina a lavarsi e sistemarsi senza il supporto di quel valido amico riflettente, situato, nella maggior parte dei casi, al di sopra del lavandino? Per le ragazze, d’altra parte, lo specchio è un oggetto irrinunciabile senza il quale sarebbe molto difficile, se non addirittura impossibile, truccarsi e farsi carine. Cosmesi e vanità a parte, gli specchi hanno un’utilità pratica ed essenziale in molte circostanze ben più impegnative del lavarsi o del truccarsi. Pensiamo agli specchietti delle automobili fondamentali per garantire una buona visibilità e la sicurezza della guida, sventando antipatici tamponamenti e pericolosi incidenti. Cerchiamo allora di capire meglio il meccanismo che consente a queste superfici di riflettere gli oggetti.
OGGETTI RIFLESSI - Platone, diversi secoli fa, sosteneva che le idee erano alla base della conoscenza e che l’uomo aveva la facoltà di percepire ogni cosa lo circondasse perché in lui risiedevano già le idee di quelle stesse cose. Ogni oggetto emana una propria luce che viene captata dai nostri occhi. E’ normale che se ci poniamo dietro ad un ostacolo, non riusciamo più a vedere ciò che avevamo un attimo prima di fronte, in quanto c’è qualcosa che ci impedisce di percepirne la luce. Esistono, tuttavia, degli oggetti che, per la propria natura e le proprie qualità strutturali, riescono a riflettere perfettamente le cose. Tra questi vi sono gli specchi, formati da superfici metalliche, di rame, argento, alluminio, fissate a delle lastre di cristallo lisce e piatte, situate sul lato opposto. Dunque la luce dell’oggetto posto di fronte allo specchio colpisce quest’ultimo che, a sua volta, la riflette ai nostri occhi.
LA MIA IMMAGINE ALLO SPECCHIO: QUALI SONO LE CONDIZIONI? - Proprio queste caratteristiche, la levigatezza, la lucidità e la piattezza, sono alcune condizioni fondamentali a garantire il processo di riflessione della luce di ciò che è collocato di fronte allo specchio. Lo stesso procedimento non si attua infatti se, al posto dello specchio, poniamo una lastra di legno, un foglio di carta, o un oggetto dalla superficie porosa e opaca. Qualsiasi altro oggetto che abbia, anche se in misura minore, le stesse qualità è in grado di riflettere parzialmente ciò che gli sta davanti: pensiamo ai vetri, o ad altre superfici metalliche abbastanza lucide, come le posate ad esempio.
Margherita Paolini