
Oggi vi vogliamo parlare di un fatto di cronaca che ci ha colpito particolarmente: un ragazzo di 15 anni si è tolto la vita, probabilmente perché oggetto di continue prese in giro per essere gay e vestirsi in modo eccentrico.
STUDENTE DISCRIMINATO? - Si tratta di uno studente del liceo scientifico “Cavour” di Roma. Si è impiccato a casa con una sciarpa, a soli 15 anni. Per spiegare questo gesto estremo e drammatico, finora l’ipotesi più probabile, ma ancora non accertata, è che sia crollato a causa di continue e taglienti battute per il suo modo di vestire e di atteggiarsi. Tuttavia i suoi compagni di scuola considerano queste solo delle insinuazioni: “Era un ragazzo estroverso, lo conoscevamo tutti. Vestiva in modo molto eccentrico, ma nessuno lo ha mai discriminato”. E quando la preside, ieri mattina, ha dato loro l’annuncio della tragedia, i ragazzi sono rimasti sconvolti e alcuni hanno deciso di scrivere una lettera per ricordarlo.
TU SEI UNA PERSONA CHE PRENDE IN GIRO GLI ALTRI? - Pare che su Facebook siano state trovate delle pagine che prendevano in giro il ragazzo e ironizzavano sui suoi pantaloni rosa e si riporta che un’insegnante lo avesse ripreso per essersi presentato a scuola con lo smalto. Quale sia stata la vera causa di tale gesto non possiamo ancora dirla con certezza, ma possiamo riflettere su come ci comportiamo normalmente con le persone che consideriamo “diverse”. Possiamo pensare a tutte le volte che facciamo delle battute pesanti senza pensare a come potrebbe sentirsi la persona a cui sono dirette e possiamo discutere insieme su come, al contrario, imparare a non dare peso alle provocazioni degli altri.
FIACCOLATA A ROMA - A soffermarsi su questa vicenda è anche Giuseppina Tucci, responsabile Lgbtq dell’Unione degli Studenti che ha dichiarato: “Ci sono ancora docenti che raccontano alle proprie classi che gli orientamenti non eterosessuali sono patologici. [...] Oggi le scuole hanno bisogno di trasformare questa paura verso il diverso che continua a mietere vittime, in un occasione di riflessione e diffusione di una cultura inclusiva e del rispetto, formando docenti e studenti sui temi della sessualità e della libertà dei generi e delle identità, sin dalle scuole primarie, per capovolgere questa paura in un emancipazione collettiva”. E così, Unione degli Studenti, Link Coordinamento Universitario e Rete della Conoscenza, hanno organizzato per stasera alle 19.30 a Roma in via di S. Giovanni in Laterano (Colosseo) una fiaccolata di solidarietà per lo studente e la sua famiglia, che si proseguirà fino all'Istituto "Cavour" invitando tutti a indossare un capo rosa, il colore che amava indossare il 15enne romano che si è tolto la vita.
Parliamone sul Forum
Amanda T., vittima del sexting e del cyberbullismo
Scoperto a copiare, tenta il suicidio
Cristina Montini