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La nota del Garante della privacy
Dopo le polemiche sorte riguardo alla gestione dei dati personali degli utenti e dopo il blocco, avvenuto a fine marzo, di Chat GPT in Italia, il Garante della Privacy ha diffuso una nota contenente richieste e condizioni che se soddisfatte permetteranno al nostro paese di accedere e di servirsi del supporto di questa tecnologia avanzata.OpenAi, la società statunitense no profit che ha creato e sviluppato la piattaforma di Ai generativa, dovrà risolvere entro il 30 aprile le questioni aperte dal Garante per la protezione dei dati personali, riguardanti “informativa, diritti degli interessati, utenti e non, base giuridica del trattamento dei dati personali per l’addestramento degli algoritmi con i dati degli utenti”. Se si adempirà alle richieste, il provvedimento di limitazione del trattamento dei dati degli italiani preso contro la società americana sarà sospeso.
Alcune questioni da risolvere
Tra le condizioni poste da Garante emerge quella legata alla verifica dell’età. Si richiede che OpenAi, oltre a richiedere l’età degli utenti al momento dell’iscrizione, inserisca un sistema di age verification in modo da escludere definitivamente che i minorenni possano accedere alla piattaforma senza il consenso dei genitori.La società statunitense sarà anche tenuta a condurre una campagna di informazione, tramite i principali canali di comunicazione, per rendere gli utenti consapevoli sul trattamento e sull’uso dei loro dati personali necessari per il funzionamento ottimale dell’algoritmo.
Chiara Galgano