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di paolodifalco01
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esplosione bomba nucleareLa guerra a cui ha dato il via la Russia invadendo l'Ucraina continua da quasi un mese e, negli ultimi giorni, si è tornati a parlare dell'ipotesi dell'utilizzo di armi nucleari nel conflitto da parte russa. Nonostante quest'ultima sembra un'ipotesi abbastanza remota quasi per tutti, nel nuovo dossier della Defense Intelligence Agency del Pentagono viene ribadito come c'è un rischio concreto che il Presidente russo Putin minacci il ricorso alle armi nucleari contro l’Occidente se dovesse perdurare la resistenza ucraina nei prossimi mesi.

Lo stesso tenente generale Berrier in un'audizione al Congresso americano ha sottolineato che:"Poiché questa guerra e le sue conseguenze stanno lentamente indebolendo la forza convenzionale russa il Cremlino probabilmente farà sempre più affidamento sul suo deterrente nucleare per minacciare l’Occidente e proiettare forza ai suoi interlocutori interni ed esterni". Ma, come si affronta l'esplosione di una bomba nucleare e, soprattutto, qual è il piano di emergenza dell'Italia?

Cosa succede durante un'esplosione nucleare?

Secondo gli esperti a caratterizzare tutte le esplosioni nucleari sono degli effetti ricorrenti come: un lampo di luce, una palla di fuoco, un impulso di radiazione nucleare, un onda d'urto, un'onda di calore e un fallout radioattivo. Se l'onda di calore può durare diversi secondi e infliggere gravi ustioni a diversi km di distanza, l'onda d'urto distrugge tutto quello che incontra per la sua strada nel raggio di 3 km mentre le ricadute radioattive - il fallout radioattivo - arrivano 15 minuti dopo l'esplosione e, anch'esse, sono altamente pericolose.

Bisogna inoltre considerare che l'esplosione della bomba, all'incirca, sviluppa in un milionesimo di secondo una temperatura diecimila volte più alta di quella della superficie del sole generando una palla di fuoco che per alcune centinaia di metri inghiotte qualsiasi cosa.

Quali sono gli oggetti da avere in caso di esplosione?

Secondo una lista stilata dall’Ente federale per la gestione delle emergenze degli Stati Uniti, gli oggetti che non possono assolutamente mancare in un kit per fronteggiare una tale catastrofe sono: l'acqua e nello specifico si parla di una quantità minima di quattro litri a persona a giorno e per almeno tre giorni, il cibo per almeno tre giorni, una radio a batteria o a caricamento manuale, una torcia elettrica con batterie extra.

Utile può essere anche un kit di primo soccorso, un fischietto per segnalare la propria presenza e chiedere aiuto, una mascherina antipolvere per evitare di respirare aria contaminata, un telo di plastica con del nastro adesivo per costruire un rifugio, delle salviettine umide e dei sacchetti dell’immondizia per l’igiene personale, una chiave inglese o delle pinze per abbandonare dei locali, un’apriscatole manuale per il cibo, una mappa della zona e anche un telefono cellulare con caricatore, un invertitore di corrente o un caricatore a energia solare.

Cosa sono le famose pillole di iodio?

Nell'ultimo mese, inoltre, si sente tanto parlare anche delle pillole di iodio. Prima di parlare dei loro effetti, bisogna prima sottolineare come durante un'esplosione atomica nell'aria venga liberato anche lo Iodio 131 che può essere fonte di tumore alla tiroide.

Per prevenirlo si utilizzano le pillole di iodio da somministrare prima ai bambini e alle donne in gravidanza o allattamento mentre sono sconsigliate per gli over 40. Quest'ultime però vanno ingerite solamente se c'è un effettivo rischio di esposizione alle radiazioni.

Qual è il piano dell'Italia per un attacco nucleare?

Così come ogni Paese, anche l'Italia ha un piano in caso di attacco nucleare che si snoda in una pianificazione a livello provinciale e una a livello nazionale: stiamo parlando del Piano Nazionale di difesa civile aggiornato al 2021. All'interno del Piano bisogna però fare una distinzione tra le diverse tipologie di scenari possibili e il numero di persone coinvolte: si va da un attacco terroristico fino all'attacco con una bomba atomica.

Per quanto riguarda il rischio N e R, rispettivamente quello di attacco nucleare e quello radiologico, vi sono delle misure generali che sono previste al fine di garantire la sicurezza della popolazione dall'utilizzo dello iodio stabile per prevenire lo sviluppo di tumori alla tiroide fino all'obbligo di rimanere dentro caso chiudendo tutto per non respirare aria contaminata. In alcuni casi a fronte di una radioattività troppo elevata è anche previsto l'allontanamento della popolazione.

Nel caso di un'esplosione di una bomba nucleare in dei territori vicini all'Italia è prevista, per esempio, la misurazione dei livelli di radiazione nell'aria, nell'acqua e anche negli alimenti in modo da definirne il livello di contaminazione per adottare le misure successive.

Paolo di Falco

Data pubblicazione 25 Marzo 2022, Ore 12:11 Data aggiornamento 25 Marzo 2022, Ore 12:15
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