
Per una volta, c’è uno studente che sembra schierarsi dalla parte dei prof. Si tratta di un ragazzo che ha scritto alla nostra redazione proprio per difendere la sua insegnante dai continui attacchi di un gruppo di genitori.
Ecco il testo originale della sua mail:GENITORI INCONTENTABILI - “Nella nostra scuola c’erano diversi bravi professori ma quest’anno ci hanno cambiato tanti professori tra cui alcuni bravissimi e altri noiosi, antipatici e alcune volte anche un poco minacciosi, noi alunni per una professoressa un po’ minacciosa ma più volgare, abbiamo cercato di provvedere anche con i nostri genitori, nel primo tentativo niente da fare! Ma per fortuna nel secondo tentativo si sta’ per calmare la situazione. Tra i professori bravi c’è anche una professoressa che spiega sempre, ci fa lavorare per bene e addirittura fin troppo brava nelle interrogazioni, ma diversi genitori (che la prof non ci nomina) la minacciano per non aver messo voti altissimi (addirittura pretendevano 8-9-10) perché non gli bastava 6, adesso non so se lo fanno pure con altri professori ma di sicuro noi sappiamo che alla prof d’arte lo fanno perchè la professoressa alcune volte ci racconta”.
SCUSATE L’ITALIANO - “P.S vi ho raccontato questo per farvi capire che alcune volte pure i genitori nei confronti della scuola possono essere poco cortesi, di professori bravi ce ne sono un sacco e non credo che di professori cattivi ce ne esistano, ci possono essere antipatici , ma i prof cattivi sono quelli che pikkiano. Spero di essere stato comprensibile perchè la prof di italiano dice che sono proprio una frana (infatti tengo 5 e questo anno mi vuole mettere il debito)”.
STACCARSI DALLA MAMMA PER POTER CRESCERE - Non è raro, ormai, sentire di genitori che mettono in discussione il lavoro degli insegnanti per salvare i propri figli dalla insufficienze. Ma la mail dei questo ragazzo, che ha preferito mantenere l’anonimato, testimonia che persino gli studenti si sono stancati di questa situazione e che vorrebbero essere giudicati dai loro prof unicamente per il lavoro svolto e non perché si ha il fiato sul collo di genitori un po’ troppo ansiosi. In fondo, anche questo vuol dire crescere e responsabilizzarsi.
Serena Rosticci