
Dieci ragazzi della scuola “I.T.I.S sen. O. Jannuzzi” di Andria (BT), accomunati dalla passione per la robotica, sono riusciti a programmare un robot umanoide messo a disposizione dalla Scuola di Robotica affinché parli, ascolti, cammini e faccia da guida turistica. Infatti questi studenti, che fanno parte dell’indirizzo meccanica e meccatronica dell’Itis “Jannuzzi” in provincia di Barletta sono arrivati alla configurazione di un robot in grado di giocare con i piccoli visitatori del complesso museale di Canne della Battaglia con dei quiz e degli indovinelli.
Ma scopriamone di più.
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Il robot che può fare da guida turistica
Il tutto è nato dalla NAO Challenge 2020, il concorso didattico per studenti delle scuole secondarie di secondo grado. Scopo della competizione è quello di promuovere la conoscenza e l’applicazione della robotica umanoide nella vita di tutti i giorni attraverso lo sviluppo di software da utilizzare in situazioni verosimili con l'obiettivo di divulgare le potenzialità sociali della robotica di servizio. Tema della gara era la valorizzazione dell’arte e della cultura tramite l’impiego di NAO, un umanoide in grado di svolgere molteplici funzioni. L’obiettivo che le squadre partecipanti hanno perseguito è stato quindi quello di individuare un’idea originale per lo sviluppo del patrimonio artistico e culturale nazionale, in modo che - grazie allo sviluppo tecnologico - la bellezza della novità potesse fondersi con l’immensità della storia.
Le parole dei ragazzi che hanno creato il robot che parla e cammina
I 10 ragazzi, ovvero Antonio Altamura, Gianvito Amorese (entrambi di Corato), Francesco Marinelli, Francesco Paradiso e Antonio Sgaramella della 4A e Debora Cannone, Luca Cannone, Roberta Chiffi, Pierpaolo Dell’Anna e Davide Zaccaro della 4B, che hanno programmato il robot in grado parlare, camminare e fare da guida turistica, tramite il loro profilo instagram, hanno dichiarato: “Il nostro obiettivo è incentrato sullo sviluppo di una soluzione innovativa alla valorizzazione del patrimonio artistico e culturale tramite la creazione di un ponte di collegamento tra due mondi apparentemente distanti, ma in realtà connessi dalla grandiosità del genio umano: Storia e Tecnologia.” E dunque hanno spiegato il loro approccio: “Abbiamo pensato ad un percorso interattivo e costruttivo che vedrà coinvolti bambini con età compresa tra i 6 e i 12 anni. Durante l’intero giro del complesso museale di Canne della Battaglia i bambini, suddivisi opportunamente in due squadre da una loro accompagnatore, troveranno dislocate delle forme prestampate (NAO Mark) e al termine della visita si raduneranno intorno a NAO per dare inizio ad una sfida coinvolgente ed accattivante: una gara legata all’interfaccia umano-umanoide al cui termine la squadra vincitrice riceverà un simpaticissimo oggetto in premio.” E hanno quindi continuato: “La gara punterà ad individuare quale delle due squadre partecipanti sarà stata più attenta e accorta alla ricezione delle informazioni salienti riportate sulle didascalie illustrative o proferite loro dalla guida turistica di riferimento; e sarà costruita sulla base di una serie di domande che NAO esporrà in relazione al NAO Mark presentato davanti ai suoi occhi, veri e propri sensori ottici in grado di acquisire input e trasferirli alla scheda di elaborazione. - Ma ovviamente, spiegano - Sarà anche disponibile un apposito percorso per la circostanza in cui i bambini siano soli e non abbiano la compagnia di altri partecipanti.”
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