
MANCA SAPONE E CARTA IGIENICA - I problemi di cui le strutture scolastiche soffrono sono parecchi e Cittadinanzattiva ha raccolto i numeri di queste carenze attraverso il VII Rapporto sulla sicurezza, qualità e comfort degli edifici scolastici basandosi sul monitoraggio di 106 scuole in 11 regioni per un totale di 1447 edifici. I numeri che emergono sono preoccupanti: nel 69% dei bagni mancano gli asciugamani usa e getta, nel 61% manca il sapone per lavarsi le mani (con buona pace delle regole di Topo Gigio per evitare l’influenza A) e nel 44% dei casi manca pure la carta igienica.
PROBLEMA EDILIZIA - Se poi si passano in rassegna gli edifici che presentano problemi connessi all’edilizia, la questione diventa ancor più seria: nelle scuole monitorate è il 52% delle aule ad avere spigoli non protetti, il 29% quelle che hanno finestre non integre così come quelle con prese ed interruttori rotti o rimossi. Le aule con crepe nell’intonaco sono il 17% e a ciò si aggiunge anche il peso delle numerose barriere architettoniche ancora presenti in moltissime scuole. Oltre a ciò, solo una scuola su tre ha il certificato di agibilità statica e solamente una su quattro possiede quelli di agibilità igienico-sanitaria e prevenzione incendi. E ancora: le strutture monitorate si trovano in zone a rischio sismico nel 54% dei casi e, il 26%, sono a rischio idrogeologico.
NON PARLIAMO DELLA PULIZIA! - Ma scarsi sono anche quei servizi che normalmente una scuola dovrebbe offrire: il 34% delle scuole monitorate, ad esempio, non possiede una palestra e, anche laddove esista, il 17% di queste risultano essere l’ambiente più sporco. E in fatto di mancanza di igiene seguono poi bagni e corridoi (12%), aule (11%), mensa (9%), sala docenti (6%), aula computer (5%), segreteria e laboratori scientifici (4%) e biblioteca (3%). E pensare che gli studenti trascorrono gran parte della giornata in questi posti.

MENO INSEGNANTI, MA INTANTO ARRIVANO LE LAVAGNE - E per completare questa breve rassegna di “mancanze” vi segnaliamo anche la protesta del gruppo “maestre e maestri” di Parma che fanno notare una situazione a loro avviso paradossale: proprio mentre si procede al taglio delle spese e alla riduzione degli insegnanti, nelle scuole stanno arrivando le nuove e tecnologiche lavagne interattive. Una concomitanza di cambiamenti che risulta stridente tanto che il portavoce del gruppo commenta così: “un sentito ringraziamento per le bellissime lavagne, ma sarebbe meglio se non eliminassero gli insegnanti dalle scuole”.
E la vostra scuola in quali condizioni si trova? Confermate o no i dati emersi dal rapporto di Cittadinanzattiva? Scrivetecelo lasciando il vostro commento.
Cristina Montini