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Marino propone una punizione educativa per i colpevoli dell'incendio al Socrate

Non è stato un atto intimidatorio di forze esterne alla scuola, ma il gesto incosciente di 4 ragazzi che studiavano nello stesso istituto, amareggiati per la bocciatura. Le reazioni di Preside e professori sono state soprattutto di sconcerto, ma si diffonde l’idea che il gesto sia stato una “ragazzata” dalle terribili conseguenze, che vada punita, ma che sia soprattutto compresa e che comporti un progetto educativo per questi ragazzi.

Infatti, i responsabili sono stati incriminati per incendio doloso, per il quale il codice penale prevede la reclusione, ma la punizione che il Sindaco di Roma Ignazio Marino propone si fonda su un lavoro di ricostruzione che sia soprattutto educativo, e anche il ministro dell'Istruzione Maria Chiara Carrozza sostiene questa idea. Voi ragazzi che avete risposto al sondaggio di Skuola.net, però, siete molto più duri: più di uno su tre è favorevole a una punizione severa con la pena detentiva e il risarcimento completo del danno causato

PUNIZIONI ESEMPLARI – Il nuovo Sindaco di Roma, Ignazio Marino, che si è pronunciato con fermezza nei giorni scorsi sull’atto vandalico al Socrate, propone una punizione esemplare per i 4 ragazzi che, pur non essendo né terroristi né portatori di ideologie intolleranti, hanno comunque commesso un atto criminale che ha avuto conseguenze molto gravi. Per Marino infatti i 4 dovrebbero partecipare ai lavori di ricostruzione, e dichiara che “il fatto è comunque gravissimo perché evidentemente è anche un nostro fallimento come società che non sappiamo crescere i nostri ragazzi con quei principi che una scuola come il Socrate ha trasmesso a generazioni di studenti. Penso inoltre che il tipo di educazione-punizione che esiste in altri paesi, cioè partecipare alla ricostruzione con attività manuali, sarebbe probabilmente adatto a questa situazione.”

D'ACCORDO IL MINISTRO - Il Ministro dell'Istruzione, Maria Chiara Carrozza, è d'accordo con la proposta del Sindaco di Roma di coinvolgere nella riparazione dei danni i responsabili dell'incendio: "Si darebbe loro un messaggio per il quale, visto che hanno fatto una cosa brutta, è giusto che ne capiscano la gravità contribuendo in parte alla ricostruzione", ma allo stesso tempo il ministro si dichiara preoccupata perché la ristrutturazione avrà un costo che "verrà sottratto ad altri investimenti e questo non aiuta in un momento di difficoltà". Dal canto loro, I 4 ragazzi che hanno agito in seguito all’amarezza comportata dalla bocciatura, si dichiarano pentiti e disponibili a pagare i danni e anche a lavorare nel cantiere che dovrà riparare i guasti provocati dall'incendio.

STUDENTI DAL PUGNO DI FERRO - Secondo il sondaggio di Skuola.net, oltre uno studente su tre è favorevole a una punizione più severa che preveda la pena detentiva e il risarcimento completo del danno causato.La maggioranza, comunque, si allinea con le proposte di una punizione educativa e circa uno su due invece è per il recupero attraverso l’impegno in prima persona nella ricostruzione della scuola. Solo il 3.5% dei votanti è favorevole all’amnistia, convinto che si tratti di una ragazzata. Ciò che sorprende però, è che sia così alta la percentuale degli studenti che richiede una punizione addirittura più severa di quella ipotizzata dal Sindaco Marino o dal Ministro Carrozza.

I CONTI CON LA GIUSTIZIA – Ma cosa prevede il tribunale in questi casi? I 4 ragazzi sono incensurati, e otterranno attenuanti per essersi costituiti in questura. Se gli avvocati chiederanno un patteggiamento, come succede generalmente in questi casi, i due maggiorenni potrebbero chiudere i conti con la giustizia incassando una condanna a un anno e mezzo di reclusione, beneficiando della sospensione condizionale. Per i due ragazzi minorenni, invece, si pronuncerà la Procura dei minori. I responsabili del rogo sono imputati del reato di incendio doloso, per il quale il codice penale prevede dai 3 ai 7 anni di reclusione.

E tu quale punizione proporresti per i ragazzi responsabili dell'incendio del Socrate? Rispondi al sondaggio!

Carla Ardizzone