
Facebook è stato il motivo della lite, sempre Facebook il luogo della vendetta. Un nuovo episodio di bullismo ha per protagonista il più famoso tra i social network. E, come spesso accade, i contendenti sono ragazze, due adolescenti (14-15 anni) che si affrontano fuori da scuola.
È successo all’uscita dell'Istituto Enogastronomico di Muravera, in provincia di Cagliari. La causa? Probabilmente banale, forse una foto postata proprio su Facebook. La scena sembra quasi studiata da un regista: il video, infatti, inizia con l’inquadratura dell’aggressore che attende l’arrivo della sua vittima, attorno a lei ci sono alcuni compagni - il suo pubblico – tutti con lo smartphone in mano, pronti per immortalare ciò che già sapevano sarebbe successo di lì a poco. Si sente addirittura qualcuno che dice “mi sposto, casomai arrivi qualche pugno”: dopo qualche istante ecco avvicinarsi al vittima.
Guarda il video contro il bullismo
UN’AGGRESSIONE STUDIATA A TAVOLINO - In un attimo lo scontro entra nel vivo: "Voglio sapere di questa storia, c’era la faccia, e c’era la foto mia?", chiede la bulla. L’altra cerca di giustificarsi ma il regolamento di conti è già pronto per essere messo in pratica. Dagli schiaffi si passa alle minacce di morte: "Non voglio più vedere la tua faccia. Non voglio nemmeno i carabinieri in mezzo, che giuro che vengo a casa tua e ti ammazzo, nel vero senso della parola", dice la prima mentre la vittima subisce senza fiatare. Infine l’umiliazione: "mi devi chiedere scusa davanti a tutti", urla l’aggressore indicando gli amici che, nel frattempo, si "godevano" lo spettacolo. L’altra ragazza prova a farlo ma non basta, la bulla gli ordina di gridarlo forte e di mettersi in ginocchio. Il filmato si conclude con la vittima che si allontana piangendo mentre gli altri la seguono e la sommergono di fischi e insulti.
IL VIDEO E’ DIVENTATO SUBITO VIRALE - Ma la cosa più agghiacciante non è che nessuno dei presenti non abbia fatto niente per far desistere la bulla dai suoi propositi di vendetta ma che il video, diffuso sempre su Facebook, è diventato virale in poche ore: 3 minuti di violenza gratuita visualizzati da oltre 3 milioni di utenti, condiviso da 64mila persone, con più di 2mila commenti. Numeri destinati a crescere se una ragazza non avesse segnalato il filmato per cercare di evitare che l’umiliazione si amplificasse ulteriormente: “Rimango veramente allibita dall'ignoranza di certi elementi che sfortunatamente nel 2016 esistono ancora – si legge nel commento -Certi avvenimenti dovrebbero essere immediatamente segnalati al fine di tutelare i diritti della ragazza”.
Solo in questo modo i Carabinieri sono venuti a conoscenza dell’accaduto, hanno acquisito il video per indagare sulla vicenda, ordinando di rimuoverlo dai social. Nel frattempo la bulla ha cancellato la sua pagina Facebook, forse per evitare di essere rintracciata. Ma ormai i Carabinieri hanno individuato molti dei presenti e sembrano vicini alla soluzione del caso.
Marcello Gelardini