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Facebook, sei sicuro di conoscerlo davvero? Generazione Z bocciata sulla sicurezza articolo

I ragazzi di oggi e i social network sono quasi una cosa sola, un corpo e un’anima. Qualcuno li usa compulsivamente, altri ne sono addirittura dipendenti, praticamente tutti li aprono più volte durante la giornata.

In teoria, dunque, non dovrebbero avere più segreti per loro. Purtroppo non è così. Finché si tratta di scorrere il feed, pubblicare e condividere post, commentare, mettere reactions e chattare va tutto bene. Quando però si entra nel ‘cuore’ delle applicazioni la musica cambia, iniziano i problemi. Non tutti sanno bene come muoversi. L’aspetto più ostico da digerire? Le impostazioni sulla sicurezza. Peccato che siano proprio una delle cose fondamentali per navigare in sicurezza.

Studenti messi alla prova

Non sono supposizioni ma certezze. Skuola.net lo ha verificato mettendo alla prova direttamente i ragazzi, all’uscita di scuola, quando è scontato che abbiano lo smartphone in mano, pronti a interagire con i propri amici virtuali. A fare da ‘cavia’ il social network più diffuso, quello che si dovrebbe conoscere alla perfezione: Facebook. Quanto ci metti per cambiare la password d’accesso? Come fai a bloccare un contatto? Come procedi per segnalare un contenuto inappropriato? In che modo ti muovi per modificare i parametri sulla privacy? Poche domande che hanno permesso di capire che quello della sicurezza è un capitolo poco letto.

Chi vincerà la challenge?

Tra facce spaesate, sorrisi imbarazzati e richieste d’aiuto supplicanti le difficoltà non hanno tardato a manifestarsi. C’è chi, pur mostrando un’estrema padronanza dello strumento, ha impiegato secondi su secondi per sostituire la password. Oppure chi, nonostante l’apparente sicurezza, per cambiare le impostazioni sulla privacy ha intrapreso un cammino che l’ha portato in un vicolo cieco, senza risolvere l’enigma. Qualcuno ha confessato di non aprire quella sezione da mesi (se non da anni), altri di mettere like quasi ad occhi chiusi senza valutare su che tipo di contenuti cliccano ‘mi piace’. In mezzo, tanta incertezza su cosa fare e sguardi smarriti come se non si stesse parlando della stessa applicazione che usano per ore o ore.

A scuola di social

Un esperimento che è servito a capire quanto sia importante parlare di sicurezza online. Non ci sono dubbi che le nuove generazioni diano del tu alla tecnologia. Ma è altrettanto vero che hanno dimostrato di avere un approccio superficiale a risorse che possono nascondere parecchie insidie. Periodicamente, poi, i social si arricchiscono di funzionalità che richiedono un aggiornamento delle ‘istruzioni per l’uso’. E se non recuperiamo il terreno perduto rischiamo di non essere mai al passo coi tempi. Una missione che Facebook Italia, assieme a Skuola.net, ha condensato nel progetto ‘Social School’, una serie di lezioni sull’uso consapevole del web. Per essere cittadini digitali fino in fondo. L’informazione non è mai troppa.