
Di tempo ne è passato da quando Steve Jobs avviò la sua attività in garage, perché ora Apple è forse la più importante e celebre società Big Tech al mondo. Nel corso degli anni, il Mac ha continuato a evolversi, abbracciando nuove tecnologie e adattandosi alle esigenze mutevoli degli utenti e dei professionisti.
Dalla grafica digitale al montaggio video, dalla produzione musicale alla programmazione, il Mac è diventato uno strumento versatile utilizzato in una vasta gamma di settori. La sua importanza va oltre il mero successo commerciale; il Mac ha incarnato l'innovazione, l'audacia e la visione di Apple, influenzando profondamente il modo in cui concepiamo e utilizziamo la tecnologia. E proprio quest'anno ricorrono i quaranta anni dalla storica pubblicità del primo Macintosh.
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La pubblicità che fece la storia
La pubblicità del Mac, conosciuta come "1984", è diventata un'icona nella storia della pubblicità e della tecnologia. Diretta da Ridley Scott e trasmessa durante il Super Bowl XVIII nel 1984, la pubblicità è stata creata per celebrare il lancio del primo Macintosh di Apple. La pubblicità è stata concepita come un omaggio al romanzo distopico di George Orwell, "1984", e presentava un'ambientazione cupa e futuristica in cui una folla di persone grigie e uniformate era ipnotizzata da un grande schermo che trasmetteva un discorso totalitario.
Improvvisamente, una donna atletica vestita con colori vivaci, simboleggiante il Macintosh, corre verso il centro della sala e lancia un martello contro lo schermo, distruggendo il regime totalitario e liberando le masse dalla loro conformità. Questa ha sottolineato il ruolo di Apple come azienda all'avanguardia dell'innovazione e della ribellione creativa: anche dopo decenni dal suo debutto, la pubblicità del Mac di Ridley Scott continua a essere citata come uno dei migliori esempi di storytelling pubblicitario e rimane un simbolo della visione audace e della creatività dietro il marchio Apple.
Ludovica Corradini