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cicatrice francese intervista lavenia

Cicatrice alla francese. Si chiama così la nuova challenge dei più giovani che sta spopolando su TikTok. Farsi un taglietto o provocarsi una leggera bruciatura sul volto: questo in sintesi il nuovo trend seguito da ragazze e ragazzi.

La piattaforma cinese di TikTok è letteralmente invasa di video tutorial della cicatrice francese, e sempre più ragazzi ne fanno utilizzo. Alla fine, l'impressione è quella di trovarsi di fronte all'ennesima sfida ai limiti dell'autolesionismo. Giuseppe Lavenia, psicologo e psicoterapeuta, è però di tutt'altro avviso. Skuola.net lo ha raggiunto per fare luce su un fenomeno che sta prendendo piede non solo sui social, ma anche nella vita reale.

  • Cosa è la challenge delle "Cicatrici francesi" e quanti adolescenti effettivamente la stanno provando sulla loro pelle?
  • ”Procurarsi delle cicatrici facendosi un pizzicotto. E' diventata virale prevalentemente su TikTok. Basta seguire il trend 'cicatrice francese' e trovi molti video, così come molti tutorial. Una cosa che i genitori dovrebbero sapere: informarsi sul mondo on line dei figli. I genitori dovrebbero sempre conoscere i principali trend che i figli seguono. Quindi chiedere anche come è andata la 'giornata on line', perché un pezzo della loro vita passa anche di lì”.

  • Quali meccanismi si innescano nella mente di una persona che si spinge a farsi male pur di accettare queste sfide?
  • “In realtà ho qualche dubbio che si tratti di autolesionismo. Mi sembra più un'omologazione dettata dal desiderio di avere un segno distintivo. Non per questo va sottovalutato, ma mi sembra un qualcosa legato all'emulazione. Una challenge basata sul bisogno di appartenenza, sulla necessità di sentirsi vicini agli altri: un qualcosa che tutti noi, specie i ragazzi, negli ultimi anni abbiamo un po' perso”.

  • Da terapeuta, cosa consigli ad un genitore che nota una simile cicatrice nei figli?
  • “Non devono allarmarsi, ma chiedere. L'ideale sarebbe cercare di comprendere, senza aggredire, e cercare di far capire che si tratta di un comportamento controproducente. Nella maggior parte dei casi si tratta di cicatrici che scompaiono in due o tre giorni, ma a volte – davanti al comportamento reiterato – può esserci il bisogno di utilizzare il laser per riportare la pelle allo stadio originale”

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