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allarme chatgpt

Quando ci affacciamo al mondo del web, si sa, i rischi sono dietro l’angolo. Questa volta ad accendere un campanello d’allarme è il servizio offerto da ChatGPT. 

Google, il motore di ricerca più grande del mondo, sta infatti indicizzando, ovvero sta inserendo nel suo database per rendere ricercabili, migliaia di conversazioni condivise tramite la piattaforma di intelligenza artificiale.

Non si tratta di un bug o di un attacco hacker, ma di un effetto collaterale di una funzionalità apparentemente innocua: quella del tasto "Share", che si usa spesso nella versione gratuita di ChatGPT. 

Quando si clicca su quel tasto, si ottiene un link che può essere inviato a chiunque, magari su WhatsApp, o semplicemente viene salvato per dopo. Il problema nasce se quel link, per qualche motivo, diventa accessibile ai "crawler" di Google, cioè ai programmi che scansionano il web. 

A quel punto, la vostra conversazione entra nel motore di ricerca, pronta per essere scoperta da chiunque.

Indice

  1. A chi interessa (e chi dovrebbe preoccuparsi)
  2. Come rimuovere le chat condivise 
  3. Migliaia di chat online

A chi interessa (e chi dovrebbe preoccuparsi)

Questa storia riguarda, come detto, principalmente chi ha usato la funzione "Share" di ChatGPT. Magari l'avete fatto per condividere una risposta geniale con un amico, o per avere traccia di un promemoria importante. 

Il punto è che, pensando di limitare la visibilità al solo destinatario, potreste aver involontariamente esposto pubblicamente riflessioni private o informazioni sensibili

E qui la faccenda si fa delicata, perché usiamo l'AI per le cose più disparate, anche quelle molto personali: tipo esperienze di abuso, dipendenze, problemi di salute mentale o riferimenti geografici precisi. L'elenco delle casistiche è lunghissimo.

Tutte informazioni che, pur non essendo associate al proprio nome direttamente, potrebbero comunque essere presenti in queste chat. Insomma, se qualcuno ha mai cliccato su "Share", è il caso di dare un'occhiata.

Come rimuovere le chat condivise 

Per rimediare e non lasciare ai rischi del caso la propria privacy, c’è comunque un modo per eliminare queste conversazioni dalla circolazione. La procedura è semplicissima e richiede pochi minuti. Ecco cosa si deve fare:

  1. Cliccate sul vostro profilo di ChatGPT.

  2. Andate su Impostazioni > controllo dati > link condivisi.

  3. Andate su "gestisci" e poi cancellate tutti i link che avete condiviso.

Questi passaggi dovrebbero impedire a Google di indicizzarle e renderle pubbliche tramite ricerca. È un piccolo gesto che può fare una grande differenza per la propria privacy online.

Migliaia di chat online

La fuga di chat sembra aver assunto dimensioni importanti. Non si tratta di qualche decina di chat, perché ad oggi una semplice ricerca con i parametri giusti può portare a oltre 4.500 conversazioni indicizzate

E attenzione, questo è solo quello che è stato scansionato e trovato da Google, quindi il numero effettivo potrebbe essere più alto, visto che non tutte le pagine vengono necessariamente scansionate da Google. 

Un numero considerevole, che ci fa capire quanto sia importante stare attenti a cosa condividiamo online, anche con gli strumenti che sembrano più innocui.

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