Carmine Zaccaro
di Carmine Zaccaro
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La scuola potrebbe durerà quattro anni

Una scuola che dura di meno. Il consiglio di Stato il 18 febbraio ha reso legittima la sperimentazione di una scuola della durata di 4 anni. Se da una parte si sono levate proteste e voci contrarie, dall’altra molti hanno visto il progetto come una opportunità per avvicinare maggiormente l’Italia alla mentalità dei Paesi europei e permettere agli studenti di entrare prima nel mondo del lavoro.

Guarda il sistema di studio applicato in questa scuola

LA SCUOLA DURA 4 ANNI – Le lezioni a scuola potrebbero finire dopo 4 anni, lo ha deciso una sentenza del Consiglio di Stato.

Quella che è stata approvato il 18 febbraio è la legittima sperimentazione di un sistema scolastico del tutto nuovo. La decisione è stata presa dopo aver valutato i rischi di una riduzione del percorso di studi. La diminuzione da 5 a 4 anni non sembra essere dannoso per la didattica, in quanto «l’articolazione dei richiamati moduli sperimentali risulta nel complesso omogenea e adeguata», come scrive il Corriere.it, riportando quanto deciso dai giudici di Palazzo Spada.

SCUOLA BREVE: MAGGIORI POSSIBILITA’- Il dirigente scolastico del liceo classico Orazio Flacco di Bari prof.Antonio d’Itollo, una delle scuole in cui è in corso la sperimentazione, ha dichiarato dalle pagine del Corriere.it. «questo vuole essere solo un progetto sperimentale di ampio respiro internazionale, che affianca e non sostituisce il liceo di ordinamento». Un anno in meno di studio potrebbe essere un modo per dare più chance agli studenti che cercano opportunità lavorative. L’adozione di questo sistema scolastico renderebbe il nostro Paese una realtà più simile a quelle dei nostri vicini europei, infatti tale ordinamento è attivo in 12 Paesi europei come Spagna, Francia, Olanda e Gran Bretagna. Il dirigente conclude: «l’Italia fa parte dell’Unione Europea, quindi cercare di rapportare la durata dei nostri corsi di studi a quelli di tutti i paesi più importanti d’Europa è un’azione che tende a limare una disparità di trattamento già oggi esistente».

UNA SENTENZA CONTESTATA – Non a tutti piacerà la decisione del Consiglio di Stato. Di fatto la sentenza ha ribaltato un ricorso presentato dal Tar del Lazio dai sindacati Cgil delle scuole in cui era in atto la sperimentazione, per loro era sbagliato far terminare la scuola un anno prima. Da oggi le cose non saranno più le stesse e bisognerà vedere se la scuola cambierà in meglio oppure no.

Carmine Zaccaro